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lunedì, Novembre 25, 2024

Sarracino ricarica il Pd senese

L’assemblea alla Tuberosa è numericamente un successo: “La gente vuol tornare a fidarsi”

Beh, come avevamo scritto… il Pd a Siena c’è. Ed è sempre in grado di affollare una sala conferenze. In questo caso quella della Tuberosa; nonostante la serata piovosa, nonostante la viabilità cittadina complicata dall’arrivo di Strade Bianche.

Due ore intense di dibattito a cui il popolo del Pd non era più abituato. Solo per averlo rimesso insieme, l’onorevole Marco Sarracino ha ricevuto più di un ringraziamento. Ma il commissario ha saputo anche toccare le corde giuste e ha saputo parlare alle teste e ai cuori. E infine ha saputo sollecitare la platea che ha risposto con un coro di interventi sostanzialmente allineati e colmi di speranza.

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Ma procediamo con ordine. Cercando di rispondere in qualche modo alle domande che ci eravamo posti nel precedente articolo.

L’onorevole Marco Sarracino, nominato commissario a Siena

Alla presidenza, oltre al Commissario Sarracino, c’era il solo Tesoriere che, prima dell’inizio dell’attivo, in un cesto accanto, ha raccolto le sottoscrizioni per pagare la sala. La vicesegretaria regionale e il segretario dimissionario erano entrambi seduti in prima fila ma distanti. Il segretario provinciale, rimasto coinvolto in un tamponamento automobilistico a catena, era assente. Valenti ha ricevuto più di un saluto di augurio e i ringraziamenti per il lavoro svolto.

Dagli appunti presi da un partecipante e che abbiamo avuto la possibilità di sbirciare questa è la scaletta dell’introduzione di Sarracino: conoscersi, ascoltare e ascoltarsi. Provare a trovare un punto di caduta comune. Riconnettere il partito alla città. Avere un respiro nazionale e calarlo nella dinamica locale. Affrontare i temi delle Disuguaglianze, del Salario, del sostegno a lavoro e imprese. Autonomia differenziata aggraverà la situazione.

L’intervento di Fiorino Iantorno, direttore del Santa Chiara Lab

Sarracino ha detto che è suo obiettivo “Portare il gruppo nazionale a Siena”. Per il commissario, inoltre, la dinamica elettorale locale è chiara: il Pd ha buoni risultati elettorali generali ma perde alle amministrative. La gente ha perso la fiducia. Ma vorrebbe tornare a fidarsi.

Alzando il livello del confronto, ci sono Biotecnopolo, Trasporti, Viabilità, Immigrazione, Università, imprese. Guardare alla Transizione digitale e si lavori per allargare le conoscenze e le scelte. La sfida delle Elezioni europee. Condanna di quanto accade a Gaza senza se e senza ma. Opposizione che costruisca un progetto. Partito che si rafforzi tra la gente è nelle istituzioni. Riflettere sul quantitativo di liste civiche esistenti a Siena.

E anche gli interrogativi che potrebbero nascere da una visione nel Pd di “Meno siamo meglio stiamo”. Va negata, unire le opposizioni per uscire dall’opposizione. Riorganizzare il Pd con Presidi sul territorio aperti e riconoscibili. Riapertura tesseramento. Tornare ad essere una forza utile. Uscire dall’arroganza e la supponenza e riappropriarsi della parola Umiltà!! Ricostruire la comunità del partito democratico. Lavorare sulla qualità del rapporto partito-città. Discontinuità. Squadra plurale utile. Diamoci una mano… aiutiamoci ad aiutarci. Lui resterà tutto il tempo che sarà necessario.

L’intervento dell’ex assessore Paolo Mazzini seguito dal commissario Sarracino e dal Tesoriere del Pd Lanfranco Perrone

La verità però è che non tutte le componenti erano presenti. Si continua a segnalare l’assenza della capogruppo in Consiglio comunale e di altri importanti personaggi: Vigni, Leoncini, Dallai, Ceccuzzi. Non è cosa di poco conto. Certo l’assenza fa dire che si può ripartire più leggeri ma veramente il Pd è in condizione di disfarsene?

Molti gli interventi tra i firmatari dell’appello “ritroviamocipd” ne abbiamo contati almeno cinque: Beligni, Anatrini, Iantorno, Mazzini e Di Fonzo.

Su un punto il commissario è stato silente: il congresso. Probabilmente è giusto da parte sua non metterlo tra i propri obbiettivi. Il congresso è da “tempi ordinari”, il commissario da “tempi straordinari”. Però questa assenza suggerisce qualche minuto di meditazione/interpretazione ad alcuni. Ad esempio dà torto a chi proponeva una correlazione stretta tra commissario e congresso; e dire che qualcuno si era persino avventurato su un’idea di commissario ad acta proprio perché convocare il congresso.

Il commissario ha parlato di squadra che lo accompagna. Ma luogo di reclutamento e regole di ingaggio sono restate al momento sconosciute. Anche su questo qualcuno sta meditando.

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