San Vincenzo “vendica” l’andata, la Mens Sana “conserva” la differenza canestri
Note di Siena Mens Sana Basketball Siena – Garden Toscana Resort San Vincenzo Basket 77-82 (21-23, 38-38, 52-59)
NOTE DI SIENA: Brambilla, Pannini 9, Iozzi 9, Giorgi, Marrucci 12, Figus n.e., Puccioni 8, Sabia 14, Cucini 2, Masini n.e., Prosek 11, Tognazzi 12. All.: Betti
GARDEN TOSCANA: Bongini 2, Guerrieri 9, Bazzano 12, Persico 17, Giovani 3, Bertini 7, Bini, Mezzacapo 5, Battaglini m.e., Bianchi 17, Guerra n.e., Zanassi 10. All.: Baroni.
Su su Mens Sana, assolutamente non c’è tempo per recriminare. Bisogna rimontare a cavallo e bisogna farlo bene. Prato era e resta trasferta da bollino nero. Casella e compagni stanno perdendo il diritto di giocare i play off con prestazioni non ispirate, ma potrebbero ritrovare questi stimoli nel blasone della Mens Sana. Si gioca giovedì prossimo, il 28/3 alle 21:15, e probabilmente sarà minimo l’apporto del tifo biancoverde. Quindi, forte, dovrà essere la carica mentale.
Ieri sera, buon pubblico, bella atmosfera, anche troppo, forse a scapito del tono agonistico, gioco appassionante, ma purtroppo niente punti. Che dovessimo affrontare una squadra combattiva potevamo desumerlo anche dal roster dato che – battuta ancien régime – San Vincenzo schierava un Guerrieri, un Guerra e un Battaglini! Ma, a parte questo, la “prestanza” dei tirrenici era data dalla posizione in classifica, dal loro percorso brillante e dal fatto che questa partita avrebbe deciso a chi delle due spetterà la possibilità di giocare una partita in più in casa nelle 3-5 sfide che ancora devono giocare.
San Vincenzo arriva dalle categorie inferiori, ma grazie a innesti indovinati e importanti, si è mostrato per tutto il campionato più che competitivo. Il roster è fisicamente superiore a quello senese e l’intesa in divenire consente anche un bel bagaglio tattico.
Il Costone ormai è andato. La capolista se ne è andata. Ha fatto ancora una volta bottino pieno seppur di misura. Nel “pallone” della Sancat che non ha fatto giocare Baldasseroni, ha avuto i suoi bei problemi, ma nel momento del bisogno Nasello ha messo il suo suggello alla gara. Forse un anticipo di play-off, i gialloverdi lo giocheranno mercoledì alle 21:00 al PalaOrlandi con Agliana che resta la formazione più brillante della seconda fase; e se non saranno i pistoiesi ad arrivare quarti, allora sarà sicuramente uno dei draghi di Prato o Coverciano.
Con la squadra del mare – sempre coriacee a Siena le squadre del mare – e con i suoi accompagnatori c’è stato un preambolo di “buona ospitalità”. Bicchierata, saluti e abbracci con protagonista ITM e con qualche aggiunta per Camillo Bianchi, ex di turno. Alzata la prima palla tuttavia, convenevoli e fronzoli vanno a farsi benedire: le difese sono molto agguerrite e nessuna delle due squadre si scopre in vena dalle lunghe distanze. Nonostante il punteggio basso, il ritmo è alto, tanto alto, da suggerirci a fine gara che più di un giocatore sia in debito d’ossigeno.
Prevalenza di punteggio degli ospiti nel primo e terzo quarto, prevalenza senese nel secondo e quarto. Entrambe sopra il 50% nel tiro da sotto, entrambe deficitarie – la Mens Sana di più – nel tiro da lontano. La partita viene decisa nell’ultimo minuto. San Vincenzo, tornata con merito in vantaggio, non riesce a staccarsi dalla Mens Sana, il Palazzo trema per le urla di incitamento. In questo florilegio di contumelie uno dei “signori in grigio” riesce a distinguere quanto di particolarmente ingiurioso viene pronunciato in campo e assegna agli ospiti gli ennesimi tiri dalla lunetta.
Che dire? In questa categoria gli arbitri oltre a non essere sufficientemente competenti in molti casi si sentono chiamati a punire ogni critica al loro operato. Crediamo che la loro funzione debba esser quella di consentire a squadre che stanno giocando di farlo con eguali opportunità; di fatto molti di loro inseriscono invece dei protagonismi che si rivelano determinanti. Boh.
Gli ultimi secondi la Note di Siena li gioca con attenzione massima allo scarto. Giudicando un “tesoretto” il +6 dell’andata finisce per accettare il -5 di ieri che gli consente di stare avanti ai marittimi. Nelle tre gare che restano, tuttavia, i biancoverdi non potranno permettersi di perdere più di una gara del San Vincenzo.
Peccato che non abbia avuto continuità il 14-0 che la Mens Sana ha mostrato a cavallo dell’intervallo. Una rimonta ubriacante agli ospiti che erano andati avanti di dieci.
Comunque, lo sguardo è già lontano da questa partita in una fase tuttavia dove non si può più “nascondersi”, le restanti gare, play-off compresi, sono tutte da dentro/fuori. E quindi va messo in chiaro se questa Mens Sana ha ancora fame oppure si accontenta di quanto di meraviglioso ha fatto finora.