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venerdì, Aprile 26, 2024

Guerra al lookism per difendere i brutti

Troppo brutto, non puoi lavorare. Potrebbe sembrare un’assurdità ma negli States invece è reatà. Secondo il NewYork Times, l’aspetto fisico condiziona le assunzioni, addirittura di più della discriminazione per razza e colore. Premesso che se ad un colloquio di lavoro, l’aspirante si presenta con i pantaloni strappati, la maglietta macchiata, i capelli sporchi e l’aspetto trasandato, avrà sicuramente minori chances di chi arriva vestito di tutto punto e profumato, rimane da chiarire il concetto di brutto. L’aggettivo è usato per definire di solito aspetti negativi: che tempo brutto! Non piangere che sei brutto! Che brutta storia, che brutta persona. Ecco che brutta persona: perchè è un individuo meschino o perchè ha i lineamenti non conformi al senso estetico del momento? Chi stabilisce il confine tra bello e brutto? Una mano la dà la pubblicità presentando donne snelle, capelli fluenti, ben vestite; uomini statuari, palestrati, depilati e e sorridenti. Con l’aiuto di chirurghi e photoshop sono ancora più perfetti. E i comuni mortali cercano di rincorrere questa immagine, chi più chi meno, ma spesso con l’ansia di essere inadeguati. Per difendere chi non ci riesce e viene catalogato nella classifica dei brutti, il giornale americano ha avviato una campagna contro il lookism, la discriminazione per l’aspetto estetico. I troppo grassi, troppo magri, troppo alti, troppo bassi, con il naso troppo grosso o troppo fino, secondo uno studio statunitense, hanno maggiori difficoltà a trovare lavoro e se vengono assunti guadagnano meno dei belli. Non scandalizziamoci troppo, non è storia solo d’Oltreoceano che non riguarda l’Italia. Qualche anno fa, una cameriera impiegata in un albergo in Trentino, fu licenziata perchè troppo grassa e brutta. Denunciò ai carabinieri la discriminazione subita. “Avrei capito mi avessero mandato via perchè non sapevo fare il mio lavoro – disse Erika – ma non accetto che sia avvenuto per il mio aspetto fisico”.

Guglielmo Bertone aveva dei denti enormi e voleva fare il lettore delle notizie del tg, tentarono in tutti i modi di eliminarlo dal concorso Rai, ma era così tanto preparato che alla fine lo dovettero assumere per la conduzione del telegiornale. Però questo avveniva nel film con Alberto Sordi protagonista, nella realtà i signori Bertone riescono a superare i pregiudizi?

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Buona giornata

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