Anche il paggio della Tartuca per la direttrice storica della casa-colonia di Santa Regina, figlia di Sant’Angela Merici
Credo sia stato monsignor Giovanni… Soldani, vicario generale della diocesi a parlarne. La famiglie sono feconde di santità.
Ieri si sono riunite tre famiglie che in realtà divenivano Una se riassunte nell’unica persona della festeggiata, Simonetta Rugani, figlia e compagna nell’ordine religioso di Sant’Angela Merici, direttrice per lunghissimi anni della Casa Accoglienza per minori Colonia “S.Regina”, centenaria.
Una messa con più officianti. Oltre a monsignor Soldani, i monsignori Benedetto Rossi e Brunetto Sartini, il diacono Fantozzi; avesse potuto esserci si sarebbe aggiunto don Claudio Rossi che della compagnia delle figlie di Sant’Angela Merici è la guida spirituale. L’offerta floreale del paggio della Tartuca. La bella torta a coronamento di un altrettanto bella merenda nella Casa dei ritiri.
La sensazione è che tra questi momenti ho toccato uno stato di grazia. E’ stato detto che Simonetta non è una rarità nel suo raggiungere l’età di un secolo, ma è stato anche detto che il Signore esalta i suoi servitori ed il dono d’amore che ha fatto Simonetta è dare la sua intera esistenza con compassione e condivisione.
Chi è Simonetta Rugani. Per ricordarla a chi forse oggi non la riconosce nella sua dolce vecchiaia dove solo gli occhi conservano la pienezza di un tempo. E’ la figlia secondogenita del primogenito del primo Rugani che arrivò a Siena, Amerigo, che vinse l’assegnazione della condotta medica di Pianella. Praticamente letterale sulla delibera del Comune di Castelnuovo Berardenga, “perché, giovane, avrebbe camminato forte anche di notte e col maltempo per raggiungere la casa di un ammalato”.
Il suo primo figlio Riccardo perse quasi subito la vista, ma questo non gli impedì di divenire uno dei letterati più apprezzati dell’ateneo fiorentino – amico del Russo e del Sapegno -, di sposarsi, di avere tre figlie: Lia, Simonetta e Gaia. Lia scomparsa nel 2013 che si sposò Bressan e andò a Gorizia; Simonetta che, colpita dalla polio giovanissima, assunse una deformità e rimase a Siena, ordinata figlia di Sant’Angela Merici; e Gaia, ieri presente, che vive a Firenze, come ci vissero padre e madre, e che ha dato origine a un’ampia dinastia con il cognome dei Cambi.
La famiglia del sangue è arrivata ieri dalla vicinissima Siena, da Firenze e da Gorizia, la famiglia-compagnia delle Figlie di Sant’Angela Merici recitava a Santa Regina il ruolo di ospite e, altrettanto a casa, si sentiva la terza famiglia di Simonetta, fatta da quei ragazzi e da quelle ragazze – molti dalle tempie ingrigite – che per periodi lunghi e corti sono stati accolti a Santa Regina con umanità, hanno ricevuto cure e affetto, hanno imparato il rispetto. Ci saranno state fra ottanta e cento persone – quasi tutte in rappresentanza di altre – per festeggiare questo compleanno.
Forse un po’ spaesata all’inizio di fronte a tanti visi trasformati dal tempo, Simonetta alla fine si è fatta festeggiare. Che bello il tavolo di quelle “cittine” dai novanta in su, che alla fine si è riunito per tagliare la bella torta. Grazie Simonetta, cent’anni di devoto amore. Se te la senti… cent’anni ancora.