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venerdì, Novembre 22, 2024

Michelotti, il terminale delle scelte di sviluppo per Siena

Il deputato Fdi promette: “Nelle future amministrative resteremo coerenti ai valori non negoziabili”

Onorevole Francesco Michelotti, grazie della sua disponibilità. Lei viene indicato tra i personaggi strategici di questa provincia e assolutamente crediamo che molti dei nostri destini ruotano attorno alle sue scelte e ai progetti che sostiene. E’ uno dei tre parlamentari del suo partito residenti nel Senese, ma l’unico che abbia tratto legittimazione dai voti di questo collegio.

Le scarne note biografiche di cui ha permesso la diffusione ci dicono che lei ha iniziato l’attività politica a 21 anni nel consiglio comunale di Poggibonsi. Un’elezione a quell’età testimonia una visibilità già acquisita verso gli elettori. La si deve a una tradizione familiare o c’è una corposa militanza nel movimentismo giovanile alla base della sua precocità?

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“Ho iniziato la militanza nell’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale (Azione Giovani) all’età di 14 anni, frequentavo di nascosto la sede di Poggibonsi, i miei genitori erano tendenzialmente contrari, all’epoca c’era un centro sociale di estrema sinistra in città che aveva preso di mira AN e sfondato la porta della sede con un macigno. Non c’era un bel clima, ma la passione non si può fermare. A 21 anni fui eletto in consiglio comunale con il centrodestra, il più votato con 239 preferenze”.

Il bilancio ad oggi di Francesco Michelotti… da Colle dove è nato e ha studiato, a Poggibonsi dove è diventato uomo e avvocato, a Siena dove ha conosciuto il primo incarico amministrativo di prestigio, a Roma dove si è fatto subito parte del percorso legiferante. Cosa vuole sottolinearci di queste tappe di un’ascesa?

“Non è stato un percorso facile. Credo poco alla fortuna, molto di più all’incontro fra opportunità, merito ed impegno. Lo studio è sempre andato in parallelo all’impegno politico, quindi è stata abbastanza dura, qualche sacrificio, ma sempre animato da una forte passione. Ho fatto l’Università a Siena e non ho mai smesso di frequentarla sia come avvocato, sia per la politica.  Il fatto poi di aver fatto militanza politica fin da ragazzo insieme ad una comunità di amici e persone per bene ha inciso positivamente. In politica, come nel lavoro, nell’impresa, nella professione, non vince mai l’io ma sempre il noi”.

L’impegno attuale in parlamento. Le sue priorità e gli impegni di lavoro. Ci consenta di avere un’idea di cosa fa un nostro rappresentante a Montecitorio

“Sono in parlamento da poco più di un anno, sono membro della prima commissione affari costituzionali, una commissione strategica perché cura l’istruttoria, ad esempio, delle leggi di conversione di tutti i decreti-legge, sono componente inoltre anche della commissione antimafia, e della giunta delle elezioni. Per Fratelli d’Italia, ho avuto l’onore – già diverse volte – di intervenire in aula in dichiarazioni di voto finale su provvedimenti di legge a nome dell’intero gruppo parlamentare. Ho presentato numerose proposte di legge la gran parte di interesse del nostro territorio; e vanno dalle agevolazioni fiscali per le isole minori (basti pensare all’Elba) alle agevolazioni per l’acquisto dei camper per le persone con disabilità che rappresenterebbe un indubbio traino anche per il settore della produzione camperistica della Valdelsa. È stato un anno di lavoro intenso anche nel favorire il rapporto fra il nostro territorio e il governo nazionale. Un filo diretto per governare i principali dossier fra opportunità e problemi per il nostro territorio, dal Biotecnopolo alle infrastrutture, da Whirpool all’agricoltura con l’approvazione del nuovo disciplinare per il Vino Nobile di Montepulciano che aggiunge così alle tipologie “annata” e “riserva” quella della “pieve”, dal Monte dei Paschi su cui il governo si sta muovendo molto bene, all’impegno per la riapertura del Tribunale di Montepulciano e molto altro ancora”.

L’impegno attuale nel territorio. Cosa vuol dire essere coordinatore della forza politica più rappresentativa del centrodestra?

