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venerdì, Novembre 22, 2024

Come la pandemia ha cambiato le regole dell’architettura

Riceviamo e pubblichiamo un’anticipazione dal numero estivo di Leasing Magazine, intitolato “L’Architettura vista dall’interno con Global Planning Architecture che definisce i punti cardine di una rinnovata cultura”.

Nella visione dello studio milanese Global Planning Architecture – https://www.globalplanning.it/ – il rapporto delle persone con l’architettura e con il work-life balance deve essere sempre più incentrato su inclusione, felicità e benessere, anche grazie a un uso innovativo della tecnologia.

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Negli ultimi due anni aziende e realtà lavorative hanno dovuto affrontare molti cambiamenti. Con diverse sfumature esse hanno adattato o rivoluzionato radicalmente la propria cultura aziendale, raramente i principi e i processi interni sono rimasti inalterati. Il cambiamento più importante, riscontrato nel post-pandemia, risulta essere avvenuto nella scala di valori e priorità che le persone danno al tempo dedicato a lavoro e vita privata, generando un mercato del lavoro del tutto nuovo e inaspettato.

Questi cambiamenti hanno oggi una forte ricaduta anche sull’architettura, che per perseguire con successo la propria mission di progettazione, deve oggi mutuare da settori quali il marketing e il management una profonda conoscenza della sociologia e della cultura aziendale.

Come si definisce questa nuova realtà?  Innanzitutto, dai suoi effetti; quando essa funziona ed è condivisa dalle persone produce risultati positivi e un buon output aziendale. I tasselli che le compongono, comprendono i flussi di lavoro, le modalità di interazione tra le business units e tra le persone, la gestione del tempo e degli orari di lavoro, l’uso degli spazi, l’immagine aziendale e i valori condivisi, i percorsi di crescita e avanzamento professionale e i processi formativi.

Tutti questi fattori diventano oggetto di studio e parte integrante del progetto architettonico, che sia di un interno, di un edificio o di uno spazio urbano. Il noto studio milanese Global Planning Architecture ha definito una nuova visione nel rapporto delle persone con un’architettura sempre più incentrata sulla restituzione di benessere ed efficienza.

Il Campus Telecom di Bologna

Il luogo di lavoro come contesto di miglioramento

L’architettura, come molti altri settori, compie oggi un cambio di visione che mette in primo piano le persone; dal loro stato emotivo dipende la produttività aziendale ed è partendo da esse che si deve sviluppare la progettazione degli ambienti lavorativi. L’ufficio diventa uno spazio concettuale in cui dimostrare e mettere a frutto le proprie competenze e conoscenze ma anche dove si ha facile accesso alla formazione e all’informazione.

A maggior ragione nei settori dell’Architettura e del Real Estate, profondamente influenzati dai cambiamenti sociali ed economici è indispensabile una formazione costante e puntuale. Gli spazi dedicati alla progettazione vengono così ripensati in modo creativo e formativo, per aiutare i team di progetto ad adattarsi e pensare in modo nuovo rispetto alla realtà mutevole; per esempio, stimolandoli alla condivisione dello spazio e a lavorare insieme per obbiettivi.

Una cultura inclusiva

Il mondo dell’architettura è abituato da tempo a muoversi secondo una dinamica di inclusività delle competenze, attraverso processi aperti a collaborazioni interne ed esterne, focalizzate su un obiettivo comune: il progetto. Sono lontane le discriminazioni legate al genere, all’età, alla distanza geografica, alle abilità fisiche o alla religione. Le persone vengono valutate e apprezzate per le loro capacità professionali e per il contributo che possono portare allo sviluppo dei progetti. L’architettura costruisce gli strumenti della nostra società: dagli spazi, agli edifici fino all’ambiente urbano, strumenti che per loro natura devono essere inclusivi e accessibili a tutti.

Il principio dell’inclusività è oggi un cardine nella progettazione architettonica di qualsiasi spazio residenziale, edificio o luogo pubblico. Si progettano luoghi privi di barriere fisiche e culturali, spazi funzionali e funzionanti per tutte le fasce di età, ponendo l’attenzione alle diverse funzioni che le persone ricoprono all’interno della società.

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La Felicità come nuovo Asset

Gli spazi che viviamo e utilizziamo ogni giorno sono parte della nostra identità e influiscono positivamente o negativamente sulla quotidianità e sulle emozioni. Chi si occupa di Architettura lo sa, proponendo da anni un approccio alla progettazione di spazi che orientino alla positività. Dalla pianificazione urbana alla progettazione del workspace l’obiettivo è restituire un plus valore alle persone creando empatia con i luoghi che le circondano. La felicità diviene così uno degli asset dell’architettura e degli spazi ufficio. Un concetto che vive anche all’interno della costruzione degli asset aziendali, attraverso la realizzazione di percorsi dedicati e ad un ritorno positivo che parte dal management. Le persone che hanno la possibilità di lavorare e condividere le loro idee all’interno di un ambiente rilassato e di utilizzare spazi adeguati alle loro esigenze vitali risultano infatti avere maggior efficacia e controllo delle proprie azioni, alti livelli di energia e prestazioni migliori, contribuendo così alla creazione di un ambiente di lavoro piacevole e produttivo.

Human Technology

La tecnologia favorisce il cambiamento e anche il settore dell’architettura ha oggi la necessità di accogliere cambiamenti migliorativi all’interno dei suoi processi e della propria cultura aziendale. La Human Technology, costruita attorno alle esigenze delle singole persone, permette di tagliare processi interni lenti e ormai desueti come l’invio massivo di mail e regala invece più spazio a tutte quelle attività che richiedono collaborazione, creatività e pensiero condiviso. La tecnologia smart e le diverse tipologie di automazione rendono l’ambiente di lavoro più produttivo e notevolmente più piacevole. Ridisegnare i processi lavorativi all’interno della propria azienda richiede lungimiranza e una leadership aperta alle opzioni più innovative. Solo chi ha la capacità di cambiare viene infatti ripagato da un work-life balance più sano, produttivo e felice.

(In copertina l’University Island di Pomeglia)

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