Bene, sembra sia arrivato il momento di passare dalla fase emotiva a quella razionale, che è l‘unica necessaria per capire cosa e come correggere, facendo un elenco, anche impietoso e ridondante di cosa non va, e ripartendo dalle regole fondamentali.
Il Sindaco, dopo le improvvide dichiarazioni del post Palio e la reazione tutt’altro che razionale e misurata che ha fatto da contro altare alla inerzia del 2 luglio, ha riflettuto e avviato una riflessione – (NDR: https://www.sienafree.it/palio-e-contrade/palio/133582-palio-de-mossi-necessaria-una-riflessione-profonda-coinvolgere-tutti-i-soggetti) -. Mi piacerebbe che questa riflessione non fosse condotta all’interno del suo ufficio e che, anziché proporre un percorso come dice, si confrontasse con la città prima di proporre e decidere modifiche che potrebbero essere peggiori del male a cui si vuole rimediare.
Il tutto potrebbe ripartire da una cosa solo apparentemente semplice e che, a mio avviso, sta all’origine di alcuni dei problemi riscontrati. Gli attori del palio hanno interessi divergenti: Amministrazione Comunale, Contrade, Proprietari dei Cavalli e Fantini, ma uno, quello primario deve prevalere su tutti gli altri ed è quello della Tutela e Difesa della Festa e tutto ciò che contribuisce a minare questo interesse va rimosso, mentre tutte le azioni e anche i sacrifici che tale supremo interesse comporta vanno accettati.
Se qualcuno di tali attori viene meno a questo patto mette a rischio la Festa e quindi anche la sua stessa esistenza. Gli attori fondamentali però sono i primi due e tra questi deve essere chiarito e ricostituito il patto di fiducia che faccia prevalere il bene supremo della Festa e quindi della Città. Quindi occorre un atteggiamento paritetico che metta attorno ad un tavolo Comune e Contrade, per ristabilire i fondamentali senza i quali nessun gioco si può svolgere ed il Palio è il gioco più serio che esista, quello che ha regole scritte e molte non scritte che sono altrettanto importanti.
Esempio: il Protocollo dei Cavalli – per favore cavalli non equidi – esiste sia perché è mutata la sensibilità collettiva nella tutela degli animali sia perché la Tutela della Festa parte dalla tutela della salute dei nostri cavalli, non per altri motivi.
Il team di esperti che compongono le Commissioni hanno un compito ed una responsabilità enorme e devono conoscere bene, anzi benissimo, i meccanismi della Festa per valutare nelle fasi del percorso di addestramento, pre-visita, prove regolamentate le caratteristiche anche comportamentali dei soggetti da ammettere alla Tratta, prima e non dopo, perché dopo è tardi. Se qualcuno presentasse un certificato medico per pura ipotesi, esiste sempre, a meno che non sia stata recentemente rimossa, la possibilità di una visita a sorpresa nella stalla da parte della Commissione Veterinaria.
A poco tempo dalla Carriera dell’Assunta, accantonerei le letture e forzature politiche e vorrei vedere la città che si mette a ragionare insieme al Comune ai priori e ai Capitani, ci sarà tempo per tutti per trarne le conseguenze politiche ed ognuno farà come ha sempre fatto in passato senza bavagli o cerotti come è sempre stato. E francamente passerei dalla fase della indignazione e dell’auto fustigazione a quella del fare.
Infine sembra che non interessi a molti ma esiste un altro argomento sul quale un altro tipo di patto è stato rotto, generando processi per fatti che rientrano nella normale routine del Palio e anche questo mette a rischio l’essenza della Festa.
Quel patto assegnava al Comune di Siena il compito di gestire l’Ordine Pubblico in Piazza del Campo e gli eventuali provvedimenti in relazione alle violazione dello stesso. Un patto che io ho trovato al mio insediamento e che ho lasciato esistente. Per essere onesti non è a questa Amministrazione che si possono attribuire responsabilità. Ma ciò non toglie che anche questo aspetto, che evidente non interessa perché pare riguardare pochi soggetti, ha bisogno di un ripensamento e di uno scatto in avanti.
Maurizio Cenni