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giovedì, Novembre 21, 2024

Ma un “ce l’avete rotte”… Mai?

Ulteriore nota di Italia Viva su il consenso del sindaco che si aggiunge a chi ha vinto le Europee e ai litigi fra partiti politici

Chi si loda si imbrodola sarebbe giusto dire. Ma anche chi scala le… montagne russe, ma anche chissenefrega. Cambiamo l’adagio rispetto quello scelto da David Chiti, o chi per lui nella pagina Fb di Italia Viva Area Senese. E’ una nota, quella odierna, che, per completezza d’informazione, vogliamo pubblicare ma solo dopo aver fatto un paio di considerazioni.

Ci chiediamo quanto il necessario dibattito sullo sviluppo cittadino può beneficiare dall’ennesima nota politica che si offre alla città in modalità “Siamo da Emilio Fede, letichiamoci sul niente”.

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La scrive, come detto, Italia Viva Area Senese, lista che salvo ripensamenti del consigliere Castagnini non è rappresentata in Consiglio comunale e che contesta la nota del coordinamento cittadino di FdI che contestava la conferenza stampa di Marco Sarracino dove il commissario del Pd senese aveva reintrodotto una contestazione al sindaco Nicoletta Fabio perché non aveva speso una parola sull’esito sfavorevole delle Europee.

Elezioni europee che si sono tenute l’8 e 9 giugno scorsi, un mese e nove giorni fa. Con una consultazione – questo non si vuol dire – che non ha messo in giudizio né la sindaco Fabio né il suo operato. Anzi, ogni volta che ci si avvicina a qualche elezione, tutti quelli che sanno, si affrettano a dirci che le consultazioni amministrative sono diverse da qualunque altra elezione, per i molti cittadini candidati e per la presenza del civismo.

Già il coordinatore Michelotti di FdI, partito che sostanzia la maggioranza Fabio, voleva passare in testa e non l’ha fatto. E allora? Siamo sicuri che lo abbia fatto con reale impegno in una campagna elettorale dove tre diversi parlamentari di Fdi hanno coordinato le elezioni nella provincia? I candidati proposti da questo schieramento si sono visti di rado e dicevano al massimo quanto potevano aiutare la Festa senese con i contributi europei per le feste tradizionali. Robona, insomma.

Poi Nicoletta Fabio che il personaggio politico non lo ha mai fatto dal ballottaggio in poi, sembra aver chiaramente detto che non intende misurarsi su queste questioni. A dire il vero non si è neanche crogiolata sul fatto di avere il 53% dei consensi, così come hanno invece fatto le componenti che la sostengono. E questo 53% – accertato dall’indagine Sole24Ore – è sulla città, non sugli elettori. Quindi molte delle cose che vengono dette nella nota di Italia Viva sono forse erronee, ma d’altra parte il coordinatore della lista, in un precedente post, aveva ammesso candidamente “sprovvisto come sono di scienza statistica, mi limito a considerare con preoccupazione un corpo elettorale ormai largamente atrofizzato”.

Il nostro invito a David Luciano Citi che stimiamo per il coraggio e la propensione talvolta ad agire come Barbicone è di continuare a fare, come in passato, cioè il generoso tramite fra la gente e l’istituzione. Per esempio, avremmo una domanda per lui… Com’è che i dehors sono stati dimezzati e le polemiche si sono attenuate, se non spente? Lei che è stato così attento in passato alla questione dehors sa dirci, perché noi non l’abbiamo del tutto compreso, con quale criterio generale sono stati assegnati?

L’unico che ha una vera ragione per parlare ancora di risultati europei è il commissario Sarracino che forse ha con esse il risultato positivo per togliersi dalle beghe del Pd senese come un vincitore. Gli auguriamo una bella estate di mobilitazione chiedendogli tuttavia che nelle foto conclusive non ci siano cittadinanze formate solo da, andiamo a braccio, Anna Carli, Mazzarelli, Periccioli, Sbardellati, Masi etc.

