L’estrazione, abbastanza straordinaria, dello scorso 29 maggio, ha riaperto le porte forse al più atteso dei Palii dell’ultimo ventennio, quello che auspica il ritorno alla normalità.
Su Il Campo dunque ci saranno Valdimontone, Istrice, Leocorno e Lupa che corrono di diritto, cui si sono aggiunte Drago, Bruco, Chiocciola, Civetta, Pantera e Torre per estrazione. Nicchio, Oca e Tartuca sconteranno le proprie squalifiche. Sono 4 dunque le contrade per i terzi di Camollia e San Martino, solo due per quello di Città.
Abbiamo detto normalità, tuttavia, e ammesso che sia questo il momento di battezzare una carriera, normalità non ci pare il corretto appellativo alla luce di ciò che hanno rappresentato per Siena, il Covid e la scomparsa di Andrea Mari detto Brio.
Non vogliamo fare i protagonisti, e sicuramente ci sarà già chi c’ha pensato, ma se la sera del 29 giugno, per la prima prova, i fantini arrivati al canape, discendessero da cavallo e osservassero un minuto di silenzio a ripetere uno dei rari ed eccezionali momenti che solo la Piazza sa donarci, sarebbe sicuramente un gesto degno che darebbe a ciascuno il momento di ricordare chi ci ha lasciato.
Scopriremo presto come e quando la gente di Contrada, riuscirà a riprendere le relazioni sociali con la stessa intensità di un tempo. Ansia, disagio e paura dei luoghi affollati probabilmente accompagneranno i più maturi, mentre i giovani saranno smaniosi di vivere in pieno le mancate e represse passioni.
Allo stesso momento, il tufo in Piazza imporrà a tutti di rivivere un ricordo fortemente emotivo nei confronti di Andrea Mari, innegabile protagonista degli ultimi anni, e di conseguenza c’è molta curiosità di comprendere quanto la sua assenza peserà sui delicati meccanismi che regolano gli schieramenti in Piazza; le dirigenze hanno avuto molto tempo per organizzarsi ma per assurdo, per sei capitani si tratta di un esordio assoluto e nessuno degli altri ha mai vinto. E le Contrade che hanno potuto fare, partendo da basi concrete del tipo “io corro, la mia avversaria si o sicuramente no”, sono state poche e staremo a vedere quanto sia stato incisivo questo “vantaggio”.
Certo è che le così dette casseforti del Palio saranno almeno quattro; e comunque non è detto che si riveleranno determinanti, pur se la categoria dei fantini vive da due anni un momento di forte contrazione del… reddito. E’ il bello di Piazza, il censo è importante, ma poi complice lo zampino della fortuna le cose cambiano: nei 39 palii del nuovo millennio sedici su 39 sono state le vittorie delle piccole e 4 volte (due negli ultimi tre Palii) sono stati cavalli scossi a passare primi al bandierino.
Ecco quindi che assistiamo ad una vigilia paliesca in cui vecchio e nuovo danzano insieme, fornendoci lo spunto più stimolante da cui trarre una conclusione.
Se mai ce ne fosse bisogno l’unica certezza saranno come sempre i cavalli, pronti a fare la loro parte nel migliore dei modi. E il cavallo – vale sempre la pena di ricordarlo – insieme al semplice contradaiolo, resta sempre l’anima più pura della nostra Festa.
Per le previsite al Ceppo che sono state limitate solo al 22 e 23 giugno sono stati iscritti 102 cavalli. Fatti gli accertamenti, il calendario ci dice che il 26 giugno sarà presentato nell’Entrone il drappellone della londinese Emma Sergeant che vede nei senesi “un popolo di guerrieri”, il 27 e 28, con la terra definitivamente stesa in Piazza, ci saranno le prove all’alba.
E per finire, quindi, osserviamo la gabbia degli “assassini”, dove tra squalifiche e infortuni restano 3/4 posti vacanti. Forse è proprio qua che possiamo trovare il “bandolo della matassa”. La storia è sempre la stessa.. fantini e cavalli si “pescano” in base al tipo di Palio desiderato. Oggi si parla fin troppo di coloro che hanno le mani in pasta e il potere di fare strategie sommerse… ma alla fine, se un Capitano vuole, è padrone del proprio destino; e la storia oggi più che mai ci ricorda che ogni vent’anni il Palio chiude e apre un nuovo ciclo. Se così sarà, il Palio della ripartenza non potrà non avere come protagonisti che giovani fantini e cavalli esperti!
(La foto di copertina l’abbiamo messa perché irripetibile: due minuti dopo lo scatto di Cristiana Mastacchi le bandiere di Civetta e Pantera sono state invertite come da giusto ordine)