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sabato, Aprile 27, 2024

Investimenti finanziari.Tutti gli strumenti utili per creare la giusta strategia per massimizzare i ritorni e diminuire i rischi

In tema di investimenti, un approccio intelligente (una vera e propria “regola d’oro”) per gestire i rischi finanziari è la strategia di diversificazione. Prima di iniziare però, è importante stabilire gli obiettivi del proprio investimento e l’orizzonte temporale nel quale si intende muoversi, in quanto, questi due fattori, di fatto, influenzano le basi di una strategia di diversificazione. Alessandro Moschetti, esperto di investimenti con un’esperienza nel settore ultraventennale, in questo articolo, ci illustra l’importanza di questa strategia per gestire e ridurre al minimo i rischi.

Cos’è la diversificazione degli investimenti e come funziona?

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La diversificazione degli investimenti è il principio di distribuire i tuoi investimenti su diverse classi di attività o tipi di investimenti per ridurre l’esposizione a un singolo rischio. In altre parole, non “metti tutte le uova nello stesso cesto.

Essendo il rischio un elemento non è azzerabile quando si parla di investimenti, la logica alla base della diversificazione è che un portafoglio costruito da diversi tipi di asset produrrà rendimenti a lungo termine maggiori e ridurrà allo stesso tempo i rischi.

La parola “rischio” non deve spaventare chi si approccia anche per la prima volta ad investire il proprio denaro perché è proprio non investendo che si corre il rischio maggiore e cioè quello di vedere il denaro eroso dall’inflazione. Infatti mentre l’inflazione è una certezza, il rischio è una eventualità che si può gestire costruendo un portafoglio diversificato.

Cosa succede se si investe in un solo asset?Concentrare gli investimenti su un singolo asset può portare a brutte sorprese, un esempio recente lo abbiamo avuto con gli investitori che hanno perso il loro denaro con le banche che sono andate in risoluzione. Concentrare tutto su un singolo asset ha portato in alcuni casi a perdere i “risparmi di una vita”.

Esempio. Immaginiamo di avere una somma da investire: possiamo usarla tutta per acquistare le azioni della società A oppure utilizzarne una parte per comprare i titoli di A, una parte per investire nei titoli di B e una terza parte per acquistare le azioni di C. Mettiamo poi che A fallisca: nel primo caso perdiamo il 100% dell’investimento; nel secondo, al peggio perdiamo solo il 33%, mentre nell’ipotesi migliore recuperiamo una parte di quel 33% grazie alle buone performance e agli apprezzabili dividendi di B e C.

Quali sono tutti i vantaggi della diversificazione?Oltre alla riduzione del rischio, la diversificazione degli investimenti offre diversi benefici chiave: Miglioramento delle Prestazioni
La diversificazione può migliorare le prestazioni complessive del tuo portafoglio, poiché le perdite in una classe di attività possono essere compensate dai guadagni in un’altra.

Protezione contro l’Inflazione
Diversificando in investimenti che reagiscono in modo diverso all’inflazione, puoi proteggere il potere d’acquisto del tuo denaro.Riduzione dello Stress Finanziario
Con un portafoglio diversificato, sei meno esposto alle turbolenze del mercato, il che può ridurre lo stress finanziario e aumentare la tua tranquillità.

Come si effettua una strategia di diversificazione? La diversificazione può essere fatta utilizzando diverse asset class (categorie di strumenti finanziari diverse), le più utilizzate sono le azioni, le obbligazioni, i fondi, le SICAV (Società di Investimento a Capitale Variabile) e gli ETF. Inoltre con questi strumenti si può diversificare per area geografica, per settori e su valute diverse, si può scegliere di avere dei flussi cedolare ed interessi periodici creando una rendita passiva.

Pur padroneggiando tecniche di analisi tecnica e cioè la capacità di prevedere l’andamento dei mercati finanziari o fondamentale cioè la capacità di prevedere variabili economiche e finanziarie che influenzano i mercati, avere un portafoglio diversificato aiuta a mettersi a riparo in anni di “burrasca” in quanto le diverse asset class spesso non si muovono in maniera parallela l’una con l’altra.

A volte ai rialzi di una, corrispondono i ribassi di un’altra e avere più strumenti finanziari in portafoglio aiuta a massimizzare i profitti e in alcuni casi a compensare le perdite con i guadagni. Tra i vari strumenti finanziari infatti vi è spesso una correlazione che non è altro che la misura di quanto due o più investimenti si “muovono” insieme.

Come funziona la correlazione tra investimenti?Strumenti finanziari poco correlati sono decisamente i più indicate a stare insieme in portafoglio diversificato. Per un motivo molto semplice: se uno, l’altra andrà bene (o almeno meglio).
Non a caso i gestori di portafogli analizzano le correlazioni tra diversi investimenti, privilegiando quelli che hanno bassa correlazione (detti “decorrelati”).

