Trasferta da dimenticare (88-68). Mens Sana torna subito sul parquet: mercoledì arriva la capolista Empoli
Consorzio Leonardo Dany Basket Quarrata – Note di Siena Mens Sana Basketball Siena 88-68 (24-17, 46-26, 71-54)
QUARRATA: Angelucci 4, Artioli 8, Nyuoal n.e., Balducci 9, Molteni 19, Calabrese 14, Bortnikovs, Regoli 11, Pieralli n.e., Antonini 12, Babovic, Tiberti 11. All.: Tonfoni
NOTE DI SIENA: Tilli n.e., Belli 9, Pannini 11, Ragusa 10, Marrucci 3, Pucci 4, Sabia, Maghelli n.e., Prosperanti n.e., Neri, Prosek 15, Tognazzi 16. All.: Betti
Arbitri: Barbarulo di Vinci e Parigi di Firenze
A una squadra più adulta ed esperta si cerca di prendere il ritmo, ma quando la Mens Sana ci ha provato non è stata sorretta dal tiro e poi la luce si è spenta. Molteni ha tenuto il ritmo di danza, finché Artioli non ha cominciato a metterla da fuori, poi tutti gli altri.
Alla fine Paolo Betti saluta i tifosi della Mens Sana con gli occhi lucidi ed è lo specchio di una squadra che dopo la sconfitta nel derby avrebbe voluto regalare una vittoria ai propri tifosi. Ma è stata sovrastata.
La squadra pistoiese gioca con forte fisicità, coach Tonfoni ammetterà dopo di averla attentamente preparata. Gli arbitri lo permettono e la Mens Sana si vede precludere il sottocanestro dove i locali marcano un’accentuata superiorità.
Come spesso detto, l’attacco della Note di Siena risente sempre della difesa che non è delle migliori. Si ricorre spesso al fallo tanto che nel terzo quarto abbiamo già due lunghi con quattro falli. Anche la panchina si sente a disagio e quando lo dimostra ricevi tecnici e l’espulsione di Innocenti. Ci sarà molta sproporzione fra i liberi battuti da Siena (8/10) e quelli dell’avversaria (22/29).
Al rientro degli spogliatoi una situazione che merita di essere descritta e che ti fa rendere conto della differenza tecnica, fisica e di conoscenza del gioco tra le squadre migliori – tra le quali Quarrata è sempre stata messa unanimemente dagli addetti ai lavori – e una squadra come la Note di Siena che di esperienza soprattutto a questo livello ne ha pochissima.
Ed allora accade, ad esempio, che dal -14 di poco prima dell’intervallo si piombi a -30 smettendo completamente di giocare per circa 5 minuti e dando l’idea di essere una squadra nervosa anche ogni oltre logica motivazione. Perché essere sotto di 15 a Quarrata non può far piacere ma non è neppure una totale debacle guardando la qualità del roster avversario.
Finiti sotto di 30 è come se i biancoverdi si fossero scrollati di dosso un peso, un golem, un fantasma. E in poco meno di 5 minuti, mani addosso e pedalare, piazzano un break che, se non si fosse finiti a -30, avrebbe probabilmente riaperto una partita che comunque Quarrata non si sarebbe mai lasciata scappare.
Purtroppo questo aspetto del nervosismo eccessivo è un déjà-vu nella stagione e deve esser corretto dallo staff e dai ragazzi stessi. Perché non sempre le cose vengono bene come vorremmo. Ma quando vengono meno bene non bisogna sbracare. Perché qualora poi tornassero ad andare bene è solo se non si è sbracato prima che si può tentare di portare a casa qualcosa di positivo.
La Mens Sana mostra quindi nel finale una maggiore reattività, ma ormai i giochi sono fatti e il solco scavato è dunque troppo rilevante. Le squadre si equivalgono sul parquet nel quarto quarto, ma questo porta benefici alla sola Quarrata.
Buona infine la presenza di pubblico che ha incoraggiato i biancoverdi anche quando lo svantaggio ha sfiorato i trenta punti.
Il calendario non dà tempo né per pensare né per riposarsi. Mercoledì, ore 21, a Palazzo arriva la capolista Use Empoli, già ospitata in precampionato per il memorial Ginanneschi. L’incontro è apparentemente deciso, ma gli empolesi non arriveranno né sicuri né contenti. Ieri hanno patito la cocente sconfitta interna con Lucca (72-75) che li ha riavvicinati al resto delle squadre.
Vitamine ed entusiasmo per la Virtus che raggiunge il “4v/4s” e vince largamente a Cecina (72-98) con una squadra ora dichiaratamente in crisi. Il gioco dei rossoblu manda fuori di testa Saccaggi fino a quel momento principale terminale offensivo che si fa anche espellere quando c’è quasi un tempo intero da giocare.
(Foto Comunicazione Mens Sana Basketball)