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martedì, Marzo 19, 2024

I giorni più lunghi

La giornata di oggi e quella di domani saranno sicuramente i giorni più lunghi sia per Anna Ferretti che per Nicoletta Fabio. Gli orologi sembrano fermi e le ore passano con una lentezza esasperante; e nella testa si affacciano dubbi su cosa avrei potuto fare di meglio e di più e la speranza che tutto sia stata fatto al meglio delle possibilità.

Domani ci sarà spazio e modo di parlare, ringraziare chi ti aiutato, recriminare per ciò che non ha funzionato, insomma tutta la liturgia del dopo voto che assume toni e contenuti diversi a seconda di quale sia stato l’esito.

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E anche noi tireremo le somme di questa campagna elettorale, secondo il nostro punto di vista, che mai è verità assoluta, ma solo opinione.

Una cosa però vorremmo dirla, anzi più di una: la prima è che chiunque sia la vincitrice ci aspettiamo che sia rappresentativa di tutti i cittadini anche quelli che non l’hanno votata, e non nelle dichiarazioni di facciata ma nei fatti.

E nel sostanziare questo aspetto non crediamo che un immediato e generalizzato ricambio nei ruoli chiave possa essere funzionale alle esigenze della città.

Aspetterei un po’ per verificare il funzionamento effettivo della complessa macchina amministrativa e non mi farei condizionare dalle sirene di partito o, peggio ancora, dei portatori di interesse.

Vedete io non credo che la città sia sull’orlo del baratro e che tutto sia un disastro, al di fuori delle enfatizzazioni elettorali, legittime in chi è stato all’opposizione, bizzarre e per niente credibili in chi ha governato per cinque anni.

Credo però che elementi da correggere ve ne siano, sia nella visione dell’assetto, sviluppo e conservazione del territorio, sia nel settore del patrimonio culturale. E nel sociale dove sarà emergenza se non affrontato in tempo, come in altri settori.

E quindi lavorare per risolvere e non per complicare diviene il primo obiettivo.

Ma su questi temi sarà interessante tornare in futuro.

I cittadini hanno tutti gli strumenti per scegliere, hanno ascoltato le parole, letto i programmi, che scelgano dunque, a differenza dei nostri genitori e nonni che per molto tempo non hanno potuto scegliere. Per intanto aspettiamo domani.

Maurizio Cenni

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