A conclusione dei cantieri PNRR, quale sarà la sanità pubblica
Nell’ambito della XVI edizione del Festival della Salute si è svolta questa mattina una tavola rotonda presso la Sala rosa dell’Università di Siena. Il tema centrale del seminario era la riforma dell’assistenza territoriale alla luce delle riforme in atto per il Sistema Sanitario Nazionale.Ad aprire il seminario è stato Antonino Trimarchi, “guru” di C.A.R.D. (Confederazione della Associazioni Regionali di Distretto, che opera per il progresso e la valorizzazione delle organizzazioni e dei professionisti operanti nelle organizzazioni di servizi territoriali) e specialista sanitario presso l’APSS di Trento: Trimarchi ha parlato dei punti chiave della riforma e ha illustrato la sua visione di sanità come progetto che mira a prendersi cura delle comunità. Trimarchi ha evidenziato l’importanza di elaborare un progetto comune tra politica, sanità e società, fattori interdipendenti che devono operare per il bene della comunità.
È poi intervenuta anche Maria Giovanna D’Amato, della direzione sanitaria ASL Toscana Sud-est, che ha illustrato gli obiettivi della sanità territoriale e ha parlato della situazione sanitaria nei territori della Toscana Sud-est, accennando anche alle sperimentazioni in corso sul territorio: “Il territorio è vasto e abbiamo in corso varie sperimentazioni da fornire alla Regione, con cui abbiamo un filo diretto per trasferire competenze, velocizzare scelte mediche e ridurre le tappe del percorso di cura. È importante integrare assistenza sanitaria e sociale”.
La tavola rotonda si è svolta in un clima di confronto riguardo alle possibili trasformazioni del territorio in seguito alla riforma sanitaria ed ha coinvolto anche Renato Tulino, direttore del Dipartimento Medicina Generale dell’Usl Toscana sud est, Daniela Cardelli, direttore del Dipartimento Professioni Tecnico Sanitarie della Riabilitazione e della Prevenzione e Vianella Agostinelli, direttore Dipartimento Professioni Infermieristiche e Ostetriche: i temi affrontati durante la discussione sono stati la formazione condivisa tra i vari attori del sistema sanitario, la comunicazione costante tra professionisti della sanità e i cittadini toscani, l’esigenza di utilizzare le infrastrutture informatiche e tecnologiche per migliorare l’efficienza del sistema sanitario e mettere al centro le esigenze della cittadinanza, limitando la dispersione di energie e risorse attraverso una collaborazione concreta tra le parti coinvolte.