Mercoledì a Firenze si discute del verdetto senese. Il Commissario intanto pensa al confronto di venerdì
Si continua a discutere del Pd solo in termini di ricorsi e carte bollate. E non potrebbe essere altrimenti. Queste sono le notizie che continuano ad arrivare.
Venerdì la commissione regionale di garanzia del Pd si è riunita e ha deciso di mettere all’ordine del giorno la situazione senese. Quindi ne parlerà specificamente mercoledì prossimo. E quindi anche questa è notizia che va a rafforzare la convinzione di cui sopra…
La discussione però sarà limitata a prendere in esame l’operato della commissione provinciale di Garanzia. Quella che ha dato al Segretario Valenti l’opportunità di dire che tutto era finito. Cosa che, come avevamo detto, non era proprio precisa. Vedremo se il Regionale, ora, metterà la parola fine.
Quello che è certo è che mercoledì non saranno discusse le decisioni di Fossi, il commissariamento appunto. Il commissario c’è e ci resta. Con buona pace di chi gli è e gli sarà ostile; di chi semplicemente resterà a guardare e non si sentirà coinvolto; di chi magari vorrà dargli mano con spirito più o meno critico. Attardarsi a pensare che le cose siano ferme potrebbe essere un errore. Qualcosa non può non muoversi…
Ieri tutti gli iscritti hanno ricevuto nella propria mail una lettera di invito alla Tuberosa – come abbiamo già scritto – in cui il Commissario parla di “sfida complessa e impegnativa, soprattutto per ciò che questa città ha rappresentato e rappresenta per la storia del centrosinistra in Italia”.
E prosegue precisando il suo intento poiché ha “sempre ritenuto fondamentale e determinante il protagonismo della base, in particolare degli iscritti e degli elettori”. Annuncia cioè un percorso “di ascolto e incontri” con “tante questioni da affrontare: dalla riconnessione del partito con la città, alle elezioni europee, dalle mobilitazioni nazionali alle battaglie locali, passando anche per una riorganizzazione del Pd comunale”.
Può darsi che il richiamo a passione e impegno resti inascoltato e alcuno si faccia avanti. L’impressione però è che qualcosa accadrà, venerdì, ma forse anche prima.
Igor Zambesi