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lunedì, Dicembre 9, 2024

Il Pd riabbraccia Anna, figlia prodiga

Rientra la Ferretti, estate di movimentazione, congresso e nuovo gruppo dirigente entro la fine d’anno

“La notizia” stavolta è… Anna Ferretti. Orgoglioso, Marco Sarracino, o’ commissario, la annuncia alla stampa locale, tutta presente (ed anche in maniera qualificata), davanti al segretario provinciale Andrea Valenti e alla consigliera regionale Anna Paris nei locali della sezione Pd Sant’Agostino, una volta Lachi-Bocci, targa orgogliosamente perpetuata sull’uscio esterno.

L’annuncio che ha per suggello la tessera Pd consegnata all’ex candidata a sindaco di un anno fa, è l’ingrediente nobile di una conferenza stampa che annuncia il cocktail di opere che nel prossimo semestre intende compiere il commissario dell’Unione Pd di Siena per completare il proprio mandato. Parole intelligenti, ma anche complesse: dobbiamo tornare ad essere forza politica UMILE. Tutto entro la fine dell’anno.

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“Propendo per le soluzioni unitarie – dice l’on. Sarracino -, ma non è detto che all’Unione Pd di Siena serva una soluzione unitaria. E la mia opera di commissario non è di vigilare le differenti aree politiche. Fondamentale sarà definire unitariamente le regole, di seguito se ci sono idee differenti disposte a confrontarsi nel congresso sarà a mio parere un ulteriore passo per la ricostruzione di un partito che già oggi ha voti pari alla somma di tutti i partiti del centrodestra – GRAZIE agli 8131 senesi che ci hanno votato -. Il Pd di Siena, se riprende a dialogare con le altre forze d’opposizione e il civismo positivo, ha largamente i numeri per riprendersi la guida della città. Fondamentale sarà che nel congresso si affermi la paladina o il paladino dell’opposizione all’attuale maggioranza di centrodestra”.

Sarracino è abile nel “chiamare le parole” quando servono. Ricorda a tutti che quest’oggi era il giorno in cui doveva tenersi il consiglio comunale, però slittato perché la maggioranza non aveva nulla di importante da discutere o realizzare. Alla buonora quindi dello spirito di servizio; è l’omissis suggerito.

Ma tornando al prossimo futuro, quindi, prima ci saranno le date degli eventi del Provinciale che deve rimettere in linea tutte le unioni comunali dopo ventinove rinnovi comunali; ultimato quel percorso l’Unione di Siena darà vita alla conferenza organizzativa – “non è possibile che ci siano sezioni senza sede, o che non ce ne sia una universitaria considerando la realtà senese” – poi sarà la volta del congresso. Tutto entro la fine dell’anno. E si lavorerà perché “il giorno dopo, ci sia un gruppo dirigente non dedito a pacificare l’interno, ma impegnato a fare vera e ostinata opposizione”.

Anna Ferretti che confessa di essersi già presa ogni tipo di “cartata” in Consiglio comunale per il Pd, con la tessera avuta quest’oggi – la seconda dopo quella detenuta tra il 2012 e il 2020 -, rientra automaticamente anche nel gruppo consiliare; non ci saranno tuttavia automatismi che conducano lei – ex candidato a sindaco – alla responsabilità di capogruppo. Anzi ci precisano che il gruppo consiliare agisce, e agirà, in autonomia al suo interno.

Anna oggi era… smagliante. Metterà punti fermi per non far confondere istituzioni caritatevoli o del volontariato e attività politica, ma sa di poter affermare che con la sua scelta ci sono energie importanti che rientrano nel Partito: “La mia voglia di dare, il mio impegno, il mio entusiasmo, l’esempio dei ballottaggi francesi, discorsi da fare e riprendere su ambiente, verde, immigrati, rifiuti. Portare dentro alternative. Con Marco il discorso è stato facile”.

Forse sbagliando la colleghiamo a quel movimentismo che da Genova in poi è sfilato tante volte per le nostre strade. Parte di quel movimentismo non ha digerito la questione vaccini. Anzi su di essa ha creato la base di una diaspora. Il Pd farà qualcosa verso di loro? “Chiudersi – dice Anna Ferretti – denota ottusità e saremo pronti ad allargare ogni spazio di discussione. Al dialogo non si può mai derogare, tuttavia anche ai valori scientifici accertati non si può derogare, così come a comprovate posizioni ambientaliste. Quello che fa Borghi non ci troverà mai d’accordo”.

Altro tema della conferenza di Marco Saracino era l’annuncio di una nuova estate di movimentismo: Elly Schlein la vuole e quindi ci sarà movimentazione globale. Contro il disegno di autonomia differenziata, “un disegno di legge imposto dalla Lega a tutto il centrodestra, che pregiudica una parte del Paese, che – aggiunge l’on. Sarracino – farà riversare sulla sanità di regioni come la Toscana e l’Emilia Romagna pazienti da tutto il Sud ulteriormente allungando le liste di attesa”.

Contestiamo a Sarracino che la precedente stagione di “movimentismo sfrenato” sul biotecnopolo, annunciato con sfarzo di presenze ai Mutilati, abbia portato solo a un atto istituzionale del consigliere Masi. Ci viene risposto che quell’evento tuttavia ha reso la questione regionale e nazionale, aumentandone l’evidenza. Di seguito Sarracino aggiunge un’altra pizzicata per il sindaco Nicoletta Fabio che non rinuncia a vedere come interlocutore politico: imbarazzante – aveva detto – che si sia sottratta a qualunque lettura politica del dato elettorale che ridimensiona moltissimo il suo consenso, decisamente incomprensibile che la stessa manifesti sul Biotecnopolo una posizione che è diversa da quella della frangia più cospicua della sua maggioranza.

Lasciamo la “Sant’Agostino-Lacchi-Bocci” mentre si diffonde per l’androne del palazzo un profumo di peperonata che ci infonde ottimismo. Due passi più in là siamo testimoni di un francese che ruzzola a terra. Quando lo rialziamo ci dice “J’ai mis mon pied dans le trou” e indica uno dei tanti avvallamenti delle “lastre”.

Anna per favore, allunga la lista delle polemiche da fare, questa cosa non si può sopportare. E se chi ci legge, maturasse un dubbio (o una certezza), vorremmo specificare che il francese ci dice poi: niente ambulanza, l’albergo è vicino, vado a riposarmi lì.

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