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domenica, Dicembre 1, 2024

Cantano Montone, Oca, Istrice e Selva

Complicato il valzer dei fantini nel pomeriggio. E probabilmente le “bocce” non so’ ferme

Imbastiamo qualche discorso, mentre la prima prova sta per esser disputata. Grandi numeri in Piazza, grandi folle, incuranti anche dei nuvoloni che hanno dominato il Campo per parte del pomeriggio.

Questo servizio è anche per consentire la pubblicazione di qualche altra foto di Roberto Bassan che stiamo conoscendo come raffinato ritrattista, ma anche sul campo largo se la cava. Grazie Roberto, vai così, segnati in carnet che a fine Palio dovremmo farti un’intervista sulle emozioni che si provano grazie alla Festa.

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Il valzer dei fantini è stato lungo. Decisamente c’erano delle considerazioni che hanno pesato più di altre e altre ancora che serviva tempo per condividere. Credo soprattutto che il tempo sia servito per alleggerire qualche forziere paliesco. Per esempio ci passa qualche differenza se Tittia in Kamullia ci va da solo o per un tratto ce l’accompagna l’Oca.

Chiaramente tra avversarie grossissimi problemi. Servivano manici buoni a vincere, ma anche a dar noia senza disturbare il Giudice del Palio. C’è voluto del tempo per riconoscerli.

Tutto ciò a metà pomeriggio ha consentito alla Selva di fare quell’arrocco che avrebbe voluto fare fin dall’inizio, cioè un “bastianino” o “bonitino” o “villellino” da rallevarsi. Volavano alte sia le cifre che le esagerazioni e quindi molto probabilmente ci sarà un esordiente in Vallepiatta con soddisfazione di capitan Causarano che lega bene con le dirigenze passate, ma anche no, quando i legami non gli tornano.

Stessa cosa fa l’Onda su un cavallo tutto da scoprire. Grandine praticamente con l’arrivo in Malborghetto e come se si fosse buttato in un fonte battesimale: vergine e tutto da scoprire. Sia grato e rispettoso: queste cose sono rarità.

Per il suo “quasi vicino” di scuderia, Tamurè, un Palio che potrebbe essere debilitante, ma lui ha davvero tanto da dare e accetterà la sfida e le responsabilità. Andrà bene, se la dirigenza del Nicchio non gli addosserà anche le proprie.

Va così così nella lettura iniziale della Piazza per due dei molti “siamostatifamosi” che vestono i panni del barbaresco in costume. Tanti sorrisi e abbracci per Francesco Frati, già rettore e oggi presidente Mens Sana. Altrettanti abbracci per Vito “Scansano” Volpi che forse quando ha visto che il cavallo titolato se lo doveva giocare con il ragazzino della Selva, l’avrà data per persa. Comunque Comancio è un prodotto per intenditori; Cianchino se lo è lasciato sfuggire in una diretta tv.

Sfarzosa camicia bianca con ampi ricami, il Sindaco è risaltata anche in eleganza fra le molte giacché blu fresco dei capitani. Per ora il radar-Palio dice al Comune “tutto bene”, anche se mezza parola sulle prove di lunedì mattina poteva esser scritta.

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