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venerdì, Novembre 22, 2024

Il sindaco assolutista e le terre del buon cicloturismo

Come Rapolano Terme, Buonconvento e Murlo si preparano alle elezioni amministrative 2024

Con l’articolo di oggi toccheremo quota quindici comuni e quindi siamo a metà viaggio nella presentazione delle 29 municipalità senesi che l’8-9 giugno andranno a rinnovare i propri sindaci e consigli. Vorremmo prendere spunto per ricordare che questi articoli non sono contro o a favore di alcuno; a volte possiamo però cadere in eccessi o in racconti erronei. Qualora succedesse siamo a vostra disposizione per correggere, accettando le vostre segnalazioni.

Ai candidati-sindaco, inoltre, se lo vogliono, offriamo un’altra possibilità, quella di raccontarsi ai lettori di SienaPost con tempo limite una settimana prima del voto, facendoci avere un loro testo a loro firma. Sappiamo bene che ci sono partiti e slogan che vivono da protagonisti queste elezioni, ma la nostra convinzione e il nostro suggerimento sono altro. In una piccola città o in un piccolo paese, in genere ci si conosce tutti e si vota chi meglio si conosce. Quindi pensiamo che la nostra offerta sarà tanto più utile a ciascun candidato se consentirà di far leggere i propri tratti umani ed anche i propri sogni.

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Prima di concludere brevemente coi restanti comuni del comprensorio Crete-Valdarbia, ricordiamo I precedenti servizi di questo viaggio nella politica della provincia senese: 1.Siena e chi non vota, 2.Poggibonsi, 3.Colle di Val d’Elsa, 4.Valdelsa minore, 5.Chianti, 6.Asciano-Monteroni.

Rapolano Terme

Cinque anni fa Alessandro Starnini, smessa di sfogliare la margherita, arrivò alla conclusione che Rapolano gli stava bene. Era già stato già ai vertici della Provincia e ben messo in Regione Toscana e comunque non era che la politica non fosse pronta a dargli di più. Semplicemente la politica, quella politica che aveva imparato a declinare così bene, non c’era più. O si mandava “Vaffa” a qualcuno o non c’era consenso.

Sandro che invero una certa capacità nel “Vaffa” ce l’ha, comunque decise che Rapolano gli stava bene. In quelle elezioni la cittadina non comprese subito che vicendevolmente aveva bisogno anch’essa di Starnini. Anzi gliele fece girare per quel 51,53% che l’ha messo in poltrona. A capo di una civica, circondato di ragazzotti e ragazzotte che sarebbero cresciuti.

Dal suo insediamento, Starnini ha lavorato davvero per i suoi concittadini, a volte assecondandoli nei desideri, più spesso suscitandone di nuovi. E la comunità ha cominciato a scoprirsi prima, o unica, nella Regione, o in Italia, per svariate cose. L’ultima è che Serre sarà il solo borgo toscano che si prenderà “una Boccata d’arte”, progetto della Fondazione Elpis che riguarda l’arte contemporanea.

Sandro Starnini in azione al teatro di Serre di Rapolano

E quando la campagna elettorale si aprirà formalmente, proprio in quei giorni, l’Italia avrà definitiva conferma che Starnini ha reso Rapolano una delle capitali del ciclismo con la disputa della 2° Crete Senesi Ultramarathon (3-5 maggio) e l’arrivo della sesta tappa del Giro d’Italia 2024 (giovedì 9 maggio).

Eppure non c’era niente di facile a Rapolano: le accoglienti terme mascheravano appena la crisi degli impianti di estrazione e l’incertezza delle famiglie. E poi, quando va in crisi la materia prima, il default prende in ricaduta tutta la filiera.

In tanti si sarebbero messi con l’Autovelox sulla “Bettolle” e lì avrebbero fatto quadrare il bilancio. Starnini non ha ecceduto, ha fatto altre cose. Per esempio ha fatto una pensata sull’energia, ha fatto saltare i nervi a tutti annunciando la cessione delle quote di Intesa-Gasint al miglior offerente ed ora in pratica Rapolano ha la sua comunità energetica, quando altri amministratori neanche hanno capito bene di cosa tratta.

Un aiutino alle finanze del comune termale di certo l’ha dato la Regione. Più che agli altri. Ma il perché è ancora Starnini che non chiede mediazioni o scrive memorie a funzionari e assessori. Lui al Palazzo del Pegaso ci va personalmente e lì si insedia finché non ottiene. Incontenibile.

In consiglio la minoranza l’ha già un po’ “traviata”. Parte di essa ha di recente votato assieme a lui per lo stato Federale europeo. Siamo curiosi di vedere come Sandro porterà avanti l’istanza. Di certo questa cosa l’hanno fatta Nardella a Firenze e lui a Rapolano.

Ora, considerando, che sulla carta lui ha una maggioranza civica, non di destra o di sinistra, che quindi non conta nel risiko nazionale, considerato che ha belle ricandidato tutto e tutti -oggi presentazione a Rapolano, domani a Serre -, annunciando anche che la prossima giunta dovrà superare se stessa, cioè Starnini 2.0 farà meglio di Starnini 1.0… Ecco considerato tutto questo, siamo proprio sicuri che il Pd o FdI ci penseranno a lungo prima di spendere risorse, tempo e personaggi per andare a insidiargli il “reame”.

Per ora non c’è andato nessuno. Più in là qualcuno, giusto per la forma, forse lo farà, ma sappiamo cosa scommettere se ci chiedono chi sarà il confermato – ohps, volevamo dire l’eletto – sindaco di Rapolano Terme.

