Intervista a Luca Bonechi autore de “La Strada Racconta”, il libro che Siena Post pubblicherà a puntate
Com’è nata l’idea del progetto “itinerari del viaggio lento. La strada racconta”?
“L’idea è nata dalla collaborazione tra Bike Rando e Terre di Siena Lab. Da tempo lavoriamo alla promozione del cicloturismo in Italia e in particolare in Toscana. Abbiamo un’esperienza consolidata nella progettazione di percorsi cicloturistici e nella gestione delle reti locali. L’obiettivo era unire narrazione, avventura e valorizzazione del territorio in un unico progetto”.
Di cosa si occupa esattamente Bike Rando?
“Oltre a curare ogni anno l’aggiornamento del Masterplan della Provincia di Siena, siamo attivi nello sviluppo di itinerari cicloturistici in diverse regioni: Toscana, Sicilia, Sardegna, Molise. Siamo anche ideatori del portale “Sweet Road”, dove raccogliamo percorsi validati istituzionalmente, e organizziamo eventi ciclistici internazionali come la “999 del Sud” o la “6+6” in Sardegna e Sicilia. Nel 2025 lanceremo anche la 999Tuscany”.

E invece Terre di Siena Lab, che ruolo ha avuto nel progetto?
“Terre di Siena Lab è un’agenzia pubblica che lavora a stretto contatto con Comuni e Provincia per sostenere lo sviluppo turistico. In questo caso, abbiamo messo a disposizione il nostro know-how per strutturare il progetto, individuare i finanziamenti e coordinare le attività nei vari ambiti turistici coinvolti: Terre di Valdelsa, Chianti, Etruria Volterrana e Valdorcia”.
Qual è l’idea di fondo del progetto?
“Si tratta di progettare e promuovere quattro grandi eventi cicloturistici internazionali, uno all’anno dal 2024 al 2028, lungo itinerari storici: la Via Francigena, la Romea Sanese, la Lauretana Toscana e la Via di Francesco in Toscana. L’intento è valorizzare queste vie antiche in chiave moderna, con un’attenzione particolare alla lentezza e al turismo esperienziale”.
Esiste già qualcosa di simile?
“Per gli escursionisti a piedi sì, basti pensare alla Francigena Tuscany Marathon. Ma nel settore ciclistico non c’era nulla di equivalente, nonostante esistano tracciati pedalabili. Inoltre, molti itinerari non sono progettati per essere percorsi con mezzi diversi in modalità “lenta”. Il nostro progetto colma questa lacuna”.

Come funziona concretamente “Francigena Bike Adventure”?
“Offriamo tre tracciati GPS differenti, adatti a diversi livelli ed esigenze. Chi parte può scegliere come affrontare il viaggio, a seconda della preparazione o del mezzo. Il primo evento, già realizzato, ha avuto un grande successo e ci ha confermato la validità del format. Gli altri itinerari sono in fase di sviluppo”.
E dopo l’evento? Il percorso resta disponibile?
“Certamente. Il percorso diventa fruibile in forma permanente. Basta acquistare il libro La strada racconta. La via Francigena incontra l’antica Via del Sale, pubblicato da Nuova Immagine 2024. Al suo interno ci sono codici per scaricare le tracce GPS dal sito dedicato e un road book con mappa e credenziali per raccogliere i timbri lungo il cammino”.
C’è un limite di tempo per completarlo?
“Nessuno. Il viaggio può essere fatto con calma, quando e come si vuole. L’esperienza vuole proprio restituire il valore del tempo, della lentezza e della scoperta. Il vero traguardo non è l’arrivo, ma il percorso stesso”.