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sabato, Luglio 27, 2024

Mens Sana, Perinti ci dice che la storia continua

Note di Siena batte i “ciabattini” in casa loro. Domani check-up a dita incrociate per Tognazzi

Shoemakers Monsummano – Note di Siena Mens Sana Basketball 67-79.

Mens Sana: Pannini 9, Iozzi 4, Giorgi 9, Marrucci 9, Perinti 3, Puccioni 9, Sabia 20, Cucini 6, Savelli, Prosek 10, Corsini, Tognazzi. All. Betti-Innocenti, Toscano

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Monsummano: Danesi 12, Cantre 6, Meacci 10, Calderaro, Vettori, Lepori 9, Giusti 4, De Lillo, Tommei, Cellerini 4, Santi 6, Manetti 16.

Esistono o non esistono vittorie inutili? Un quesito al quale non ci divertiamo a rispondere. Anche perché nel dubbio si sa, sempre meglio vincere. 

La Note di Siena Mens Sana Basketball sabato sera a Ponte Buggianese, campo di gioco degli Shoemakers Monsummano, non si è posta affatto il quesito, e pur mancando del capocannoniere della squadra Tognazzi, oltre che di Brambilla, ha portato a casa questa “inutile” vittoria, che però inutile assolutamente non è per ciò che si nasconde dietro al 79-67 finale. 

Intanto vincere mette di buon umore, aiuta a lavorare bene in settimana, con la giusta tranquillità e forse “aiuta a vincere”, come dicono quelli bravi. A creare quella mentalità vincente che la Mens Sana sembra aver sviluppato. Approcciando ogni gara nella maniera giusta, concedendo magari un po’ troppo nei primi quarti agli attacchi avversari ma sapendo quasi sempre stringere le maglie nei secondi, piazzando mini-break che poi diventano break nei secondi 20 minuti delle partite. 

Anche a Ponte Buggianese è successo più o meno questo: 24 punti concessi ai lucchesi nei primi 10 minuti, 10 quelli concessi nei secondi 10’. Dejavù. 

Inoltre, è stata un po’ la prova del 9… non nel suo significato primario (e forse neppure nel secondario), ma ci fa piacere pensarla così per un motivo numerico banale. Quale? Nove giocatori a referto, quattro dei quali con 9 punti segnati (Pannini, Puccioni, Marrucci e Giorgi) e con la possibilità domenica prossima di chiudere la prima fase con 9 vittorie consecutive, prima di tuffarsi anima e cuore in una seconda fase dove ci sarà da tribolare e (speriamo) divertirsi. 

Tornando però ai punteggi individuali, piace il fatto che la squadra sappia trovare punti da diversi interpreti e nella sera in cui mancano i quasi 20 classici di Tognazzi, è Sabia che si impossessa dello scettro di Top Scorer.

Già, Alessio Sabia detto Sabionis, anche se per gli amici è semplicemente Sandro… come più volte ci è capitato sentirlo chiamare in panchina dai suoi compagni. Ben imbeccato un po’ da tutti. Con brani apprezzabili di circolazione di palla alla ricerca del tiratore libero. A volte è stato Pannini, altre volte Giorgi. Ma anche il rientrante Puccioni, che ha sparato tre bombe che hanno fatto esultare i tifosi biancoverdi più che per il peso specifico dentro al match, per il peso che potrebbe avere il completo recupero di “Puccio” per il prosieguo della stagione. 

Altro da dire? Assolutamente si. Perché nel secondo quarto di questa “inutile partita” è entrato in campo un volto nuovo (o seminuovo). Piccolo di statura, ma sufficientemente sfacciato da prendere subito una tripla appena entrato, ma soprattutto da prendere e segnare la seconda, in barba a chi dice che i giovani a volte quando sbagliano il primo tiro diventano timidi.

Il giovane in questione è un classe 2007, si chiama Andrea Perinti e prima di salire sull’aereo che lo porterà a Vilnius con i suoi compagni per le Superfinals di EYBL nel prossimo fine settimana avrà tempo per portare le paste, come da tradizione per i novelli marcatori ad ogni latitudine. Ha giocato minuti veri e non di garbage time. Un premio, come ha detto coach Betti a fine partita, per il contributo costante che sta dando in allenamento. 

Tutto è bene quel che finisce bene. Con un’unica nuvoletta… La verifica ad inizio settimana delle condizioni di Tognazzi che (pare) stia soffrendo un piccolo problema muscolare. Da monitorare e curare bene, dato che l’urgenza di vincere la prossima non c’è. Ma guai a dire che anche la prossima potrebbe essere una “vittoria inutile”. 

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