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sabato, Luglio 12, 2025

Area Senese: SMAS fu abbandonato, ma oggi la Regione può rimediare

Perché la Toscana deve riprendere in mano il progetto di un’area vasta nel Senese. Intervista a Gianni Porcellotti di Siena Sostenibile.

Cos’è stato lo SMAS, e perché se ne riparla oggi?

“È stato un tentativo coraggioso di pensare l’Area senese come un’unica entità amministrativa nella gestione di alcune politiche fondamentali. Non una fusione, ma un’alleanza tra Comuni per trasporti, sanità territoriale, scuola, cultura, governo del territorio, scelte urbanistiche. Lo SMAS nasceva per mettere in rete progetti e risorse, ma fu lasciato andare. Non per mancanza di senso, ma per mancanza di sostegno”.

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Di chi è stata la responsabilità maggiore?

“La responsabilità è diffusa, ma è innegabile che la Regione Toscana, allora – perché non seppe o non volle – fu assente da quel processo. Non ci fu supporto tecnico né politico all’altezza dell’ambizione. E così l’idea, pur valida, si spense. Altri territori hanno avuto più fortuna, proprio perché la Regione ha scelto di esserci, di sostenere concretamente le alleanze tra enti”.

Quindi il modello SMAS può essere ancora utile?

“Non necessariamente con lo stesso nome o lo stesso schema, ma lo spirito va recuperato. Oggi, più di ieri, serve una regia sovracomunale. L’area senese non può rimanere frammentata mentre altrove si costruiscono sinergie vere. I Comuni devono tornare a lavorare insieme, ma non da soli. Serve una Regione che promuova, faciliti e sostenga ogni passaggio”.

Quali errori non si devono ripetere?

“Il primo è lasciare soli i territori. Il secondo è aspettare che siano solo le emergenze o i bandi a costringere alla cooperazione. Bisogna costruire processi permanenti. Tavoli tecnici, risorse dedicate, programmazione condivisa. E soprattutto continuità: non possiamo limitarci a lanciare qualche segnali quando si discute di qualche criticità. Ci vogliono atti politici chiari e duraturi”.

Quanto tempo c’è per ripartire?

“Non molto. Il tempo degli esperimenti è finito. L’area senese rischia la marginalizzazione se non cambia passo. Chi crede davvero in un territorio coeso e vitale, che tenga insieme centro e periferie, deve chiedere che la Regione apra un percorso serio. Lo SMAS non era un’illusione. Era un’idea giusta, lasciata cadere. Ma può tornare ad avere un senso, se oggi la Regione ci credesse davvero”.

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1 COMMENT

  1. Ma quali alleanze intercomunali si può fare se il Comune di Siena propone di uscire anche dalla Società della Salute Senese, come aveva fatto dalla Fondazione Museale Senese.

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