Ecco chi per ora è sceso in campo per la poltrona di sindaco a Monteroni d’Arbia e Asciano
Il così detto comprensorio Crete-Valdarbia comprende sei comuni, ma solo cinque vanno al voto. Montalcino lo ha fatto due anni fa garantendo al sindaco uscente e futuro senatore del centrosinistra Silvio Franceschelli una percentuale da paura, superiore all’ottanta per cento!
Gli elettori potenziali (dati 2019) sono 24.870 (l’11,92% della provincia senese) e sono così suddivisi: Monteroni d’Arbia 6.648, Asciano 5.442, Montalcino 4.335, Rapolano Terme 4.226, Buonconvento 2.414 e Murlo 1.805.
I due paesi più popolosi (ma anche quello più piccolo) appartengono alla cintura urbana di Siena capoluogo. Ma, ormai credo di averlo messo in chiaro, ne sono istituzionalmente corpi estranei. L’alibi è che manca l’intesa politica, stante il diverso colore, fra periferia e capoluogo; la realtà è che mi fanno pensare alle due torri in località Rengone, fuori da Chiusi, Beccati Questo e Beccati Quest’Altro (foto copertina). In questo caso gli avamposti sono costituiti da lottizzazioni ma i fini sono i medesimi: le gabelle.
Monteroni d’Arbia
C’è una situazione di estrema litigiosità. Soprattutto nell’ambito del “Pd con le tessere” opposto a quelli che la tessera sono anni che non l’hanno ripresa. Per i primi il candidato è Gabriele Berni, sindaco uscente che, se eletto, avrebbe un terzo mandato consecutivo. Berni è un nome pesante del Partito nel Senese e, all’apparenza della comunicazione, sembra si sia molto mosso per i suoi cittadini con continui coinvolgimenti dell’associazionismo e il respingimento definitivo del traffico extraurbano fuori dell’abitato che ha un crescente numero di spazi verdi. Il Centro di Monteroni, inoltre, risulta attrattivo, anche per la vicina Isola d’Arbia, popolosa frazione del Comune di Siena in cui, in attesa di una non calendarizzata espansione della città a Sud, la carenza di servizi è palpabile.
E tuttavia, nelle more della scarsa chiarezza dell’ok normativo al terzo mandato, si sentivano già da anno scorso rantoli e sospiri sul fatto che il “sovrano” se ne sarebbe andato… Non avvenuto questo, è scesa una lista civica in campo formata da ex Pd, e non solo, che hanno candidato Mauro Galeazzi, già consigliere comunale ed iscritto Pd, già Primario dell’UOC Reumatologia delle Scotte.
Evidentemente qualcuno dei sostenitori di Galeazzi deve aver forzato la realtà delle cose, tanto che Michela Riccucci, segretaria dell’Unione Comunale del Pd di Monteroni ha sentito necessario fare queste precisazioni: “(…) sento la necessità di ribadire con chiarezza che il candidato del centro sinistra Monteronese alle prossime amministrative sarà Gabriele Berni. Dispiace, infatti, che alcuni ex dirigenti del nostro partito, negli ultimi dieci anni non abbiano accettato la volontà degli elettori e del popolo del centrosinistra monteronese e, in ogni modo e con ogni mezzo, abbiano battuto altre strade nel tentativo di riportare alla ribalta la propria posizione politica e personale anche attraverso l’organizzazione di liste civiche in contrapposizione (…)”.
Senza spazi per riconciliarsi. Sembra un avvertimento di stampo antico per il quale non sarà dato quartiere ai perdenti. La candidatura Galeazzi, però, sembra poter impedire a Berni maggioranze sopra al 60% simili al passato e dà tanta voglia di lottare a una combattiva commercialista, Linda Priori, che il centrodestra ha deciso di appoggiare unanime. Si dice che sia uno dei nomi che l’ex capogabinetto del Comune di Siena, Daniele Tacconi, ha deciso di mettere sul tavolino di una concordia non ancora ritrovata coi nuovi padroni di Siena. Comunque alla d.ssa Priori è bastato farsi conoscere per convincere. Volitiva e organizzata, sta cominciando a comprendere che del suo nuovo impegno ne risentirà molto la sua… nuova vita.
