Elezioni amministrative: ultimi squilli dalla Valdichiana

Cosa succede a San Casciano dei Bagni, Cetona e Sinalunga in vista dell’8-9 giugno

Con gli ultimi comuni della Valdichiana è l’ora di chiudere la… porta. Finisce oggi il nostro lavoro sugli orientamenti nei rinnovi dei ventinove consigli comunali in scadenza. Sarebbe da ripartire dall’inizio perché in queste due settimane molte cose sono avvenute, ma per ora non si è trattato di nuove candidature ma di specificazioni nello scacchiere.

E’ profonda la differenza tra le varie municipalità, ce ne sono di grosse e autosufficienti che guardano in autonomia a Firenze ed altre più piccole che, magari invase dai cittadini del fine settimana, guardano alla capitale. Tuttavia è dall’unità che nascono le cose migliori per il territorio senese.

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Salvo alcune zone ben precise, non c’è manifatturiero nel Senese e quindi le risorse davvero importanti sono sempre più il turismo e l’agricoltura. Che presentano siti e prodotti di assoluta eccellenza mondiale.

San Casciano dei Bagni

Un tempo, un amico prematuramente scomparso, Antonio Raciti, mi raccontava che il Comune ne aveva settanta di sorgenti. Wikipedia corregge il ricordo: 42 diverse sorgenti per 5,5 milioni di litri di portata al giorno, terzo centro d’Europa per potenzialità. A questa risorsa, preziosa ma non per molti, San Casciano Bagni unisce il fatto di esser divenuta virale negli ultimi anni.

E con essa è diventata virale la sindaca Agnese Carletti che ci dà l’idea di esser pronta a una seconda corsa elettorale, stavolta solitaria. Lei è la donna dei nuovi bronzi, scoperti dalle campagne di scavo 2022-3, divenuti per il ministro Gennaro Sangiuliano la prima opera ragguardevole di cui fregiarsi. Lei è l’illustratrice del progetto per la Valdichiana città di cultura 2026; lei è l’amministratrice che non si è fatta scippare le opere e che ha ottenuto che sorga sul territorio un museo che le possa esporre.

Agnese Carletti, candidata a un secondo mandato

I voti sono pochi, assegnano alla maggioranza sette seggi e alla minoranza tre – ma il centrodestra ha problemi a creare una lista – che sono stati ottenuti nelle ultime due elezioni con più o meno centocinquanta voti.

Rifatti i comuni, Siena capoluogo dovrà assolutamente intavolare rapporti diversi, indipendentemente dal colore politico, con i comuni della provincia. Probabilmente la miglior sede provvisoria dei bronzi avrebbe potuto essere il Santa Maria della Scala, ma quando ce ne fu l’opportunità a Siena si dette credito a un amico politico che diceva di saperne e non ci si congratulò neanche. Solo UniStraSi seppe supportare.

Cetona

Negli ultimi dieci anni, l’amministrazione di Cetona è sempre stata combattuta. Roberto Cottini vinse il suo primo mandato al termine di una sorta di ballottaggio contro Antonello Niccolucci: 807 voti contro 668, cioè con il 54,71%. Oggi torna in campo per chiedere di guidare nuovamente Cetona.

Non ci sono “rumors” riguardo la presenza di competitor, comunque c’è un comitato di FdI che da due anni raccoglie tesserati e c’è una comunità di destra agguerrita in località Le Piazze. Quindi il termine utile per affermare che non ci saranno sfidanti è quello dell’avvio della campagna elettorale.

Sinalunga

Concludiamo con un centro importante e ricco. Pieno di iniziative, crocevia fra diverse province, che addirittura continua a festeggiare gemellaggi internazionali come quello di Ay Champagne.

Da dieci anni risulta però una piazza contendibile, dove tuttavia il centrosinistra ottiene poco più del 50% perché la scelta di candidature è abbastanza ampia.

Edo Zacchei durante l’omaggio ai Caduti nel recente XXV Aprile

Edo Zacchei, vinse nel 2019 con il 53,45%, ricandidato dal Pd e forze progressiste, è sceso in campo per dare continuità alla sua amministrazione.

Al momento ha contro un candidato agguerrito, Mattia Savelli, consigliere comunale e dirigente Fdi, che si è subito attivato sulla cittadina fino a prendersi dei meriti sul teatro Ciro Pinsuti.

Mattia Savelli

La presenza di Angelina Rappuoli, indipendente liberal, candidata sia nel 2014 che nel 2019, sempre con un gruzzoletto di 750 voti che gli sono valsi un seggio.

Angelina Rappuoli (a dx) con Silvana Bandolo all’Auser per la Festa della Donna

Al momento la politica del territorio è quella di colpevolizzare questa indipendente, dicendo che la sua presenza facilita la conferma del centrosinistra. Lei ha risposto pubblicamente e con veemenza dicendo prima che con le candidature che piovono dall’alto si ottiene poco e poi dicendo che è “un’accusa che con decisione respingo al mittente, ciascuno dei candidati pensi a fare con impegno e con serietà la propria campagna elettorale così come sta facendo la sottoscritta nell’unico interesse della popolazione del Comune di Sinalunga”.

Ringraziandovi per l’attenzione prestata, qui di seguito indichiamo le dodici precedenti puntate di questo viaggio nella politica della provincia senese: 1.Siena e chi non vota, 2.Poggibonsi, 3.Colle di Val d’Elsa, 4.Valdelsa minore, 5.Chianti, 6.Asciano-Monteroni, 7.Il resto di Crete-Valdarbia, 8.ValdiMerse, 9.Valdorcia, 10.Montagna. 11.Pienza-Chianciano. 12.Torrita e Montepulciano.

(le immagini dei candidati sono in genere prese dai loro profili social pubblici)

(13 – Fine)

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