Se Enrico Letta vuole vincere bene in un collegio contendibile, dove centrosinistra e centrodestra partono quasi alla pari, deve farsi aiutare. Letta lo ha capito subito e ha deciso di parlare con tutti.
Italia Viva dopo qualche tira e molla ha deciso di aiutarlo. E, a leggere dei maldipancia dei militanti anche il M5S ha assunto questo orientamento. Luca Migliorino, deputato senese, ha espresso la condivisione della candidatura del Segretario Pd, ma va considerato quante siano le ruggini accumulate fra vertici e base locale pentastellata.
Resterebbero da vedere Azione di Calenda e Articolo 1. La prima sembrava propensa ad andare con Renzi su una candidatura alternativa ed ora – da sola – non si capirebbe bene le ragioni di uno sforzo organizzativo come presentare una lista e sostenere una campagna elettorale solo per testimonianza. Per Articolo 1, trattandosi proprio di Letta, qualcosa dovrebbero contare le parole espresse verso Speranza, Grasso e Bersani già all’indomani del suo subentro a Zingaretti.
Con rigore e determinazione, Potere al Popolo annuncia la propria lista. Ed inoltre – nel potenziale serbatoio elettorale del centro moderato – corre voce che una nuova formazione di ispirazione cattolica stia cercando un candidato poliziano per iniziare a solcare la scena politica.
La competizione insomma è assicurata. Il percorso, però, non sembra più in salita per Letta. Al punto che trapelerebbero insoddisfazioni sul fronte del centrodestra per la presunta debolezza del candidato, fino al punto di un ripensamento. Notizia che lo stesso TGR della Rai ha ritenuto di segnalare.
Di mezzo è entrato prepotentemente il tema della Banca Monte dei Paschi. Tema che il centrodestra vorrebbe far pesare per intero al Pd.
Ma, soprattutto a Siena, nessuno può dimenticare che, essendo attualmente azionista di maggioranza il governo, alla fine tutti i partiti faranno la corsa al tavolo di Draghi. Sarà difficile che il Presidente del Consiglio avvantaggi qualcuno, anzi potrebbe essere proprio il tema del Monte a consigliare molti elettori di restare a casa il giorno delle Suppletive.
L’unica che può giocare a tutto campo è la Meloni, ma non ha il suo candidato e dovrà sostenere Marrocchesi. Come dovranno continuare a sostenerlo gli altri Partiti di centrodestra. Il cambio in corsa diventerebbe un boomerang peggiore ancora di averlo annunciato.
(Nella foto combo della propaganda di Matteo Salvini)