In un articolo di Beppe Nelli uscito su La Nazione di Sabato 23 ottobre dal titolo emblematico “Il Re muove e dà scacco a Lucca e Viareggio Un’occasione irripetibile per Del Ghingaro” viene adombrata una strategia personale del Sindaco di Viareggio Del Ghingaro che parrebbe muoversi su due obiettivi:
1. Lasciare aperta la possibilità di presentarsi alle prossime elezioni comunali di Lucca. Il giornalista dà conto di incontri con uomini e donne ai vertici dell’economia degli enti e delle istituzioni da parte dall’attuale assessore di Viareggio Valter Alberigi, suo storico braccio destro e di continui post del Sindaco che lasciano intendere che potrebbe esserci questo obiettivo. I cittadini di Viareggio, sia che abbiano votato per lui che non, hanno il diritto di sapere se l’attuale Sindaco pensa di candidarsi a Lucca nel 2022. Il solo pensiero (il peccato di pensiero) alla candidatura sarebbe un tradimento plateale della fiducia che è stata in lui riproposta a grande maggioranza e una cosa poco simpatica per la città: che potrebbe rientrare, è vero, tra le sue pur legittime aspettative per ruoli sempre più importanti ma è anche un sonoro schiaffone in faccia ai viareggini. Traditore di un matrimonio consumato appena un anno fa! Ecco perché Del Ghingaro dovrebbe dire una cosa chiara e inequivocabile in maniera diretta, pubblica e che tutti possano averne conoscenza: Non sono uno spergiuro!
2. L’altra interpretazione di questo gioco dei petali m’ama non m’ama. Quella, cioè, che tutta questa messinscena, in altre parole un ricatto politico belle buono, nasconda un obiettivo diverso: ottenere dei risultati in Regione come potrebbero essere la nomina di un fedele del Sindaco a Segretario dell’Autorità Portuale e forse per il sostegno ad altre operazioni di cui non siamo a conoscenza. Segnali, ammiccamenti e mosse cifrate all’interno dell’intricata macchia del potere e delle correnti del Pd toscano attuale. L’articolo comunque fa altre supposizioni: che Del Ghingaro cerchi, alla stregua di un Re , di abdicare il potere all’attuale assessore Federico Pierucci proveniente dal Pd o ad Alessandro Meciani “spendibile tra gli elettori del centrodestra”. Si configurerebbe, in tal modo, uno scenario nel quale la politica è ridotta a mosse tattiche, ad intese tra gruppi politici ed espressioni del potere economico, a giochi dove il personale è invadente rispetto alle idee, ai programmi, alla partecipazione, al dibattito, al coinvolgimento dei territori e dei cittadini. Mettere le mani su un partito o condizionarlo, mettere e sistemare uomini fedeli nel controllo dei territori o di partiti come fossero i cacicchi di una volta, la manovriera destrezza delle cose compiute, del passo con il rosso, dei veti incrociati: scenari soltanto adombrati che creano però subito inquietudine e preoccupazione.
Sarebbe un civismo che di civismo non avrebbe proprio niente ma che invece assomiglierebbe a quello che in altre epoche veniva chiamato consorteria, potere clientelare e personale. Qualcosa di molto simile al sistema democristiano lucchese di una volta. Qui gli interessati chiamati in causa (Del Ghingaro il Re che dà scacco a Lucca e Viareggio come afferma l’articolista, gli assessori Walter Alberigi, Federico Pierucci, Alessandro Meciani), dovrebbero intervenire, precisare, smentire, chiarire in maniera inequivocabile la loro estraneità, i loro impegni per Viareggio, senza se e senza ma.
Anche il Sindaco di Lucca ci dovrebbe aiutare a capire che genere di lotta segreta e interna si sta giocando nel Pd in provincia di Lucca e il peso che vi hanno alcune grandi famiglie che non fanno solo politica ma gestiscono importanti e diversificate attività economiche. Oppure, al contrario, giurare che sono tutte illazioni, supposizioni, invenzioni giornalistiche… insomma fantapolitica. Il Pd, sia quello regionale che quello versiliese e quello di Viareggio retto dal Commissario dovrebbero prendere posizione in maniera chiara: la politica è un’altra cosa, è partecipazione, sono programmi, è confronto aperto chiaro e coerente con gli elettori; dovrebbero chiedere alla Regione di nominare ieri il nuovo Segretario dell’autorità Portuale evitando che una istituzione così importante per il porto, per i traffici portuali, per le concessioni e le attività economiche e commerciali sia lasciata a bagnomaria per le beghe interne al Pd o per i ricatti di qualche altro ( a proposito della qual cosa sarebbe bene che Vicesindaco e gli assessori Pd della giunta di Viareggio si facessero sentire….); come vorranno organizzare i congressi, come vorranno discutere dei risultati elettorali……
Ora devono dirci cosa vogliono e cosa faranno e se ciò non avvenisse i cittadini di Viareggio e di Lucca avrebbero una motivazione molto forte per contestarli senza aspettare i turni elettorali prossimi!
(nella foto pubblica di Fb Giorgio Del Ghingaro)