Sull’alba di una nuova primavera: sarà la pace a fare sviluppo

Leasing Magazine Marzo è in distribuzione in questi giorni. Nelle 52 pagine patinate, ampi spazi per Confapi; di seguito Farmaè Spa presenta la sua visione del futuro, mentre altro argomento forte è l’analisi dei pregi del leasing strumentale con Hypo Vorarlberg Leasing e Pro Light.

Come sempre ricco di passione l’editoriale del direttore Gianfranco Antognoli che testimonia la possibilità di una nuova primavera sui mercati se sarà possibile una nuova stagione del dovere.

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E prima di darvene lettura ricordiamo che il nuovo numero di Leasing Magazine è online sul sito: https://www.leasingmagazine.it/; contatti con editore o redazione possono avvenire tramite mail: redazione@leasingmagazine.it.

“La presentazione tardiva e “pasticciata” – ci dice l’editoriale del direttore – del piano di pace cinese, di fatto non oggettivamente percorribile, impone una serie di riflessioni sugli scenari – oltre che economici – anche “geopolitici” sul  mondo che verrà. Non possiamo più contare e sperare sulla seconda potenza economica e militare del mondo per trovare una soluzione pacifica “giusta” al conflitto in Ucraina. Il governo di Pechino sembra deciso ad accontentarsi di veder logorare gli arsenali economici e militari di USA e Russia aspettando, “sulla sponda del fiume” e guardando scorrere le miserie e le tragedie provocate da una guerra sempre più intensa…”

“In questo nuovo quadro mondiale “tripolare” – riprende Antognoli – l’economia sembra sempre più guidata dalle politiche della Fed, della BCE e dalla banca centrale cinese più impegnate – soprattutto le prime due – a contrastare i livelli di inflazione monetaria che a preoccuparsi della economia reale dei continenti. L’ascensore sociale negli Stati, a seguito delle politiche economiche attuali, ferma la stratificazione sociale che soffre e si cristallizza, anche a danno dello sviluppo: per dirla in modo semplicistico, “i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”. Ma il conflitto dovrà finire: una proposta di pace arriverà. Forse da uno Stato che non ha esercito come il Vaticano. Papa Francesco avrà – speriamo – la forza e l’autorevolezza morale di parlare più alle popolazioni che ai Governi di Russia e Ucraina, rilanciando un messaggio di pace, fede e ripresa degli ideali che sono, nonostante tutto,  la risorsa più forte”.

“Sotto  il profilo economico – conclude il direttore di Leasing Magazine – è sperabile che  i paesi ‘cosiddetti emergenti’, che sembrano oggi meno determinanti nel processo produttivo globale, rialzeranno – pur con fatica – la testa riprendendosi un ruolo sulla scena mondiale… Mettendo di fatto in discussione l’egemonia “capitalistica o imperialista” di altri. Sogni? Può darsi, ma venendo a noi, l’Italia potrà essere, se le forze produttive ispirate lo vorranno fortemente,  di nuovo determinante nel gruppo di testa della locomotiva europea, valorizzando tutte le risorse interne,  le intelligenze e le capacità produttive del Paese”.

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