Dieci anni fa fu Italo Sampieri, cinque anni fa Claudio Cresti, stavolta sul nostro taccuino c’è scritto Pietro Rosso. E’ la candidatura identitaria dei comunisti che vale fra 150 e 250 voti e che anche stavolta molto probabilmente sarà ripetuta.
Asciano
Come si dice? Sarebbero da nocchini tutti questi amministratori che si tengono da parte risorse per le riasfaltature e le usano a un paio di mesi dai rinnovi. Perché no prima? Le strade coi buchi sono pericolose e indispongono da sempre l’elettorato. Vedere gente all’opera per rimetterle a posto, di solito, è ricordo a gusto lungo. Fabrizio Nucci, sindaco uscente del Centrosinistra (42,33% nel 2019), sta asfaltando strade.
Ma se questa fosse una cosa da rinfacciargli è ben poca cosa rispetto al fatto che, come i suoi predecessori, ha insistito a piazzare le sue lottizzazioni all’Arbia, di fronte all’abitato di Taverne che è nel Comune di Siena e che è “a millanta” dalla sede del Comune ascianese. Il progetto di recupero abitativo per capannoni inquinanti di fronte la lottizzazione Muratori costringerà uno dei progetti alla rimessa e, in futuro, all’implicito obbligo di Siena che non ce la fa più ad assumersi gli oneri scolastici e assistenziali.
In questo senso il rinnovo della convenzione con Siena per il Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (contributo Asciano 4k l’anno) controbilancia poco se non fa addirittura parte del problema.
Scusate se lo diciamo chiaramente, ma la città vasta c’è quando “deve pagare Pantalone” – che senza il Monte non ha più Arlecchino, Colombina, Balanzone e Brighella – e quando ci sono dei privilegi da spartirsi non c’è. Mi sa tanto che Nicoletta Fabio questa grana che, arriva da lontano, non riuscirà a rifilarla fra quattro o nove anni a chi gli succederà.
Nucci tuttavia potrà mettere roba, tanta, a beneficio della sua gestione. Per il Polo d’infanzia è stato raggiunto l’impensabile e anche la questione dell’impianto a Cortine – per quanto ci sia chi storce la bocca – di certo porta benefici al territorio e di conseguenza all’Amministrazione. Sienambiente e Regione Toscana hanno annunciato da un mese che l’impianto – con un investimento di 40 milioni – ora “digerirà in maniera anareobica” riducendo dell’ottanta per cento gli scarti in discarica; inoltre la lavorazione porterà a tre prodotti alienabili: compost, CO2 per uso alimentare, biometano per il quale è stimata una produzione di 2.500.000 Nm3/anno, pari al fabbisogno di 1.800 famiglie. Tanta roba.
A migliorare il morale del sindaco Nucci c’è anche il fatto che, a quanto ci risulta, chi voleva creargli un’alternativa, ora deve ricominciare da capo a lavorare.
Paolo Bonari, ex Pd, ex sindaco eletto con il 64,54% nel 2014, avvicinatosi a Italia Viva e da questa, con Azione, spinto a candidarsi… alla fine ha deciso di lasciare ogni impegno politico. Nel centrodestra piaceva l’idea di sostenere Bonari, ma tramontata l’ipotesi della sua lista civica, ora si lavora per indicare un nuovo nominativo di natura civica e di lealtà per il centrodestra stesso. Il tutto avverrà a breve.
Comunque sembra proprio che Asciano rientrerà fra i pochi comuni che hanno solo due sfidanti tra loro in lizza.
Qui, completati i dirimpettai del capoluogo, facciamo una pausa e riprenderemo, a seguire, per completare il comprensorio Crete-Valdarbia.
I precedenti servizi di questo viaggio nella politica della provincia senese sono: 1.Siena e chi non vota, 2.Poggibonsi, 3.Colle di Val d’Elsa, 4.Valdelsa minore, 5.Chianti.
(Le immagini dei candidati sono prese in genere dalle loro pagine pubbliche sui social)
(6 – continua)