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venerdì, Maggio 3, 2024

Vaccini, centri antipandemici e soprattutto la Sclavo

Lunga chiacchierata con il professor Paolo Neri, scienziato e docente. Un atto d’amore per la città

Ed eccoci alla lunga chiacchierata con il professor Paolo Neri, anticipata dal nostro precedente servizio. E riguardante temi come il biotecnopolo che, dopo la veemente riunione del Pd, promettono di essere terra di contesa politica nell’immediato futuro.

Approfittiamo per ringraziare nuovamente il Prof Neri. Ci piace questa definizione che è stata data di lui: “Legato alla sua terra da forti tradizioni familiari, ha sempre coltivato a fianco della sua attività di docente universitario e ricercatore di biochimica la passione per le lettere”.

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E’ la stessa impressione che abbiamo avuto di lui: un grandissimo amore per Siena, una quasi abitudine a parlare di biochimica stante il fatto che praticamente è nato in uno stabile come la Sclavo, lo sguardo attento di chi si impegna a tradurre gli elementi visivi in parole scritte.

Egli nell’intervista parla di questa foto che mettiamo in copertina e che lo ritrae poco più che in fasce presso la struttura senese che è origine di ogni espansione scientifica del nostro territorio e i cui edifici meriterebbero qualche attenzione dalla soprintendenza per la loro particolarità.

La cosa cui tiene di più Paolo Neri è che i propri concittadini sappiano comprendere quali sono le esagerazioni cui la comunicazione sottopone la realtà.

Usiamo infine queste righe per una breve rettifica. Che ci ha segnalato lo stesso professor Neri.

Si parla di Arezzini, Cocola e Meiattini, tecnici e ricercatori che hanno abbandonato la Sclavo anni fa dando vita ad una delle realtà più prospere e fiorenti del comparto senese. Stiamo parlando della Diesse e non della Sclavo Diagnostics che ci ha tratto in inganno perché era proprio davanti ad essa che stavamo parlando.  

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