Invece, per i partiti di maggioranza a Siena, una preghiera: invece di elucubrare collettivamente per spendere ciò che trovano in casa, non si potrebbe ridurre le imposizioni ai cittadini dello 0,001% o di altra percentuale che si ritenesse ragionevole? Un consiglio: annunciamo alla popolazione che le gabelle sono state tagliate (o altra forma espressiva meno eterodossa) e rileggiamo il consenso l’indomani.

Questa la nota citata di Italia Viva…

Chi si accontenta gode, assicura un vecchio adagio. E dalle parti del Coordinamento comunale di Fratelli d’Italia Siena a quanto pare in questi giorni si gode moltissimo.
Così viene da pensare leggendo il loro comunicato stampa del 16 luglio. I toni sono trionfalistici, ma francamente non si capisce bene la ragione di tanta esultanza, se non appunto richiamando la massima che, alla fin fine, invita ad accontentarsi di ben poco.
Di che cosa si giubila, infatti? Di un sondaggio del Sole 24 Ore per il quale il gradimento della sindaca Fabio si attesterebbe oggi al 53%… cioè poco più della metà degli intervistati. Ma si sa: meglio guardare al bicchiere mezzo pieno. Se no bisognerebbe dire che quella della Fabio permane una figura sostanzialmente divisiva, visto che c’è pur sempre il 47% dei cittadini senesi che non ne approva l’operato. E invece si preferisce dire, farneticando: la Fabio è stata eletta col 52.2% delle preferenze e dunque il suo gradimento è “in crescita”. Come se la conta elettorale potesse essere comparabile con un sondaggio di opinione, per quanto serio! Si mischiano le mele con le pere (altrettanto fanno quei fenomeni del Movimento civico senese, che parlano addirittura di gradimento cresciuto “rispetto allo scorso anno”, cioè quando la Fabio nemmeno partecipava al sondaggio…). Ma soprattutto: come se meno di un punto percentuale, concesso e non dato che possa davvero avere qualche valore come indicatore di tendenza, possa essere spia di chissà quale impetuosa ondata di approvazione e gradimento (e allora cosa dovrebbe dire il presidente Giani, cresciuto del 7%?). Se si guarda la classifica generale dei sindaci italiani, tuttavia, si scopre che per il sondaggio del giornale di Confindustria la sindaca di Siena si posiziona non già al primo posto (come ci si aspetterebbe leggendo i comunicati dei nostri giubilanti Fratelli e dei loro degni alleati) bensì al… 47°! Insomma: è come se un tifoso fosse soddisfatto di vedere la propria squadra più o meno a metà classifica. E in effetti può anche esserlo, soddisfatto: se la sua squadra è piccola e ha come unica ambizione quella di salvare la categoria. Ma per le squadre forti e ambiziose, per le squadre di grande tradizione, vedersi a metà classifica è un fallimento bello e buono. I Fratelli di Siena evidentemente pensano che la nostra città non meriti molto di più che la mezza classifica, che debba pensare solo a “salvarsi”. E in effetti la loro giunta e la loro sindaca questo fanno: vivacchiano, si accontentano di non sprofondare. Ma sapete cosa diventa, questa umiliante navigazione di piccolo cabotaggio, per FdI? Lo leggiamo, costernati, nel loro surreale comunicato stampa: “buona amministrazione messa in campo dal centrodestra”, “grandi capacità amministrative”, “Giunta unita e competente” (che lavora “magistralmente”, aggiungono quelli del Movimento civico, incuranti del grottesco). Tutto questo per un miserabile 0.8% raggranellato in un sondaggio d’opinione! E a proposito di opinione: anche la matematica evidentemente può esserlo, se lo 0.8% fa più clamore del 47%… Chi si accontenta gode, dicevamo: e loro, i Fratelli d’Italia, godono assai. I cittadini di Siena, crediamo, molto, ma molto meno.
Coordinamento comunale Italia Viva Area Senese.

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