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mercoledì, Settembre 18, 2024

Se di pace non avete voglia, parliamo di guerra

Futura organizza un incontro il 5 ottobre con UniMoRe a Siena per la conclusione di “Diario Balcanico”

Di un evento oggi quel che conta è la narrazione. Fluida, completa, progressiva. Non è stato uno dei tanti viaggi d’estate quello compiuto da quattordici studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia nel giugno scorso. Con i loro accompagnatori, con amici giunti anche da Siena, hanno attraversato la Bosnia Erzegovina. Mostar, Sarajevo e Srebrenica, luoghi dalle vestigia e dalla bellezza immortali, le cui tracce più recenti, tuttavia, crudeli e tragiche.

Sono segni lasciati dalla guerra, la dissoluzione, l’odio razziale; che a distanza di anni mantengono la drammaticità; segni che sono lì a indicare cosa la guerra fa alla nostra Società.

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Questi ragazzi emiliani saranno qui a Siena sabato 5 ottobre per completare l’arco di narrazione di “Diario Balcanico” al Circolo Arci Due Ponti a partire dalle 17:30. Pronti anche a un confronto con altrettanti giovani senesi. Sulla Guerra.

Stefania Cresti, presidente Associazione Futura Siena

“Già – ci dice Stefania Cresti, microbiologa, presidente dell’Associazione organizzatrice Futura Siena -. Se parlare di pace è diventato difficile… allora proviamo a parlare di Guerra. Già, di quelle che ci sono state in Europa. Trent’anni fa. Per provare a capire perché le guerre siano possibili anche quando tutti pensano che non ci saranno; e soprattutto cosa lasciano sul terreno, oltre i morti che già sono tanto!”

“Perché in Bosnia Erzegovina – continua con salacità Stefania Cresti – le tracce della guerra, dopo trent’anni sono ancora bellamente visibili. E meritano di essere raccontate. Magari per evitarle, le guerre… Questa è l’intenzione per il nostro evento del 5 ottobre per il quale, oltre a tutti i senesi impegnati tra cui Michele Lacriola di UniSi, voglio ringraziare UniMoRe, l’Associazione Insieme per Angela e l’Istituto Storico Modena”.

Durante l’evento “Diario Balcanico“ saranno proiettati alcuni cortometraggi di Ado Hasanovic, regista pluripremiato, oggi residente a Roma ma nato a Srebrenica nel 1986. Prima e dopo il confronto fra giovani.

“Qualcuno – conclude la presidentessa Cresti – ci dirà che in fondo in fondo vogliamo parlare di pace… Gli risponderemo con un… ma davvero, davvero? Così è comunque! Chi vuole venire è gradito e… avvisato”.

Da tenere in considerazione l’ultima avvertenza, dell’invito: alle 20:30 fine confronto e cena al buffet del Circolo con chi si sarà precedentemente prenotato. Gli iscritti al Circolo deputati a raccogliere queste segnalazioni sono: Ivano Zeppi 3357614275, Stefania Cresti 3473091471, Fiorenza Anatrini 3357263831, Roberto Beligni 3482413741, Ernesto Cesaro 3473768397.

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