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martedì, Dicembre 3, 2024

Il viaggio continua: il carcere di Santo Spirito, nel cuore di Siena

Il nostro agosto in carcere 2023: Claudia Cardone, esperto di Sistemi Qualità e Giulia Simi del Partito Radicale

Venerdì 11 agosto abbiamo visitato la casa circondariale di Santo Spirito a Siena, sita presso un antico monastero del 1300 in piazza Santo Spirito, in zona Porta Pispini e inserita quindi nel cuore della città, nel suo tessuto urbano e architettonico.

Durante la visita siamo state accompagnate dal direttore Marco Grasselli, a Siena da fine marzo 2023 e impegnato anche nella direzione del Carcere di Viterbo, e dalla educatrice Maria José Massafra.

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I detenuti presenti sono 77, dei quali 50 definitivi (8 in regime di semi libertà) e 23 in attesa di giudizio (7 imputati, 10 appellanti, 6 ricorrenti) per una capienza regolamentare di 58. La nota dolente riguarda ancora il numero di agenti penitenziari, gli assegnati risultano 43 (di cui 5 distaccati) e gli effettivi 38, su una pianta organica di 50. Inoltre, al momento, non c’è il magistrato di sorveglianza, è presente soltanto 1 educatore mentre dovrebbero essere 2.

Mancano anche i mediatori linguistici nonostante ben 45 detenuti non siano italiani, perché risultano essere comunque di seconda generazione: nati in Italia da genitori non italiani e quindi con nessuna certezza che parlino e capiscano chiaramente la nostra lingua.

Le psicologhe invece sono 2 (ex articolo 80 o.p.) di cui una dell’ASL e l’altra dedicata a gestire le dipendenze e le crisi conseguenti alle cure (SER.D); non sono presenti psichiatri, nonostante risultino esserci detenuti con problemi psichiatrici (4) e con problemi di autolesionismo (20).

Ci ha colpito, purtroppo, l’alto numero di detenzioni causate da reati di violenza di genere, soprattutto a livello familiare; a fronte di ciò, la dirigenza, scorsa e attuale, ha messo a disposizione un gruppo di assistenza (3 operatori, di cui 2 psicologi) dedicato a uomini maltrattanti; fra essi risultano italiani, per la maggior parte (toscani, in realtà) e stranieri e ben 11 accusati di violenza sessuale. È anche probabile che l’alto numero di presenze di uomini italiani maltrattanti dipenda dal fatto che le donne italiane abbiano una maggiore consapevolezza dei propri diritti rispetto alle donne straniere. Solo fino a dieci anni fa c’era un silenzio di vergogna e paura anche da parte delle donne italiane.

Una nota positiva riguarda, a livello di procedure gestionali, la presenza dal 2021 del Regolamento d’Istituto. Relativamente all’assistenza sanitaria abbiamo constatato invece diverse carenze da attribuire all’ultima riforma in fatto di Sanità pubblica: il dirigente sanitario è presente solo durante il giorno e, quindi, per casi gravi, urgenti o serali/notturni, la trafila burocratica è quella tipica delle Asl, guardia medica se presente e/o disponibile, e/ o prenotazione di visita specialistica tramite CUP.

Per quanto riguarda invece le attività di tipo ludico e di studio, la situazione è migliore sia rispetto alla presenza di aule sia per la disponibilità di libri, attrezzature e supporti telematici (lavagne interattive e software didattici); sono in attivo inoltre accordi con l’istituto tecnico Caselli per quanto riguarda l’area di studio sull’impiantistica e 2 diplomati hanno intenzione di iscriversi a UNISTRASI nei corsi di lingue straniere e di mediazione linguistica, mentre un detenuto, iscritto a UNISI, studia già scienze politiche con profitto (media del 29); viene raggiunto in carcere dai tutor, per il supporto didattico e per l’orientamento, e dai docenti, per svolgere gli esami; vorrebbe poter seguire alcune lezioni, almeno online, ma pur avendone fatto richiesta più di una volta, non ha avuto ancora risposte in merito.

Inoltre, è stato svolto e concluso nel 2022 un corso professionalizzante in edilizia mentre nel 2024 sono previsti 2 corsi di formazione (professionalizzanti), uno in edilizia e l’altro in ristorazione. Sono presenti attività relative alle rappresentazioni teatrali, grazie anche all’esistenza di un teatro, che seppur piccolo, risulta attrezzato sufficientemente; sono stati organizzati in passato anche corsi di scacchi in collaborazione con la Mens Sana scacchi e corsi di matematica con il Prof. Claudio Marini che potrebbero essere reiterati se ci fossero spazi e personale idonei.

Per quanto riguarda l’attività fisica, la palestra, seppur presente, risulta obsoleta e inadeguata rispetto a spazi e attrezzi, vecchi, rotti e arrugginiti; è noto ormai come in realtà sia importante, in regime carcerario e in spazi così piccoli, una pratica sportiva di qualità e, quindi, coadiuvata da appropriata attrezzatura; ciò infatti risulta assolutamente propedeutico alla salute fisica e mentale dei detenuti, al loro percorso di autoaffermazione e reinserimento sociale.

A proposito di ciò è da rilevare la presenza di un campo di calcetto costruito grazie a UISP e ai pneumatici avviati a recupero da Ecopneus con l’intervento di Rapolano Terme, vicino Siena. Qui, in tempi record, senza alcun costo per la pubblica amministrazione, sono state rimosse 2000 tonnellate di pneumatici fuori uso, ammassate abusivamente da oltre 20 anni. Una parte di essi, prelevati nella collina di Rapolano, oggi, sono diventati granuli utilizzati per la pavimentazione del campo sportivo dell’Istituto Santo Spirito, uno spazio di 150 metri quadrati ricavato all’interno delle mura perimetrali del carcere in cui sono stati impiegati 2350 Kg di gomma riciclata.

La principale problematica del carcere di Santo Spirito di Siena è legata comunque alla ristrettezza degli spazi; le celle sono molto piccole e ospitano 6 o 2 persone; alcune sono singole ma sempre estremamente anguste. Anche i bagni e le docce non risultano adeguati per spazi e postazioni.

La situazione dei camminamenti esterni e delle attività relative alla loro cura, giardinaggio e gestione di orti è discreta e gli spazi verdi permettono di incontrare, abbastanza comodamente, per la presenza di tavoli, sedie e tendoni antisole, familiari e parenti nelle stagioni meno fredde e non eccessivamente calde.

Rispetto alla interazione dei detenuti con la città dobbiamo segnalare le attività relative alla composizione di fiabe e racconti dedicati alle contrade che gli stessi detenuti studenti, tramite l’input del loro professore di lettere, Michele Campanini, hanno composto nel 2019; sono storie di fantasia che prendono spunto dai simboli e dai motti delle 17 contrade di Siena e, seppur di ambientazione fantastica, richiamano spesso la storia e le tradizioni della città; una raccolta di racconti che è diventato in luogo di incontro fra culture diverse, fra città diverse, fra mondi lontani che i detenuti studenti, spesso di origine straniera, hanno dedicato ai bambini senesi e ai quei figli e fratelli che troppo spesso non riescono a vedere e incontrare.

Claudia Cardone, Esperto di Sistemi Qualità(ANVUR) e di Politiche d’Innovazione (OCSE) e Giulia Simi, Membro del Consiglio Generale del Partito Radicale

(2 – continua)

l’1-9-2023: Due riformiste in carcere: prima volta a Ranza – SienaPost

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