Francesco Frati diviso tra la voglia di gadget per i tifosi e quella di rivedere in campo i biancoverdi
Signor Presidente, squadra praticamente fatta, ora è il momento di lanciare la campagna abbonamenti. Che cosa ha in mente?
“Ho in mente il rafforzamento del legame tra la squadra e la sua gente, che già aveva risposto con numeri da record alla campagna dello scorso anno. Il DG Caliani ha costruito, assieme a coach Vecchi, un buon roster, adeguato per la categoria, che speriamo faccia divertire la gente al palazzo. Parlando del roster, permettimi di ringraziare ancora una volta coloro che non ne faranno più parte ma che hanno lasciato comunque un buon ricordo della loro presenza. Dai mensanini purosangue come Vittorio, Alessio e Giulio, a chi, come Daniele, Jacopo e Nikola, per un paio di stagioni o anche solo per poche partite avevano saputo già entrare nel cuore dei tifosi. Loro sanno che la Mens Sana sarà per sempre la loro casa”.
Tentiamo un azzardo. Secondo lei, potrà ancora andare a giro per tutta la nuova stagione beandosi dei suoi record di abbonati? E come gestirete a questo punto l’onore/onere di un sacco di abbonati che chiederanno di riavere la propria posizione…
“Non è una questione di ‘bearsi’, quanto piuttosto di riconoscere il grande seguito della gente di Siena, e ringraziarli per il loro attaccamento. In questo senso, non abbiamo bisogno di vantarci: è di tutta evidenza, anche in trasferta, il grande apporto che ci danno e l’affetto che circonda la squadra. Quanto ai posti, non ci saranno problemi: chi aveva il posto prenotato lo scorso anno, con l’abbonamento Premium, potrà riconfermarlo nei primi giorni di campagna. E speriamo che molti altri seguano il loro esempio”.
Ci saranno dei “plus” per premiare la fedeltà della tifoseria?
“Stiamo pensando a qualche piccolo omaggio, ma credo che il regalo più importante che si aspettano i nostri abbonati sia quello di vedere una squadra che mette in campo lo stesso attaccamento alla maglia che hanno i nostri tifosi”.
Leggevamo una sua intervista sei mesi circa dopo l’assunzione della carica: era il 24 febbraio 2024. Il suo progetto era di creare un ambiente “sano e coeso” intorno la squadra per quando la “palla dispettosa” non fosse entrata con regolarità. A che punto è del suo progetto?
“Da questo punto di vista, direi che siamo in linea con le aspettative. In due anni ci ritroviamo nella categoria superiore, provando a competere alla pari con squadre che hanno roster più attrezzati. E lo scorso anno, anche quando qualche partita andava storta, i ragazzi sono sempre usciti dal campo tra gli applausi del pubblico. Segno che la coesione tra società, squadra e tifosi è molto salda”.

E ora Signor Presidente ci risponda da tifoso… In estate, quindi prima del 21 settembre, periodo in cui di solito non andate oltre gli scrimmage, il Costone invita Mens Sana, Virtus e Legnaia a un quadrangolare. E lì probabilmente verranno battezzate le gerarchie per tutta l’annata. Ha delle riflessioni da condividere?
“Iniziando col ringraziare il Costone per l’invito, permettimi di dire che non sono d’accordo con la tua conclusione. La stagione è lunga e non credo proprio che due partite nella prima settimana di settembre possano fissare le gerarchie per nessuno, tanto più considerando che nel girone ci sono altre 11 squadre oltre alle quattro che si sfideranno in quel quadrangolare”.
Può dirci qualcosa sui derby: ci sono speranze di vederli giocare a Palazzo con sufficiente spazio per tutto gli spettatori interessati?
“Posso parlare per le due partite che disputeremo in casa nelle quali sono convinto che il Palazzo possa ospitare tutti coloro che vogliono venire a godersele. E spero che siano in tanti”.
Questa se l’attende. Ci dica qualcosa di più su questi americani… Grandi segnali del loro arrivo non ci sono, salvo il fatto che avete impresso un’accelerazione al roster che al momento sembra prevedere un fuori budget… Non neghi quest’ultima cosa per favore… E se poi non arrivano? Quali garanzie vi hanno dato?
“Non vedo cosa ci sia da confermare o negare. Come in ogni stagione costruiamo la squadra con le risorse che siamo sicuri di avere. Che, fortunatamente, in questi due anni sono cresciute grazie a tutti i nostri partners commerciali che anche quest’anno ci hanno riconfermato il loro sostegno. Quanto ad eventuali altri soci, continuo a ripetere che periodicamente riceviamo richieste di interessamento per entrare nella compagine sociale. È un segnale di attenzione alla nostra realtà che ci lusinga. Ma noi abbiamo l’obbligo morale di valutare accuratamente queste richieste con i nostri soci. Se e quando ci saranno aggiornamenti, saranno comunicati a chi si interessa delle nostre sorti. Permettimi di dire che prendo tutto questo interesse così morboso alla nostra organizzazione come un segnale positivo di attenzione nei nostri confronti”.
