Non ha sfogliato la margherita per decidere, ma valutato i pro e i contro di una nuova sfida. Devono aver prevalso i primi se Emanuele Montomoli ha annunciato lunedì scorso la propria candidatura a sindaco di Siena per le amministrative del 2023. Il suo nome circolava da tempo, chi lo dava come uomo del centrodestra chi per la parte avversa, ma in realtà l’imprenditore-professore ha scelto la via dell’indipendenza, dicendosi però pronto a dialogare con i partiti, ai quali riconosce valore. “Ho anticipato i tempi per dare fine alle voci – dice nell’intervista a Siena post -, ho voluto fare l’annuncio prima delle elezioni politiche anche per non essere condizionato dal risultato. Mi presento con una lista che porta il mio nome, sarò civico ma non sono contro i partiti a cui spetta il compito di fare politica”.
Professore universitario, presidente di Vismederi e della società di basket Costone, Montomoli si mette in gioco con quella libertà di pensiero che lo può agevolare nei mesi di campagna elettorale. “Male che vada – dice scherzando – tornerò a fare una delle mie professioni. Quando avevo 40 anni ho fondato Vismederi, ora ho collaboratori giovani, brillanti che possono portare aventi l’azienda e io posso pensare di dedicarmi alla mia città che amo molto. Il pensiero di amministrare Siena mi riempie di gioia. E’ una città che ha bisogno di ripartire, facendo una metafora automobilistica, vorrei che andasse a 100 all’ora per essere competitiva con il resto del mondo”.
Montomoli nei prossimi mesi lavorerà al suo programma che si baserà sul concetto di innovazione enunciato nei vari settori di crescita.
“Non voglio solo fare proposte ma anche dire come intendo realizzarle. L’innovazione dovrà essere il nostro segnale distintivo. Siena ha asset importanti che vanno dalle biotecnologie all’enogastronomia, dovremo pensare alla loro valorizzazione. Credo però che un sindaco debba anche occuparsi di migliorare le piccole cose che interessano ai cittadini”.