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lunedì, Novembre 25, 2024

Alla nostra banca già pronti strumenti per il Pnrr

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un’anticipazione del numero di ottobre di “Leasing Magazine” intitolata “Gli strumenti post-Covid messi a disposizione dal sistema pubblico sono un’occasione unica e irripetibile per le PMI italiane” a firma di Gianfranco Antognoli e consistente in un’intervista al Responsabile Divisione Imprese di Banca Progetto Giuseppe Pignatelli.

Banca Progetto è in prima fila per metterli a terra. Ecco come la banca ha erogato a 2.000 aziende oltre 1.500 milioni nei primi 9 mesi del 2021, nell’intervista al Responsabile Divisione Imprese Giuseppe Pignatelli.

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Che ruolo ha svolto il sistema bancario, in particolare Banca Progetto durante la pandemia?

“Le banche tradizionali durante l’emergenza hanno potuto garantire la continuità del servizio essenziale, attivando in pochissimo tempo processi a distanza; anche Bankitalia ne ha celebrato i successi: nelle parole di Ignazio Visco in occasione della relazione annuale 2021 «gli istituti di credito hanno retto il colpo inferto dalla crisi e in molti casi anche migliorato la propria solidità». Mi lasci precisare che anche Banca Progetto è stata molto veloce e flessibile nel reagire all’emergenza ma con una differenza sostanziale. Mentre le banche tradizionali hanno sfruttato lo strumento della garanzia statale per proteggere i finanziamenti esistenti, Banca Progetto lo ha utilizzato per concedere nuova finanza alle imprese. Abbiamo perciò colto la “chiamata” al sistema bancario per interpretarlo al meglio, svolgendo un ruolo essenziale a favore del rilancio dell’economia reale”.

Dal vostro osservatorio, qual è stato l’impatto della crisi sulle PMI, il tessuto economico del Paese?

“Nel corso di questi mesi abbiamo notato una diminuzione nella richiesta di finanziamenti con finalità investimenti rispetto a quelli con finalità liquidità, un trend che avevamo previsto e sul quale abbiamo cercato di inserire dei correttivi, attraverso un prodotto specialmente dedicato agli investimenti. A sorpresa invece stiamo rilevando che l’uscita dalle sospensioni previste dalle moratorie pubbliche al momento è meno drammatico del previsto: le posizioni che entrano in fase patologica sono inferiori al previsto, nonostante l’applicazione della nuova definizione di default da gennaio 2021 derivante dalle nuove disposizioni europee – un cliente è da considerarsi oggettivamente insolvente con un accumulo di importi scaduti/sconfinati per più di 90 giorni continuativi -. È chiaro che la fine delle moratorie non è indolore ma le aziende si stanno mettendo in gioco per evitare situazioni senza ritorno e il nostro team di specialisti – con un team dedicato di Field Analyst – è a loro disposizione per dare supporto consulenziale. Va sottolineato che l’iniezione di fondi avvenuta nel periodo pre-Covid ha garantito alle imprese finanziate di affrontare con maggiore solidità la crisi imprevista”.

Come costruire da parte di Banca Progetto il percorso verso un’economia prospera, sostenibile e inclusiva?

“In Banca Progetto crediamo fortemente di essere la banca che offre la soluzione ai problemi di crescita delle PMI; i volumi dei finanziamenti ed il numero di clienti affidati da gennaio 2021 lo dimostrano: sono oltre 1.500 i milioni erogati nei primi nove mesi dell’anno e circa 2.000 le aziende che sono state finanziate. Entro la fine dell’anno il nostro nuovo obiettivo è superare il traguardo dei 2 miliardi. Questa crescita straordinaria dei volumi sta consentendo a Banca Progetto di crescere esponenzialmente sia in termini di volumi che di riconoscibilità del brand. Sono l’eccellente livello di servizio e l’elevata capacità di risposta che rendono Banca Progetto una vera e propria cinghia di trasmissione degli strumenti governativi. Non dimentichiamoci poi che la banca convoglia l’enorme risparmio accumulato grazie a Conto Progetto verso l’investimento produttivo e soprattutto verso le imprese che hanno necessità di risorse per sopravvivere e svilupparsi. Senza dubbio ciò dimostra che siamo una delle poche banche italiane che assolvono al ruolo istituzionale di intermediare denaro a sostegno dell’economia reale”.

Quale sarà l’impatto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?

“Spagna e Italia si connotano per il più elevato livello di sovvenzioni, seguite a distanza da Francia e Germania. Tra i principali paesi europei, l’Italia è l’unico ad aver richiesto un prestito nell’ambito dello RRF; le risorse necessarie per la loro attuazione verranno erogate a partire dal 2022, secondo tempistica e tappe predefinite, ma è previsto un anticipo del 13% del totale entro settembre 2021. Banca Progetto a metà settembre ha lanciato un sito dedicato agli appalti collegati al Piano (AppaltiPNNR.it), l’unico sito in Italia che illustra le più importanti gare d’appalto indette dalle PA con i fondi del Piano. È un ulteriore contributo della banca per semplificare il modo in cui le aziende accedono ai servizi di cui hanno bisogno, che siano finanziamenti o informazioni”.

Giuseppe Pignatelli

All’inizio dell’intervista accennava a prodotti ad hoc, studiati da Banca Progetto per essere sempre più il riferimento per le esigenze finanziarie delle PMI italiane…

“Certo, il risultato dell’attività di ascolto dell’intero team di Banca Progetto è anche la costruzione di nuovi prodotti. Oltre al sito appaltiPNRR di cui parlavamo prima, abbiamo realizzato due partnership molto forti, una per sollecitare gli investimenti da parte delle aziende, l’altra per garantire un efficace utilizzo della liquidità. Il primo è Il prodotto “Consulenza Progetto Imprese – Credito di Imposta”, un servizio di advisory personalizzato per supportare le imprese nella valutazione e nella predisposizione delle richieste finalizzate all’ottenimento di un credito di imposta collegato al Piano di Transizione 4.0. Il secondo è il nuovo programma di sostegno della filiera che consente alle aziende clienti di ricevere un finanziamento da Banca Progetto da utilizzare per supportare la propria filiera fornitori attraverso l’innovativa piattaforma fintech di FinDynamic. Sempre in ottica di unicità del servizio, vi anticipo che entro fine anno saremo in grado di lanciare un nuovo servizio di acquisto pro-soluto dei Crediti fiscali, anch’esso dedicato alle PMI italiane”.

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