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giovedì, Luglio 3, 2025

Giuliano Ghiselli: ultimo baluardo di senesità genuina, il suo spirito resta nel Bruco

Un racconto di eleganza, goliardia e cultura che ha segnato la vita contradaiola di Siena. Camera ardente aperta alle 13:00

Il pomeriggio del 1° luglio, ieri, Siena ha perso una delle sue figure più autentiche e amate: Giuliano Ghiselli, anima e cuore del Bruco, è venuto a mancare lasciando un vuoto profondo nella comunità contradaiola e nella città intera. Parlare di Giuliano con poche righe appare impossibile, perché la sua personalità travolgente, fatta di eleganza e goliardia perfettamente mescolate, è stata un vero e proprio patrimonio per Siena. Con lui si spegne uno degli ultimi testimoni della senesità più pura e genuina, quella che non si limita alle tradizioni esteriori ma che pulsa dentro, fatta di valori, cultura e amore per la propria terra.

Nato in Via del Comune, cuore pulsante del Bruco, Ghiselli ha attraversato la sua vita intrecciandola profondamente con quella della contrada. Non era solo un semplice contradaiolo: era un attore, un cantore di storie epiche, uno scrittore di commedie indimenticabili, barbaresco e duce, ruoli in cui ha saputo mettere tutta la sua passione e il suo talento. La sua bandiera, la seta verde e gialla del Bruco, rappresentava per lui più di un simbolo: era l’identità, il legame che teneva insieme una comunità, la linfa di un’appartenenza profonda e vissuta con entusiasmo sincero.

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Fin da giovanissimo, a soli 14 anni, Giuliano era nella comparsa che vinse il Masgalano, un segno precoce del suo legame speciale con il Bruco e della sua capacità di essere al centro di quella realtà con un’energia inarrestabile. Il suo affetto per i giovani era noto a tutti: ha sempre guardato con attenzione e affetto alle nuove generazioni, offrendo loro la sua grande cultura e uno spirito gioioso, fatto di scherzi e risate sane, ingredienti fondamentali per mantenere viva la tradizione senza farla diventare un peso. La sua cultura contradaiola, infatti, era un vero e proprio pozzo di sapere da cui attingere per capire meglio la storia e lo spirito di Siena, e mai si è tirato indietro quando qualcuno aveva bisogno di una parola o di un racconto.

Giuliano Ghiselli è stato un punto di riferimento per molti che, nel corso della loro crescita contradaiola, hanno potuto incrociare il suo cammino. Con la sua ironia, il suo amore per il gioco e la sua profonda conoscenza della storia della contrada e della città, ha contribuito a mantenere viva una tradizione che rischia di perdersi nell’era moderna. Il suo passaggio lascia un’eredità preziosa: un invito a vivere la contrada come una famiglia, a tenere insieme la comunità con un sorriso e con il rispetto per ciò che è stato.

Il Bruco piange il suo duce, ma nel ricordo di chi l’ha conosciuto e amato, Giuliano continua a vivere. La sua storia, fatta di eleganza, goliardia e grande cuore, sarà narrata ancora a lungo nelle serate di festa, nei racconti dei più anziani e negli occhi dei più giovani, che hanno trovato in lui un modello di passione e genuinità. Siena intera si stringe attorno alla famiglia e al Bruco, consapevole che con Giuliano Ghiselli se ne va una parte importante di quell’anima profonda che rende unica la città e le sue contrade.

Da oggi, intorno alle 13, sarà possibile portare un saluto a Giuliano presso la camera ardente in Campansi. Il funerale si terrà domani, giovedì 3 luglio, alle ore 10.30 sempre presso la chiesa del Campansi.

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