L’esigenza è di avere ricavi certi prima di affrontare i costi. Scelte rallentate. Domani “fiesta” e sciogliete le righe
La settimana che inizia oggi ha il sapore di una settimana importante se si pensa alle questioni inerenti il futuro della Note di Siena Mens Sana Basketball.
Non solo per l’aperitivo in programma domani sera a I Parolai che sostanzialmente sancirà il “rompete le righe” definitivo per la stagione 2024/25, ma anche perché il “conclave” di Viale Sclavo dovrà riunirsi, magari anche solo sottoforma di contatti telefonici e non “sotto chiave” nell’ufficio di presidenza, per decidere a quale “cardinale” affidare il delicato compito di dare continuità al percorso di sviluppo della “comunità” biancoverde.
Una comunità che nelle ultime due stagioni è cresciuta sotto la guida del “Profeta” Paolo Betti al quale tutti hanno riconosciuto la capacità di allenare la squadra e di incarnare quei valori che i “fedeli” mensanini chiedono a tutti indistintamente.
Nomi di allenatori ne stanno circolando diversi ma, privi di concreti fondamenti, preferiamo non farne né ripeterli, anche per rispetto di chi mai si sentisse chiamato in causa da chi, come noi, non ha idea certa di quale sia la direzione che la società vuole prendere.
Forse il primo ragionamento che in queste ore si sta facendo in Viale Sclavo è relativo al budget per la prossima stagione. Assodato che la B Interregionale è ad oggi una realtà sostenibile per la Mens Sana Basketball, forse quello che serve chiarire è se, sempre ad oggi, possono esserci le basi per programmare concretamente un ulteriore step di categoria, che non vuol dire “solo” vincere un campionato – compito già di per sé assai arduo -, ma soprattutto vuol dire avere risorse per poterci stare al piano di sopra, dove sta per essere introdotto il terzo arbitro e da più parti si sente dire che servano investimenti di poco inferiori al milione di euro a stagione.
Negli ultimi anni la società ha avuto la capacità di consolidare il proprio plafond di sponsor, ma probabilmente quello che entra oggi, comprendendoci anche l’ottimo contributo che arriva dal ticketing, non è sufficiente per potersi avvicinare alle cifre di cui sopra.
Chiaramente questo aspetto può incidere seriamente anche sulla scelta del coach, non sul valore assoluto economico della sua scelta, ma sul quanto la scelta stessa possa condizionare anche la struttura attorno.
Ragionamenti che poi a caduta andrebbero a riflettersi anche sul roster dove, nella stagione appena terminata, in cinque, durante la giornata feriale, oltre che alla pallacanestro, avevano altro a cui pensare essendo impegnati sul posto di lavoro (Pannini, Belli, Pucci, Sabia e Tognazzi). Difficile pensare che la società faccia scelte drastiche che non ha mai fatto, ma certamente questo aspetto dovrà essere considerato qualora si optasse per una scelta progettuale che si ponga tangente alla gestione dilettantistica.
Altro tema all’ordine del giorno è quello delle regole che la Federazione Italiana Pallacanestro – di nuovo riunita in questo lunedì – andrà a diramare nei prossimi giorni, relativamente ad obblighi di Under/Over e stranieri.
Se, come si vocifera, dovesse tornare l’antico obbligo di avere degli Under a referto, ecco che qualche scelta potrebbe già essere condizionata da questo fatto, visto che nel roster “ufficiale” della stagione 2024/25, soltanto Tilli risponderebbe ai requisiti anagrafici richiesti per la categoria Under.
Insomma di valutazioni da fare ce ne sono diverse e di sicuro l’estate 2025 non sarà semplice, nonostante il maggior tempo a disposizione per poterla programmare. La prima cosa che si attende è la “fumata bianca” sul nome del nuovo allenatore. Ma non ci aspettiamo “fumate” nelle prossime ore. Inutile, per ora, stare ad attendere con lo sguardo rivolto all’insù!
Play off e play out della B interregionale intanto sono partiti. Nel primo turno abbastanza eclatanti i successi esterni di Quarrata a Oleggio e di Castelfiorentino a Cecina.
