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domenica, Novembre 24, 2024

Pd, stasera l’assemblea voluta da Sarracino

Molti gli interrogativi. Chi ci sarà? Il Commissario vorrà ascoltare o imporre una strada? Le Europee incalzano

Il giorno del Commissario è arrivato. Stasera al Circolo La Tuberosa capiremo intanto dalla composizione della platea su quali e quante forze residue il Pd può ancora contare a Siena dopo questi mesi di torpore. Di più, si capirà davvero dove il Commissario le vorrà portare.

Da qualche ora – merito della vittoria di Todde in Sardegna – negli ambienti di centrosinistra si respira una nuova aria. Si può tornare a vincere! La destra non è imbattibile! Il ritorno poi della gente nelle piazze, dei giovani soprattutto, ha riaperto menti e cuori ormai disillusi sulle volontà del popolo.

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Sarà interessante capire quanto di questa nuova fase si coglierà alla Tuberosa. Perché, diciamocelo, l’on. Sarracino, appena nominato è venuto a Siena, ha riunito un piccolo drappello di segretari di Circolo, ha convocato l’attivo… Ma non c’è traccia di tanto di più. Avrà sicuramente fatto telefonate, contatti, instaurato rapporti. Ma di quali e quanti non è dato sapere.

Si, certo il comunicato sul biotecnopolo… dove annuncia la presentazione di un’interrogazione tesa a “smascherare” il ripensamento della Destra sulla destinazione dei fondi a Siena insieme ai deputati Emiliano Fossi, Chiara Braga, Marco Furfaro, Roberto Speranza, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Christian Di Sanzo, Arturo Scotto e Marco Simiani. Un’interrogazione analoga verrà presentata da Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli a Palazzo Madama.

Le notizie certe da casa Pd sono – oltre alla convocazione dell’assemblea – il deposito a Firenze del ricorso che avrebbe dovuto impegnato la commissione regionale di Garanzia nella riunione di mercoledì (avrebbe, perché pare sia stato rinviato tutto a martedì prossimo) e la nascita del gruppo informale “ritroviamocipd”. Non è poco poco, ma neppure tanto tanto.

Di fatto, oggi, quello che potrebbe succedere oltre all’incontro tra commissario e le forze di “ritroviamocipd” – non ci risultano siano avvenuti contatti informali – che hanno dichiarato di voler dialogare, quello a cui potremo assistere è la presenza della (vecchia? dissolta? superata?) maggioranza che ruotava intorno a Massimo Roncucci e che non ha più trovato un punto di riferimento diverso.

Probabilmente, a parte i Segretari di Circolo e quello provinciale – oltre al Regionale che ha nominato il commissario – quest’area è l’unica che ha parlato con il commissario. Dal racconto – raccolto dal dibattito di alcune chat – si è capito che questa parte del Pd ha valutato insidiosa l’iniziativa di “ritroviamocipd” e ha cercato di bollarla come la nascita di una nuova corrente. In particolare ha cercato di leggere le contraddizioni interne. Come la vicinanza con l’altro gruppo che sta portando avanti i ricorsi. Così facendo, si sono ritrovati impantanati in un nuovo giro di personalismi e processi alle intenzioni.

Questo dei “ricorsi” è un tema su cui torneremo, ci auguriamo con le riflessioni dirette di alcuni protagonisti. In verità, nelle chat sono proprio i ricorsi a tenere banco. Dopo la “sentenza” della Commissione Provinciale che aveva dato torto a Leoncini, ricusando l’ipotesi della sua elezione a segretario, le cose non si sono fermate. In parte, perché la commissione avrebbe comminato una serie di richiami scritti a singoli membri dell’assemblea imponendogli di autotutelarsi individualmente e collettivamente.

Ma di questo aspetto nulla è stato reso pubblico. Inoltre perché – il tema del voto semplice o del quorum qualificato – è stato probabilmente nel tempo, nei vari statuti e regolamenti pasticciato e stiracchiato. Sarà interessante capire se l’assemblea di stasera su questa questione dirà qualcosa. A giudicare dal rinvio di sei giorni dei lavori della commissione regionale probabilmente il tema resterà sotto traccia.

A meno che qualcuno non racconti la novella che il congresso non si è svolto perché il tavolo era ingombro dai ricorsi. Una novella appunto, visto che il congresso straordinario o anticipato non è mai stato sul tavolo.

Sui ricorsi comunque quello che ci si attende è che la commissione regionale confermi la non avvenuta elezione di Leoncini e al contempo azzeri i richiami comminati. Se ciò avvenisse, probabilmente, il livello del veleno presente nei pozzi scenderebbe. Viceversa? I ricorsi dovranno trovare un ulteriore percorso? Probabilmente si…

Abbiamo già detto che sarà interessante capire la composizione della sala. In particolare vedere se il dato, che ci è stato segnalato, dell’arrivo di nuovi iscritti, sia palpabile e significativo. Così come sarà significativo vedere chi si siede accanto al Commissario. Il segretario provinciale? Il segretario dimissionario? Il Regionale sarà presente? Con il segretario o con la vicesegretaria? Il Senatore – che non è senese – è stato invitato?
Quanti consiglieri comunali ci saranno? La capogruppo rimarrà fuori dal percorso o sarà seduta accanto al Commissario?

Oltre le curiosità, tuttavia è palpabile la convinzione che siano i primi passi di un processo lungo e faticoso, che avverrà nel crogiolo delle prossime elezioni amministrative. Elezioni dove il centrodestra si è proposto l’obiettivo di conquistare un altro comune (Montepulciano?) perché possano cambiare i numeri della composizione della Amministrazione Provinciale; e anche di rompere l’accerchiamento del Capoluogo conquistando almeno uno dei Comuni limitrofi a Siena.

Insomma, mentre la destra muove le sue pedine dal Capoluogo; il Pd, nel capoluogo si sta leccando le ferite…

Poi ci sono le elezioni Europee che intanto il Pd inizierà a vivere dal lato della selezione delle candidature (dopo la Sardegna probabilmente la Segretaria Pd potrà prendersi qualche libertà in più…) per poi passare alle preferenze.

Sarà probabilmente un bel corpo a corpo tra le varie componenti. In particolare i Bonacciniani che in questi giorni, in terra di Siena, hanno perfezionato il proprio coordinamento provinciale. Ed emissari di Nardella sono stati avvistati a tastare il polso di alcuni Sindaci e “grandi elettori”.

Ci sarà davvero spazio per fare le cose che il commissario dice di voler fare? Conferenza di organizzazione e conferenza programmatica? Per non parlare del congresso che la ex maggioranza vorrebbe il prima possibile, mentre, più realisticamente, quelli di “ritroviamocipd” incominciano a pensare alla scadenza naturale del 2025.

Il cammino non sarà facile. Non esiste un luogo e un’abitudine a discutere. Sarà interessante capire quanti raccoglieranno la sfida. E soprattutto capire se il Commissario vorrà partire davvero da iscritti ed elettori e come ne strutturerà il percorso.

Igor Zambesi

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