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giovedì, Agosto 21, 2025

Riccardo Caliani: “Sensazioni positive e grande entusiasmo”

La Mens Sana Basketball si è radunata ieri sera, nella Presidenza Storica della Polisportiva al Pala Giannelli (il Dodecaedro per i nostalgici), dove sono esposte, tra le varie conquiste di atleti di primissimo livello internazionale in varie discipline, anche le coppe degli scudetti e degli altri successi della Montepaschi Mens Sana Siena, che tra il 2000 ed il 2014 ha fatto incetta di titoli e trofei. Forse quelle coppe starebbero bene anche altrove, magari in qualche spazio espositivo da ricavare al PalaEstra, o forse ancor di più in un Museo del basket, che a Siena manca ed invece sarebbe bello avere, fosse altro che per il fatto che, oltre a tutto il resto, la prima apparizione del basket della storia in Italia è stata proprio a Siena grazie alla professoressa Ida Nomi Pesciolini, che il Presidente Frati non manca mai di ricordare e rammentare. Non ero presente al raduno e me ne rammarico, ma fortunatamente la tecnologia ci consente di rimediare, ed allora ecco che mi sono permesso di fare due chiacchiere “ex post” con il Direttore Generale Riccardo Caliani, per capire che aria tira dalle parti di Viale Sclavo e che cosa dobbiamo aspettarci dalla “nuova” Mens Sana Basketball.

Direttore, che ci racconti, sei contento della squadra che avete costruito. Che sensazioni hai? “Positive. C’è grande entusiasmo, sia in campo che fuori. Basta solo vedere quante persone sono venute al Media Day. Roba da non credere. C’è tanta voglia di ricominciare e di toglierci delle belle soddisfazioni.”

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Possiamo dire che per la prima volta in sei anni hai finito la squadra prima di andare in vacanza? “Si. E’ vero. Non mi era mai successo. Quest’anno invece, una volta scelto l’allenatore, siamo andati rapidi e spediti su obiettivi condivisi. Ci siamo mossi in maniera rapida ed efficace.”

E’ stato più difficile trattenere Jokic, per il quale si parlava di offerte dalla B1 o convincere Marco Perin a tornare laddove aveva iniziato la sua carriera giovanile? “Nessuna delle due. Abbiamo spiegato a Marco ed a Balsa, al pari di tutti gli altri, qual’era il nostro progetto e la nostra idea. Come è normale che sia i ragazzi si guardano intorno, ma noi non facciamo aste. Chi viene a vestire la maglia della Mens Sana deve volerlo fortemente.”

Si può dire che, almeno sulla carta, si parte con una squadra più forte dello scorso anno? “Me lo auguro, non perché lo scorso anno non abbiamo fatto bene, ma perché l’obiettivo deve essere sempre quello di fare un piccolo passo in più. Però poi sarà il campo a doverlo confermare. Quello che posso dire è che abbiamo provato a migliorare dove pensavamo di doverlo fare per rendere la squadra più completa e performante.”

C’è stato anche qualche addio doloroso. Fisiologico forse, ma di sicuro doloroso. “Fare scelte di questo genere è la parte più difficile del nostro ruolo. Specie quando hai a che fare con persone che conosci da tempo e che hanno dato tanto alla società. Ogni valutazione viene fatta seguendo ragionamenti tecnici e di equilibri di squadra condivisi con lo staff tecnico. E’ successo altre volte in passato e di sicuro potrà accadere in futuro. Capisco che possa essere doloroso e non mi aspetto che tutti comprendano le nostre decisioni. Sottolineo però che ogni scelta fatta non cancella, nel bene e nel male, ciò che è stato fatto in passato. Ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi che non indosseranno la nostra maglia nella prossima stagione, come Jacopo Ragusa, Nikola Ivanaj, Giulio Tilli e Guido Prosperanti, ma in particolare una menzione voglio farla per Alessio Sabia, Vittorio Tognazzi e Daniele Marrucci, con i quali il nostro legame è stato più lungo ed hanno contribuito alla nostra crescita negli ultimi anni. Come ho detto anche ad altri prima di loro, la Mens sana sarà sempre casa loro.”