“È un impegno gravoso e al tempo stesso esaltante. Non avrebbe senso essere in Parlamento se non ci fosse un filo diretto con un territorio da rappresentare e sostenere. Un onore da svolgere con la stessa passione del giovane militante, e di chi dodici anni fa insieme a pochi militanti storici ed amici, seguì Giorgia Meloni nella sua coraggiosa scelta, di ridare una casa ed un destino alla destra politica. Grazie a Giorgia Meloni, alla sua coerenza politica e ai militanti e dirigenti locali, in pochi anni siamo passati dal 3 al 30%. Uno straordinario consenso di popolo. Come classe dirigente locale dobbiamo sempre aver a cuore il radicamento e lo sviluppo della nostra comunità politica e al tempo stesso impegnarci in maniera determinata e unitaria con tutti gli alleati della coalizione di centro destra al fine di dare una svolta politico amministrativa ai comuni al voto questa primavera e alla regione Toscana nel 2025. Gli anni del “regime” della sinistra stanno finendo, portando a compimento la democrazia dell’alternanza”.

Dopo la sua elezione alla Camera dei Deputati, la vittoria alle comunali di Siena è sembrata una sua forte affermazione politica, molti vi davano per spacciati…

“E’ vero, era in salita perché abbiamo fatto scelte scomode ma coraggiose, dicendo di no a soggetti del passato e con ripensamenti in corsa, tutto sempre in accordo con il presidente nazionale del partito. Si sono fatte varie ipotesi e suggestioni, ma semplicemente noi abbiamo sempre perseguito con coerenza i nostri valori e idee, perfettamente incarnati dalla Fabio che ha vinto perché autentica interpretazione della definitiva rottura con il sistema Siena. Serviva coraggio, determinazione, coerenza e idee chiare, tutte cose che non ci fanno difetto. Quello che non tutti hanno capito è che noi non vogliamo vincere a qualunque costo, vogliamo mantenere la nostra dignità politica e la nostra coerenza ai valori non negoziabili”.

Elezioni amministrative: come si spiega che, nonostante la compattezza del centrodestra, per vincere avete avuto bisogno dei civici? Sara così anche nella prossima tornata elettorale di primavera? Come vi state preparando?

“Diversamente dalla sinistra, che storicamente ha sempre messo al centro “il partito” e le dinamiche interne ad esso anche per i governi locali, la destra e il centro destra valutano le persone per il loro impegno nel territorio e nelle comunità. Se una persona seria, capace, ben voluta, impegnata nella comunità condivide il nostro progetto politico e amministrativo ed è ritenuta da noi tutti capace di ben governare, perché non dovremmo candidarla a sindaco solo perché non ha una tessera di partito? Vale ovviamente anche il contrario e infatti nelle nostre fila, fra amministratori e dirigenti ci sono tante persone capaci e meritevoli di ricoprire incarichi amministrativi apicali. Comune per comune valutiamo la scelta più opportuna capace di allargare il più possibile il consenso del progetto politico”.

E la contemporaneità con le elezioni europee faciliterà o complicherà il vostro messaggio agli elettori?

“Le europee 2024 vedranno una grande affermazione di FDI e incideranno in senso positivo perché da un lato l’elettore non si farà sfuggire l’occasione di dare un segnale politico netto e chiaro anche a livello locale, dall’altro anche nei comuni in cui i candidati sindaci avranno un profilo più civico premierà l’opportunità di poter avere un comune con una maggioranza omogenea a quella del governo del Paese che è molto apprezzata dagli italiani e che potrà tornare utile per l’amministrazione e il buon governo locale”.

Mps, Tls, Scienze della vita, problemi o opportunità? C’è un ruolo che la politica può e deve avere?

“Assolutamente sì, c’è sempre un ruolo che la politica intesa nel senso più nobile della parola può svolgere in favore dell’economia e dello sviluppo economico e sociale di un territorio. Certamente non è più il tempo della politica degli accordi sottobanco, delle clientele, delle strategie oscure in favore “dell’amico dell’amico” a prescindere dalle ricadute e dagli esiti per il territorio. Una politica che la destra non ha mai praticato. Oggi, per FDI nel territorio è il tempo della politica che guarda al merito delle scelte, agli investimenti per lo sviluppo. La politica, che ha una visione per il territorio condivisa con le comunità locali, può fare molto su questi temi e direi che già lo sta facendo, come ho ricordato poco sopra in riferimento al mio impegno parlamentare”.

(alcune delle immagini sono prese dalla Pagina pubblica Fb di Francesco Michelotti)

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