E’ il divertimento nello sport che ci fa prendere le forme dell’adulto
Una platea di sportivi, giovani e giovanissimi, accompagnati da un’altrettanta nutrita schiera di genitori ha assistito questo pomeriggio alla Tavola Rotonda organizzata nell’ambito delle iniziative del Festival della Salute presso la Sala del Coni di Siena.
L’evento, patrocinato da Sport e Salute, Coni e Fip Toscana, ha visto la presenza in qualità di relatori di ex campioni di basket come Gek Galanda e Roberto Chiacig, un arbitro di serie A di Basket, Martino Galasso, e la dottoressa Francesca Cerretani, psicologa dello sport e membro della Federazione Italiana Psicologi dello Sport.
Una lunga chiacchierata che ha toccato tematiche scientifiche, con la dottoressa Cerretani che ha parlato di come un lavoro dal punto di vista mentale possa aiutare giovani atleti a performare meglio e crescere meglio: “Lo sport nell’infanzia e nell’adolescenza è sinonimo di sperimentazione, verso la costruzione di una propria identità adulta. Fornire al giovane atleta gli strumenti utili a sviluppare e mantenere un vissuto sportivo positivo, è importante non solo per migliorare le prestazioni e prevenire l’abbandono, ma anche per sviluppare un rapporto migliore con sé stessi, con il proprio corpo, esplorando i propri limiti e prendendo coscienza delle proprie risorse”.
È importante però che il supporto al benessere mentale, arrivi prima di tutto dalle figure di riferimento del giovane atleta: genitori, tecnici, staff… in modo da coltivare un clima emotivo favorevole in cui è preservato il sacrosanto diritto di commettere degli errori senza per questo che ci siano troppe aspettative o pressioni. Il fattore che contribuisce maggiormente a far sì che un ragazzo abbia la possibilità di diventare un campione, sembrerà difficile da comprendere, ma è il divertimento. Quando le aspettative, le pressioni, superano il divertimento, si rischia di perdersi per strada, ma soprattutto esperienziali, con i tre protagonisti di campo che hanno portato il loro contributo”.
Il focus però è stato sicuramente legato ai racconti di campo dei ex campioni – entrambi Oro agli Europei del 1999 e Argento alle Olimpiadi del 2004 -, che hanno intrattenuto i ragazzi parlando delle loro esperienze. Prezioso anche il contributo dell’arbitro Martino Galasso, che ha portato il punto di vista di un atleta che non gioca, ma dirige un match.
Assente giustificato, il CT della nazionale Italiana di basket Gianmarco Pozzecco, inserito in palinsesto ma che ha dovuto dare forfait perché chiamato in extremis a sostituire l’allenatore esonerato dell’Asvel Villeurbanne, squadra francese che milita in Eurolega.