San Vincenzo in vantaggio tutta la gara. Incredibile il finale. Mercoledì si torna in campo alle 20:00
Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Garden Toscana Resort San Vincenzo Basket 68-67 (19-23, 39-40, 50-57)
NOTE DI SIENA: Brambilla 8, Pannini 10, Iozzi, Giorgi n.e., Marrucci 13, Figus n.e., Puccioni 3, Sabia 4, Cucini 5, Perinti n.e., Prosek 10, Tognazzi 15. All.: Betti
GARDEN TOSCANA: Bongini 2, Guerrieri 12, Bazzano 2, Persico 9, Cenerinia n.e., Giovani 9, Bertini 4, Bini n.e., Mezzacapo 2, Battaglini m.e., Bianchi 19, Zanassi 8. All.: Baroni.
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L’idea di cena e sceneggiato all’uscita da questa partita mi risulta impensabile. Qualcosa va detto, subito. Perché è storia di un vissuto collettivo. Coi mille e qualcosa del PalaEstra: lì le partite si vivono; non si guardano. L’intensità è stata tale che ci si scambia commenti nel parcheggio tra sconosciuti. Veloci, perché chi aveva da fare cose è scappato, sennò restava dentro a gridare ai biancoverdi.
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Tanto forte questo San Vincenzo, senza pause, senza ritegno. La sensazione all’inizio è che vincerà chi riuscirà a imporre il gioco e San Vincenzo ha un gioco e ce lo fa vedere. Note di Siena sta bene, ma perde palloni. Troppi. Molte responsabilità in attacco al capitano che se le prende, ma al tiro abbiamo bisogno anche di Prosek; lui dopo un quarto ok, perde fiducia e smette di provarci: i suoi tiri girano sul ferro finché Persico o Mezzacapo se li prendono. Meno male comunque che l’ultimo canestro l’ha fatto perché è quello che ha deciso la gara. Puccioni si dà da fare, ma gli arbitri lo fischiano e deve sedersi. Forse giusti, ma fiscali all’eccesso: un’inclinazione fuori del cilindro ed è una fischiata.
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Penso a un amico che mi ha assicurato: “Ho parlato con Bianchi, non l’ho visto granché bene. Vedrai non farà danno”. E come no?! Bianchi Camillo, n° 24, in campo tutta la partita, 19 punti segnati, topscorer dell’intera gara, 13 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperate. Buonasera.
Grazie anche a lui San Vincenzo mette nel secondo quarto una marcia che la Mens Sana non possiede e si porta a +12 (26-38) e noi, che paura l’avevamo ancor prima di giocare secondo i dettami di una ligia orazione scaramantica, a questo punto siamo sconvolti. Non il terrazzo – e smettiamo di chiamarli “ino”, perché sono un fottìo – che incita a più non posso, non coach Betti che aveva appena ricevuto gli auguri di incitamento di coach Alessandro Magro – poi vi diremo su di lui -, suo compaesano e amico di lunga data.
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Insomma San Vincenzo se ne va ma una fiammata della Mens Sana lo riagguanta. Il coach sente di aver bisogno di fisicità e la chiede a Brambilla e Cucini con il secondo che più del primo – in questo frangente – si merita la fiducia. Ed insomma a cavallo del riposo la Note di Siena dal 26-38 passa al 41-40.
Appunto, però, si tratta di fiammata e in breve San Vincenzo torna a guidare una partita nella quale è stato in testa ben 27 minuti e due secondi.
Si arriva al finale con il quarto quarto che si inizia a -7 prima e -8 poco dopo. La partita sembra scivolare verso un risultato annunciato, la ripetizione di quello del 24 marzo scorso. Oltre la metà la palla brucia, i biancoverdi non vogliono o non si riescono a smarcare per ricevere il passaggio; sull’azione manovrata più a lungo viene liberato in angolo… Sabia per il tiro da tre!!! L’unico che potrebbe ricevere in questi momenti è Prosek, ma è troppo lontano dalle plance e neanche ci prova.
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Nel finale, il salvatore della patria è Brambilla che scopre una mattonella feconda nel parquet del PalaEstra e per due volte consecutive centra la bomba, da -8 a -2. E così si impatta su un 62-62 che resta congelato per tre minuti almeno di gioco effettivo. Loro sbloccano per primi con Giovani da 3, noi accorciamo, finché – non ricordiamo chi sia – alto un metro e un tappo va a canestro con un gancio… un gancio!! Con l’ultima azione gli passiamo avanti: un tiro che per due volte non entra finché Prosek non lo corregge.
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Restano 59″ centesimi di secondo da giocare, cioè un time out, una rimessa avanti, una palla che Persico dà via a sirena suonante. Grande Mens Sana, grande. E’ 1-0, ma scordiamocelo subito: mercoledì si rigioca e i nostri avversari saranno più brutti e cattivi. Almeno lo crediamo – ma va verificata la capacità di recupero – perché siamo convinti che sia stata anche la condizione a decidere questa gara tiratissima. Aveva ragione coach Betti: i ragazzi si erano allenati bene. Di qui a mercoledì però non ci si allena, si recupera e basta.
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Domani, rivediamo tutto e tenteremo qualche discorso più serio. Il Costone ha vinto la sua gara 1 contro Agliana 75-58.