Un ragionamento sul quale può esser totalmente generico. Squadra di quarta serie, infrastrutture da terzo mondo, un blasone che sta evaporando e che ci viene contestato proprio dalle altre compagini della nostra città. Ma quale attrattiva può avere la nostra/sua società per gli investitori esteri?
“Che il Palazzo abbia bisogno di un restyling è palese. E infatti il Comune, che ringrazio, si sta facendo carico degli interventi straordinari di manutenzione, rispettando i nostri impegni e cercando di arrecare il minor disagio possibile ai lavori della squadra. Ma se fai il confronto con la categoria, non parlerei di terzo mondo… Ho fatto diverse trasferte lo scorso anno e di impianti migliori del nostro non ne ho visti molti. Tutto sommato, in questo campionato e per il nostro pubblico, il PalaEstra, oltre ad essere la nostra casa storica, continua ad essere un più che decoroso compromesso tra funzionalità e capienza. O è necessario che ti ricordi quel video dello scorso anno – poi apparso sui social – girato da un dirigente di Genova emozionato di poter giocare al PalaEstra? Il quale, evidentemente, continua ad esercitare un certo fascino…”
E’ chiaro che sarà già tanto riavere il campo da allenamento e gioco entro agosto e che ad oggi non può darci né giudizi né sicurezze per non turbare la pax con il Comune, ma… le va di dire qualcosa sull’argomento?
“Oltre a ciò che ho detto prima, dico che ci auguriamo di poter tornare a fruire del campo centrale prima possibile. Anche perché quel campo non serve solo alla prima squadra, ma anche a tutte le nostre squadre del settore giovanile. A tal proposito, colgo l’occasione per ricordare il crescente impegno che stiamo profondendo in questo settore, mossi dal desiderio di provare a formare giocatori di basket di un certo livello, funzionali anche al lavoro della prima squadra, ma anche di continuare a svolgere una funzione sociale nel consentire a tanti ragazzi di fare sport agonistico. Negli ultimi mesi abbiamo registrato una crescente attenzione da parte di tanti ragazzi di unirsi al nostro progetto, segno che il lavoro fatto e l’attenzione con cui lo facciamo vengono apprezzati. Permettimi di utilizzare questo spazio che gentilmente mi concedi per ringraziare i nostri dirigenti Pierfrancesco Binella e Stefano Turillazzi che sono gli artefici di questo lavoro, assieme ai nostri allenatori e ai dirigenti accompagnatori delle squadre”.
Ora che l’Emma Villas ha fatto un passo indietro, dicono che il Comune sia pronto a rilanciarvi la palla per l’assunzione di gestione dell’impianto… E’ per voi cosa d’interesse e percorribile?
“Mah, i “dicono” ci interessano poco…. Al momento il Comune è gestore dell’impianto e sta facendo un buon lavoro di manutenzione straordinaria. La nostra organizzazione è ancora in fase di irrobustimento, ma vedremo che cosa succederà quando i lavori saranno terminati”.
Avete mandato saluti, congratulazioni e sorrisi alla Polisportiva, ma vi siete anche incontrati sulla futura road map in materia di partecipazione societaria e utilizzo delle strutture?
“Onestamente, nei rapporti con la Polisportiva non vedo problemi. Essa è ancora il socio di maggioranza della Mens Sana Basketball, e i suoi membri designati nel CdA contribuiscono fattivamente ai processi decisionali. Colgo l’occasione per inviare il mio in bocca al lupo al nuovo presidente Filippo Mascia e per salutare e ringraziare il presidente uscente, Antonio Saccone, che è sempre stato molto vicino al basket”.
Otto mesi per cambiare faccia all’area attrezzata per lo sport della Mens Sana. E’ una cosa che apparentemente non vi riguarda salvo per l’ulteriore limitazione di parcheggi prevedibile. Ci sono al momento considerazioni o timori da esprimere?
“Nessun timore né preoccupazione. Spero che qualsiasi intervento non ritardi i lavori di manutenzione straordinaria del PalaEstra. Ma aggiungo, da dirigente sportivo e da senese, che qualsiasi nuovo arricchimento del patrimonio cittadino di impianti sportivi non possa che essere salutato con favore”.
Chiuda per favore citandoci un fatto della prossima stagione che la rende particolarmente fiducioso e ottimista?
“Tendenzialmente sono sempre ottimista, ma la fiducia nasce dalla serietà con cui vedo tutti i componenti della nostra organizzazione, inclusi coach e giocatori, approcciarsi all’inizio della nuova stagione”.