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venerdì, Novembre 8, 2024

Misure urgenti per salvaguardare l’archeodromo di Poggibonsi

L’ennesimo atto vandalico all’archeodromo di Poggio Imperiale di Poggibonsi impone di prendere misure urgenti a salvaguardia del parco storico costruito dall’equipe di archeologi senesi guidata da Marco Valenti. L’ultima incursione notturna compiuta da ignoti che hanno distrutto il forno del pane, ha messo in evidenza la fragilità di un luogo divenuto famoso in tutta Europa per la sua tipicità. A Poggio Imperiale gli studiosi hanno ricostruito fedelmente in scala 1:1, un villaggio dell’Alto Medioevo che era presente nella zona, come scoperto dagli scavi effettuati dal dipartimento dell’Università di Siena. Qui si entra nel passato vivendo un’esperienza unica, con il villaggio che rivive la quotidianità, con gli stessi archeologi che indossando gli abiti storici e interpretano fabbri, fornai, sarte, massaie, contadini. Producendo davvero vestiti, pane, utensili come avveniva all’epoca e coltivando un orto medievale, tema di una tesi di laurea di una studentessa senese.

L’archeodromo è aperto, non ha recinzioni, proprio per il concetto di cultura fruibile da tutti, ma a quanto pare non è apprezzata da tutti. Lo stesso Valenti voleva fosse così, ma visti i danni subiti nell’ultimo anno, ora si rivolge alle istituzioni per trovare i fondi e terminare il progetto. “E’ più di un anno che avvengono episodi spiacevoli che oltre alla rabbia che provocano, ci costringono a dover ricostruire quando distrutto – racconta il professore universitario -. Chi compie questi atti vandalici non si rende conto del valore di questo luogo, un patrimonio di ricerche archeologiche che ha portato Poggibonsi nel giro del turismo culturale. Abbiamo ricevuto molti premi tra cui il premio Riccardo Francovich per la realizzazione di un parco che coniuga contenuti scientifici con un linguaggio comune alla gente, quindi diffusione della cultura per tutti. L’archeodromo per i poggibonsesi è diventato un punto di orgoglio. L’azione di questi vandali mettere in crisi un progetto che si sta realizzando negli anni”.

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Come intervenire per salvaguardare il parco storico? “Bisogna completare il progetto che prevede una grande chiusura con un’alta palizzata lignea, che era comune nella maggior parte dei villaggi europei dell’epoca. Passo successivo sarà quello di mettere delle telecamere. Bisogna che il Comune si rivolga alla Regione che in più occasioni ha mostrato di apprezzare l’archeodromo, per trovare i fondi per finanziare i lavori per la messa in sicurezza della struttura”.

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