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venerdì, Novembre 22, 2024

La fiducia delle imprese fa fare un record al leasing

Lo stato di salute di un tessuto produttivo si misura sostanzialmente con la volontà di investire dell’impresa, perché questo prefigura in modo molto preciso le aspettative dell’imprenditore ed il possibile sviluppo di fatturato e di occupazione che ne derivano come conseguenze. Il +50% rispetto al 31/05/2020 si tratta indubbiamente di un “rimbalzo” rispetto a un anno horribilis per l’economia come il 2020, ma il fatto che la crescita ci riporti e migliori anche il 2019 fa ben sperare nella crescita del PIL, atteso che dovrebbe posizionarsi quest’anno ad un +4,7% ma potrebbe anche performare meglio sulla spinta delle attese generate dalla ripresa generale. E naturalmente dagli investimenti importantissimi previsti da Next generation UE, il piano di ripresa è disegnato dal governo e dalla Unione Europea che a luglio porterà le prime importanti erogazioni.

Prosegue la ripresa del mercato del leasing e del noleggio a lungo termine che nel periodo gen-mag 2021 registra una crescita del +44,8% nel numero dei contratti e del +50,4% nei volumi finanziati a cui corrispondono oltre 271 mila nuove stipule dal valore di circa 11,6 mld di euro. Dopo il periodo di crisi, si osserva la risalita, anche le dinamiche macroeconomiche, strettamente correlate al leasing, mostrano segnali positivi. L’industria è solida e la produzione continua ad andare avanti, anche nei servizi si osservano dinamiche migliorative dalle riaperture.

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Lo strumento del “lease” sappiamo essere particolarmente apprezzato dalle PMI e proprio nel mese di maggio l’ISTAT ha rilevato un maggiore ottimismo degli imprenditori: l’indice di fiducia è salito sui livelli massimi dall’autunno del 2017, in linea con il miglioramento della crisi sanitaria e l’allentamento delle restrizioni. I principali comparti del mercato del lease vedono una performance brillante con crescite a due cifre rispetto allo stesso periodo del 2020, momento in cui l’Italia si trovava in pieno lockdown. È incoraggiante il confronto con i primi cinque mesi del 2019 che vedono lo stipulato lease tornare sui livelli pre-Covid. Il comparto Auto mostra una crescita tendenziale complessiva di oltre il 66% nel valore delle nuove immatricolazioni; la ripresa interessa tutti i segmenti ed in particolare si osserva che a dominare i numeri del comparto sono le autovetture in noleggio a lungo termine che rappresentano circa i 2/3 del settore. Nello Strumentale aumentano i nuovi contratti stipulati del +22,5% e del +46,5% nei relativi valori, ma è la formula del leasing finanziario a performare meglio e a contribuire al superamento dei volumi di stipulato 2019 soprattutto grazie al forte impulso che ha finora apportato la misura agevolativa Nuova Sabatini (che deve essere rifinanziata). Continua il trend positivo del comparto Immobiliare che registra una crescita a due cifre sui valori (+14,4%) e del +9,2% sui numeri. Boom di nuove stipule nel comparto delle Energie Rinnovabili, che, seppur su volumi ancora contenuti, cresce in maniera esponenziale (dai 17 mln di euro di gen-mag 2019 ai 36 mln di gen-mag 2021).

L’analisi di dettaglio per fasce di importo nel comparto dello Strumentale evidenzia variazioni positive per tutti i segmenti dello strumentale finanziario fatta eccezione per i big ticket. La fascia d’importo intermedia compresa tra i 50mila euro e 0,5 mln di euro è quella che, oltre a registrare la crescita più importante (+77%), rappresenta circa il 54% dello stipulato dell’intero comparto. La formula dello strumentale operativo rallenta complessivamente del -2% nel numero dei contratti e del -13,2% nei valori dati in flessione per tutte le fasce d’importo. Guardando al comparto Auto, la dinamica da «Top performer» è ricoperta dal segmento delle autovetture in NLT che, oltre a registrare una crescita elevata nei numeri, crescono di oltre l’84,3% nel valore delle immatricolazioni. Si affianca a tale sviluppo un incremento a due cifre per tutti i sotto-comparti ed in particolare per le autovetture in NLT e i veicoli industriali si osservano valori più elevati rispetto allo stesso periodo del 2019. Si conferma positiva la performance del comparto Immobiliare. Sia nel costruito che nel da costruire si nota un’importante crescita nelle operazioni di valore più elevato rispettivamente del +42,9% e del +14,4%.

Concludendo con questa premessa si può ragionevolmente guardare al secondo semestre 2021 e al prossimo esercizio 2022 con ragionato ottimismo. Naturalmente tutti i protagonisti della vicenda economica devono continuare a fare il lavoro bene, con impegno e determinazione: le imprese, le banche e la pubblica amministrazione. Se questi attori risponderanno positivamente al dettato della loro “missione” il futuro della creazione di valore e di conseguenza, della occupazione cresceranno nel paese reale con benefici diretti e indotti per tutti.

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