Parliamo del coach. Che tipo è Federico Vecchi? “Un professionista serio, che ha fatto esperienze diverse in carriera e conosce tante persone in questo Mondo. Credo che sia la persona giusta per noi in questo momento. Abbiamo condiviso da subito l’idea di squadra ed il percorso che dovevamo fare. Adesso starà a lui ed al suo staff in campo lavorare per rendere questi 10 giocatori una squadra.”

Tra i dieci ovviamente consideri anche Matteo Neri, che però non inizierà a pieno regime. Riusciremo mai a vedere il “vero” Matteo Neri? “Certo che si. Matteo si è operato ad entrambi i tendini ed il recupero sta andando molto bene. Come spesso accade in questi casi, qualche piccolo contrattempo può starci, ma siamo fiduciosi che possa aver risolto definitivamente i suoi problemi. Non abbiamo fretta di vederlo presto in campo, piuttosto vogliamo che torni quando davvero sarà pronto al 100%.”

Che ci dici delle altre squadre del girone? Lucca e Costone su tutte? “Sulla carta sembra così, ma vedo anche altri roster molto competitivi. Uno che mi piace molto è quello di Spezia, che ha preso giocatori forti e anche di categoria superiore. Tra le prime ci metto anche la Virtus, che come sempre ha fatto un roster giovane ma di qualità, e Cecina, che invece è una squadra molto esperta almeno nei primi cinque o sei di rotazione. Poi come sempre bisognerà vedere come le squadre staranno in campo.”

E la Mens Sana dove la mettiamo? “Nel gruppo di quelle che vogliono lottare per ottenere un posto nei playoff.”

Non c’è spazio per altre ambizioni al momento? “No. Direi che oggi dobbiamo pensare a questo obiettivo, sperando che la città, la sua gente ed i nostri sponsor continuino a venirci dietro come hanno fatto fino ad oggi. Solo così potremo ambire a fare sempre un qualcosa in più.”

Delle varie trattative e voci di cui si sente parlare cosa si può dire? “Che abbiamo la fortuna di essere tornati ad essere una società attorno alla quale c’è molto interesse. Penso che questo sia già un aspetto molto importante e positivo. La società è sempre stata disponibile ad ascoltare proposte di potenziali investitori interessati a dar valore al nostro progetto e la speranza è certamente quella di riuscire, anche grazie ad altri ingressi o investimenti, a proseguire il nostro percorso di crescita.”

Ultima domanda sulla campagna abbonamenti. Avete già deciso tutto e state solo aspettando a darci le direttive? Carrefour ci pagherà di nuovo l’abbonamento? Ti aspetti un aumento sul numero di abbonati rispetto ai quasi 700 dello scorso anno? “Abbiamo deciso quasi tutto. Presenteremo la Campagna Abbonamenti 2025/26 il 2 settembre prossimo, per iniziare a vendere gli abbonamenti nei giorni successivi. Ci sarà ancora l’iniziativa molto bella insieme a Carrefour, di cui spiegheremo i contenuti durante la presentazione ufficiale della Campagna Abbonamenti. Ci sarà modo, per chi vorrà, di confermare il proprio posto riservato in tribuna, e poi verrà aperta la vendita libera. Se mi aspetto un numero crescente di abbonati? Si. La speranza è quella di superare quota 700 e di fidelizzare sempre più persone. La partita della Mens Sana deve tornare ad essere “l’evento” della domenica a Siena, come era quando ho iniziato a seguirla io all’inizio degli anni 90’.”

Ultimissima…quando potrete tornare ad allenarvi al PalaEstra? “Siamo in contatto costante con il Comune di Siena e con i responsabili del cantiere. Le operazioni di sgombero dovrebbero iniziare l’8 settembre. Nei giorni successivi vedremo qual’è la situazione e quando in effetti il campo tornerà agibile per noi. Contiamo già per il fine settimana di poter tornare a casa nostra, anche perché non è facile trovare spazi esterni se pur ci sia buona disponibilità nei nostri confronti da parte di diverse società del territorio.”

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