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martedì, Dicembre 10, 2024

Quel che ha detto Gara3 sulla sfida Mens Sana-Costone

Si rigioca dopodomani alle 21:15. Note di Siena con il proprio pubblico, VisMederi con il primo match-point

Vincere al PalaEstra non è mai facile, farlo davanti ad oltre 2500 persone sicuramente lo è ancora di meno. Ma il Costone ieri sera ha dimostrato che si può, ricacciando un po’ in gola l’urlo assordante che il popolo mensanino aveva tributato ai propri ragazzi al momento della presentazione delle squadre, condito anche da striscione a tutta curva “Questo non ha prezzo” e più in generale dalle ore 16:30 circa, con tanta gente che non ha voluto perdersi neppure le fasi del riscaldamento di quello che a tutti gli effetti era lo ”evento” cittadino del weekend.

Bravi i ragazzi della Piaggia, a non farsi intimorire, ed a ribaltare ancora una volta il fattore campo nella serie, dopo che i biancoverdi di Paolo Betti avevano violato il fortino del PalaOrlandi.

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Una bella serie davvero, tra due squadre sulla carta con valori diversi, ma che il campo sta avvicinando ogni partita di più. Merito senz’altro della Note di Siena, che in barba a tutto e tutti se la sta giocando alla pari, contro avversari più quotati ed esperti.

Vero è però che alla fine tutto quanto – di cui sopra – conta e quindi capita che in partite punto a punto, il finale possa essere amaro per i giovani corsari.

E quanto è accaduto ieri sera, quando la bomba di Terrosi – il più esperto tra gli esperti – a 3:10 dalla fine (62-70) ha chiuso quasi definitivamente i giochi, vanificando l’ultimo disperato tentativo di recupero dei ragazzi di coach Betti.

Ma cosa ha detto Gara 3 oltre ai numeri ed alle emozioni?

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Sulla serie si è abbattuto il ciclone Radchenko che, dopo due partite trascorse più a sedere che in piedi, ieri sera è stato l’MVP. Per i 15 punti segnati (miglior marcatore dei suoi), ma soprattutto per i suoi voli sopra al ferro a prendere rimbalzi in No Fly Zone, consentendo al Costone di avere secondi, ma spesso anche terzi tiri. Roba che in partite del genere, dove si segna con il contagocce può fare la differenza. Oltre alla difesa su Tognazzi, circa 15 centimetri meno di lui e quindi in difficoltà a tirargli contro.

Le così dette “Second Unit”

Dopo esser toccato a Giorgi in Gara 2 essere l’eroe a sorpresa, in Gara 3 è toccato a Leonardo Ceccarelli castigare alcuni suoi ex compagni. Il Cecca però, a differenza dell’esordiente in serie C Giorgi, ha rango importante per la categoria e quindi il suo prezioso contributo in una serata in cui Alessandro Banchi è stato tenuto a riposo anche per qualche non confermato acciacco fisico, non ha sorpreso granché. Canestri importanti, ma anche tanta difesa. Meno fioretto ma molta più sciabola, cosa che forse nei playoff serve anche di più.

In generale però ecco la vera grande differenza tra la Note di Siena (ieri 18p da giocatori fuori dello starting five) e la Vismederi (ieri 31p dalla panchina). Quando Betti tocca la panchina pesca ragazzi di grande cuore, ma tutti o quasi alla prima esperienza in un playoff del genere. Quando la panchina la tocca Tozzi invece si alzano giocatori di ben altro rango. Come Ceccarelli, come Franci Zeneli, ma soprattutto come capitan Bruttini, decisivo anche ieri sera dopo esserlo già stato nella gara di ritorno di Poule Promozione. La profondità del roster dei gialloverdi è la vera arma in più. E quindi una serata in cui Nasello sembra umano, sono altri a fare la differenza. Niente di strano.

Il Clima in Gara 4

Forse si sarà un po’ sgonfiato l’entusiasmo dei sostenitori della Mens Sana? Noi crediamo di no. Perché a questi ragazzi andrà fatta una una bella festa, comunque vada Gara 4. Ed allora è lecito attendersi un altro tutto esaurito, certi che anche da Montarioso si muoverà un bel po’ di gente.

I biancoverdi faranno di tutto per non far festeggiare il Costone a casa propria. Ma per il Costone riportare la serie al PalaOrlandi potrebbe essere pericoloso. I presupposti per un’altra bella sfida ci sono. In un clima unico per la Serie C e che meriterebbe altri palcoscenici.

Lo dicono tutti. Lo diciamo anche noi.

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