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domenica, Ottobre 6, 2024

Pandemia e contagi: come siamo arrivati a darcene la colpa?

In che maniera i virus ed i contagi sono diventati colpa nostra?

Questa domanda sembra sempre più far parte della nostra quotidianità, mentre in passato il “senso di colpa” era molto meno accentuato relativamente alla comparsa di malattie ed epidemie.

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Eppure oggi capita spesso di chiederci quale sia la nostra reale responsabilità in tutto questo.

Di questo argomento ha parlato stamattina agli studenti del Liceo Piccolomini di Siena, nell’ambito degli interventi per il Festival della Salute, il dottor Jacopo Bulgarini D’Elci, Fondatore e Direttore del Progetto Mondoserie e Portavoce dell’Amministrazione civica di Siena, che ha spiegato attraverso immagini tratte da film, fiction o da fatti realmente accaduti, come sono state raccontate e narrate le epidemie negli ultimi decenni.

“Di fronte ad eventi catastrofici come le pandemie – puntualizza il dottor Bulgarini D’Elci – il senso di colpa si differenzia in tre gradi:

Jacopo Bulgarini d’Elci all’Enea Silvio Piccolomini
  • nel primo si sostiene che la colpa sia nostra. Che sia stato l’errore umano a provocare la catastrofe.
  • Poi c’è il secondo stadio, nel quale si sostiene che la colpa, almeno indirettamente, sia nostra. Ovvero che sia stato il tentativo fallito di manipolazione della natura a provocare il turbamento di un equilibrio e quindi la catastrofe.
  • L’ultimo stadio è invece quello che dice: di chiunque sia la colpa, ce lo siamo meritato. Ed in quest’ultima analisi si entra nel campo del “giudizio” che viene dato da esseri superiori nei nostri confronti”.

Attraverso il Progetto Mondoserie  – consultabile dal sito www.mondoserie.it – si cerca di raccontare proprio attraverso le immagini, come sono stati narrati gli eventi catastrofici.

E’ una guida per scoprire, con uno sguardo di profondità, cosa i grandi show ci svelano delle nostre paure, dei nostri desideri, del nostro mondo. In molti casi infatti, la serialità può rappresentare uno specchio nel quale mostrare angoli nascosti della nostra realtà.

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