Incontri, idee e nuovi inizi per costruire un calcio che appartiene a tutti
C’è un’energia speciale che si respira quando si parla di 1904. Un’energia che non si spegne nemmeno d’estate, quando le temperature salgono, ma le passioni non calano. E in effetti, quella del 2025 per l’associazione Millenovecentoquattro è stata (ed è) un’estate intensa, fatta di assemblee partecipate, viaggi significativi, confronti ispirati e iniziative che fanno sorridere e pensare.
Assemblea Trimestrale: non solo formalità
Lo scorso 11 luglio si è tenuta la consueta assemblea trimestrale dell’associazione, che ormai è diventata qualcosa di più di un momento statutario. A due anni esatti dal primo incontro con i gruppi che avrebbero dato vita a 1904, Supporters In Campo ha voluto esserci di nuovo, testimoniando un percorso – come hanno detto loro – “da Manuale”. Un percorso fatto di passi giusti, inclusività, trasparenza e partecipazione.
E come sempre, nelle loro assemblee non ci si limita a contare voti o firmare verbali: si discute, ci si confronta, si cresce.

“Màs que un club” anche a Siena?
Proprio durante l’assemblea, Paolo Bartalucci, pubblicitario internazionale e amico dell’associazione, ha tenuto un intervento brillante e denso di spunti su un tema che ci sta a cuore: costruire un’identità di club autentica e riconoscibile. Dall’Arsenal al River Plate, passando per Bilbao e St. Pauli, abbiamo esplorato le esperienze virtuose di chi ha trasformato una squadra in un movimento culturale e sociale. Non solo maglie e palloni, ma valori, storie e persone.
Il senso profondo? Per essere riconoscibili, servono identità, rituali e una narrazione condivisa. Cioè: sapere chi siamo, raccontare cosa ci distingue e costruire qualcosa che ci unisca ogni giorno.
Una sfida grande, certo. Ma anche un’opportunità. Perché un club che vive solo nei 90 minuti è un club che sopravvive. Uno che riesce a parlare prima e dopo, invece, costruisce futuro.

Tappa ad Arezzo: 15 anni di Orgoglio Amaranto
A fine luglio, hanno risposto con entusiasmo all’invito di Orgoglio Amaranto per festeggiare i loro 15 anni di attività. Un evento emozionante, con ospiti di peso come Pippo Russo, autore di un nuovo libro su Schillaci, e gli amici del Centro Storico Lebowski, che – come sempre – portano con sé un esempio tangibile di passione e visione alternativa.
Hanno ascoltato, preso appunti, scambiato esperienze. E ancora una volta è emerso quanto le associazioni di tifosi siano centrali in un calcio in trasformazione. Non è facile, non c’è una formula magica, ma – come ci ricordano i ragazzi del Lebowski – serve solo crederci. E rimboccarsi le maniche.

“Strillo in culla, canto in curva”: il Kit del Tifoso Neonato
Un’estate appassionata, sì, ma anche tenera. Il Kit del Tifoso Neonato, nato oltre un anno fa, continua a regalarci emozioni. Stavolta è toccato a una neo-arrivata d’eccezione: Giulia Ferrandi, nuova calciatrice del Siena FC, che ha ricevuto il kit insieme al piccolo Leonardo, il suo bimbo.
La sciarpina con scritto “strillo in culla e canto in curva” è stata il simbolo perfetto di un benvenuto che è più di un gesto: è un’idea di comunità, di calcio che unisce le generazioni, che costruisce senso di appartenenza fin dai primi passi – o dai primi strilli.
E adesso?
Tutto questo ci dice una cosa semplice: la strada è lunga, ma il cammino è iniziato. Il loro impegno continua ogni giorno, nel dialogo con la società, nella costruzione di nuovi progetti, nel confronto con altre realtà.
Sanno bene che un club non si costruisce solo con i gol, ma con il coinvolgimento quotidiano di chi lo ama. Che siano bambini in curva, donne in campo, soci in assemblea o amici in viaggio.
Millenovecentoquattro non si ferma. Perché credono che il futuro del calcio passi da qui: dalle persone, dalle storie, dalle idee. E da un’estate che ci ha ricordato, una volta di più, perché merita fare tutto questo.