Note di Siena, eppure non è stato il solito copione

Dopodomani Gara 4, l’eventuale Gara 5 sarà sabato alle 21:15 al PalaEstra per concomitanze con Emma Villas

Il copione sembrava esattamente lo stesso: San Vincenzo che nel primo tempo scappa in vantaggio, sulle ali dei propri “attaccanti”, la Mens Sana che insegue, anche forse meglio dire arranca, provando a restare attaccata alla partita con le unghie e con i denti, non riuscendo stavolta neppure a ricucire all’intervallo, chiuso a -12.

Nella ripresa, poi, una reazione d’orgoglio, la “solita” schiacciata di Marrucci in contropiede a gasare il popolo mensanino e poi via verso un finale punto a punto. Già, il finale. Questa volta è stato diverso ed essendo l’unica cosa che alla fine conta, cambia di molto anche lo stato d’animo della truppa di Paolo Betti, che forse sperava di emulare in tutto e per tutto le altre due gare della serie.

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Questa volta invece gli episodi hanno premiato San Vincenzo che, per quello che ha prodotto nelle tre partite, ha certamente meritato la vittoria. Siamo certi che ad un certo punto i fantasmi abbiano fatto capolino alla porta del gremitissimo PalaLauroGiovani, e si siano fatti vedere dalla panchina di Francesco Baroni, che però questa volta è riuscito a ricacciarli fuori dalla porta, soffiando forte sul tiro della disperazione di Puccioni, che avrebbe potuto regalare un altro “Happy Ending” ai tifosi biancoverdi. Non è andata così.

Partiamo dal finale. L’ultimo tiro di Puccioni, a 217 millesimi di secondo dalla fine sul +2 per i padroni di casa. Non il tiro che Betti ed i tifosi della Mens Sana avrebbero sognato: Puccioni forzatissimo da tre punti. E’ vero che in assenza di Vittorio Tognazzi, solitamente designato a gestire l’ultimo possesso, era necessario trovare un alternativa. Non è andata bene. Peccato.

Ma al di là dell’ultimo tiro, che di certo è quello che più degli altri rimane negli occhi delle persone, quello che scoccia di più è aver giocato ancora una volta i primi due quarti concedendo troppo a San Vincenzo e finendo sotto anche di 16 lunghezze.

Lo sforzo che si profonde per tornare a contatto poi si rischia di pagarlo con poca lucidità nel finale. Un aspetto sul quale coach Betti ed i suoi ragazzi dovranno lavorare, in vista di Gara 4, che si disputerà ancora in riva al mare mercoledì 1 maggio alle ore 21:15.

Guardando il tabellino dei senesi spiccano due cose su tutte: gli otto minuti di Sabia, che invece nelle prime due gare era stato utilizzato di più e con ottimi risultati, ed i “soli” sei punti messi a segno da Tognazzi, che volenti o nolenti è il principale terminale offensivo della squadra. E se manca il suo apporto offensivo è dura andare sulle medie stagionali di punti segnati.

Camillo Bianchi

Merito della difesa di San Vincenzo, che specula molto su Marrucci, ma vuole per prima cosa togliere palla ed iniziativa dalle mani di Vittorio. Una chiave di lettura abbastanza prevedibile ed alla quale i biancoverdi dovranno prestare attenzione.

Infine una nota sull’ambiente. Spettacolare. Merito dei 300 senesi, che con pullman o mezzi propri si sono mossi alla volta di San Vincenzo, ma anche del pubblico di casa che, a detta di Coach Baroni, non era mai stato così numeroso.

A tratti si faceva fatica a sentire il fischio degli arbitri, e forse qualcuno ha pure sperato che il fischio fosse arrivato sull’ultimo tiro di Puccioni, dove la difesa di Bertini era al limitissimo… ma probabilmente non tale da meritare una chiamata di fallo contro. E’ stato uno spettacolo sugli spalti e chissà se mercoledì 1 maggio sarà di nuovo così.

Intanto la società biancoverde si è tutelata, anticipando al sabato sera (4 maggio alle ore 21:15) l’eventuale gara 5, che era inizialmente prevista per il 5 maggio alle ore 18 a causa della concomitanza con la finale di ritorno di Coppa Italia di Volley di A2 che vedrà impegnata la Emma Villas.

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