Buonconvento

In prima fila c’è Riccardo Conti, sindaco uscente, alla seconda candidatura con Pd e mondo civico progressista. Dovrebbe trovarsi di fronte il “solito”, ma stavolta “diverso”, Fabio Papini alla guida di una lista civica più moderata rispetto al passato. La chiacchiera politica dice che ci potrebbe essere anche un’ulteriore candidatura civica: donna e commerciante, mentre il Centrodestra che sta ricostruendo – a trazione Fdi – la sua rete di relazioni nella provincia ha problemi a trovare candidati e comporre la lista, quindi forse declinerà per l’appoggio esterno.

Riccardo Conti al compleanno per i cinquant’anni di Paolino, l’apprezzatissimo volontario del Museo della Mezzadria senese

Ma facciamo un passo indietro. Buonconvento è un posto che è certo salubre e dove la vita è ancora a misura di famiglia. Certo si sta ancora meglio se ogni giorno non tocca prendere l’auto e andare lontano a lavorare. L’economia è prevalentemente agricola, l’artigianato vive ancora una dimensione non ben definita. L’essere al contempo una porta di Montalcino e altresì una porta della Valdorcia, oltreché strada di accesso ai più seducenti siti delle Crete, mette il turismo tra gli obbiettivi più stuzzichevoli.

Nel mentre Buonconvento si propone come hub, punto di raccolta, area fiere ed esposizioni ed anche per temi ed eventi culturali. A disposizione di tutto l’indotto. Troviamo che qualche risparmio per spending review affrettate o qualche disattenzione ha portato a una minor comunicazione di ciò che si fa a Buonconvento. Tirano ancora sulla stampa nazionale e/o specializzata i misteri della Rondinella, ma belle narrazioni “acchiappagente” con il fornaio che fu dichiarato premiato fornitore di “tozzetti” dalla casa Reale d’Inghilterra non le abbiamo più sentite.

Riccardo Conti che la sua elezione nel 2019 l’ha ottenuta con un onesto 45,82% deve tener presente che Buonconvento potrebbe diventare contendibile. Lui, come sindaco in carica, ha un problema nella viabilità. E non parliamo solo dell’onnipresente traffico sulla Cassia, ma anche delle strade interne e del boccone indigesto che è rappresentato dal Ponte della Casanova che anche quest’anno ha costretto centinaia di veicoli in transito all’attesa o alla deviazione.

Simpatica foto del 2019 con Fabio Papini, indicato come candidato dall’on. leghista Tiziana Nisini

Fabio Papini che per le liste unite del centrodestra ottenne cinque anni fa il 19,74% dei consensi si è presentato dicendo cose abbastanza scontate. Dovrà fare di meglio, ma comunque crede molto nella lista che ha messo insieme e non sembra intenzionato a ritorni verso la triade politica che governa a Roma.

Altri candidati, infine, non sarebbero una novità. A Buonconvento dove votano di solito il 70% degli aventi diritto, la terza via non è una rarità: cinque anni fa furono in quattro a sfidarsi, dieci anni fa in tre.

Murlo

Il comitato Insieme per Murlo ricandida il sindaco uscente Davide Ricci (45,91% nel 2019), già consigliere ed assessore comunale. Con il beneplacito pure del Pd che nei dintorni di Poggio Civitate è commissariato da anni.

Di alternative al momento non si ha notizia. Murlo il sito dove l’Università di Torino stabilì che risiedevano, Dna alla mano, i veri eredi degli Etruschi, è uno dei territori limitrofi di Siena Capoluogo, ma non ci sono grosse polemiche da fare. Si tratta di territori tutti ipervincolati per il loro valore geoculturale, quindi i temi dell’inurbamento sono preclusi.

Davide Ricci onora la memoria dei partigiani Benocci, Foderi, Giannelli e Mantengoli del IV distaccamento “Carlo Pisacane” della Brigata Lavagnini

Gli argomenti dell’economia sono agricoltura e turismo. Di quest’ultimo il cicloturismo ha fatto il boom: sono in migliaia e migliaia a risalire ogni bella stagione il crinale di Vescovado. Ma turismo è favorito anche da arte e intrattenimento quando possibile. Eventi che coinvolgono anche Crevole che è un sito che piace particolarmente anche a UniSi: si va dai concerti ad avvistamenti e osservatori della “stellata”. Gli autovelox, anzi l’unico di pertinenza comunale vicino la rotonda di Orgia, hanno sempre rappresentato un’opportunità e molte problematiche, stante la propensione di ignoti a verniciarli di oscuro. Stavolta il problema è maggiore: Anas e ditte l’hanno fatto smontare per tutto il tempo dei lavori di adeguamento della SS223. Potrebbe esser sostituito da un radar-tutor come ha fatto Monticiano, ma sembra che il tratto comunale sia insufficiente perché è interrotto dal territorio di altre municipalità. Probabilmente l’amministrazione dovrà rinunciare per qualche tempo a quegli introiti che avevano permesso molte manutenzioni straordinarie.

Comunque in attesa che torni ottobre con la sagra di Tordo e Cuccagna a Vescovado le cose da fare a Murlo ci sono. Innanzitutto rivoluzionare e rendere più appetibile il Polo culturale dove l’amministrazione ha acquisito dalla Curia la casa-canonica per destinarla ad ampio salone conferenza; di conseguenza l’attuale museo sarà ampliato con l’utilizzo dell’attuale sala conferenze; inoltre il Comune si doterà di un magazzino centralizzato.

(Le foto sono prese in genere dai profili pubblici dei candidati. La foto pubblica di copertina è di Ettore Campana)

(7 – continua)

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