Negli investimenti, la decorrelazione è un concetto fondamentale che spesso viene messo in secondo piano quando si imposta una strategia di investimento. La decorrelazione si riferisce alla riduzione della dipendenza tra due o più attività finanziarie, cioè la loro capacità di muoversi indipendentemente l’una dall’altra. Questo è un concetto importante perché gli investitori cercano spesso di costruire portafogli diversificati per ridurre il rischio complessivo, dimenticandosi di controllare come i “pezzi” del portafoglio si comportano tra loro.In pratica, quando si costruisce un portafoglio di investimenti, è importante selezionare attività finanziarie che non siano altamente correlate tra loro. Questo perché se le attività finanziarie in un portafoglio sono altamente correlate, possono muoversi tutte insieme nella stessa direzione, innescando un effetto domino che aumenta il rischio complessivo del portafoglio.

Viceversa, se le attività finanziarie in un portafoglio sono scarsamente correlate, il rischio complessivo del portafoglio sarà più basso.Un modo per ottenere decorrelazione è selezionare attività finanziarie che appartengono a settori o mercati diversi. Ad esempio, un portafoglio che include azioni di società tecnologiche, azioni di società petrolifere e obbligazioni governative, potrebbe essere “decorrelato”, poiché le attività finanziarie in questi settori sono influenzate da fattori diversi.

La decorrelazione può anche essere ottenuta attraverso la diversificazione geografica, scegliendo attività finanziarie in paesi diversi. Se ad esempio, un investitore possiede attività finanziarie in paesi diversi, come Europa, Asia e America, è probabile che queste attività siano meno correlate tra loro rispetto alle attività finanziarie che si trovano tutte in un unico paese.

C’è anche da dire che la diversificazione è un concetto interessante in teoria ma in pratica è molto più complesso. Infatti le correlazioni tra molti investimenti sono relativamente basse quando tutto va bene, ma aumentano nelle crisi finanziarie dal momento che la paura spesso e volentieri contagia tutti i mercati (azionario, obbligazionario, etc), senza distinzioni e sono pochi gli investimenti che resistono a queste “ondate”: tipicamente, l’oro e i titoli di Stato di Paesi considerati super solidi e affidabili.

Quando i mercati finanziari diventano turbolenti, come per esempio nel 2022, l’investitore scopre che la diversificazione non gli è stata di alcuna utilità perché è aumentata la correlazione e quindi la tendenza di muoversi insieme nella stessa direzione di molte asset class.In questo caso entra in gioco, dopo la correlazione, l’arco temporale di investimento. Se si ragiona in un’ottica pluriennale, è assai più probabile che l’eventuale performance negativa di un investimento sia compensata da quella positiva degli altri.

Che risultato si ottiene con una buona strategia di diversificazione che tenga conto di tutti questi aspetti?Premesso che i risultati del passato non sono una garanzia per il futuro, con la diversificazione la performance negativa di uno strumento finanziario o di un’asset class intera può essere controbilanciata dalla performance positiva registrata da altri asset presenti in portafoglio. Nel 2022, ad esempio, le materie prime sono salite molto, mentre azioni e obbligazioni scendevano anche pesantemente.In passato, invece, quando i tassi non erano a zero, azioni e obbligazioni non reagivano allo stesso modo a fasi negative di mercato, anzi si muovevano in direzioni opposte.

Dunque mercati diversi registrano andamenti diversi in momenti diversi. Pertanto uno dei modi migliori per conseguire rendimenti stabili nel tempo è ripartire il proprio capitale in diverse tipologie di attività, senza avere un’esposizione eccessiva a una singola classe di attività o a un settore di mercato.Cosa non fare?Come sostiene l’“oracolo di Omaha” Warren Buffett, “un’ampissima diversificazione serve solo agli investitori che non hanno idea di ciò che stanno facendo”. Ok diversificare, quindi, ma senza esagerare: un buon portafoglio può essere composto da pochi prodotti finanziari ben selezionati; un pessimo portafoglio può invece arrivare a contenere decine di prodotti male assortiti. Il che non aiuta affatto l’investitore. Diversificare, insomma, significa anche saper scegliere.

Un ultimo consiglio: Controlla regolarmente il tuo portafoglio, mantieni il tuo portafoglio in linea con i tuoi obiettivi e apporta aggiornamenti in base alle condizioni di mercato e alle tue esigenze.

Conclusioni

La diversificazione degli investimenti è una strategia chiave per gestire i rischi finanziari e proteggere il tuo patrimonio. È importante lavorare con un consulente finanziario o fare la dovuta ricerca per creare un portafoglio diversificato che si adatti alle tue esigenze e obiettivi finanziari. Ricorda che, anche se la diversificazione riduce il rischio, non lo elimina completamente, ma può aiutarti a ottenere una gestione finanziaria più equilibrata e sicura.

Alessandro Moschetti
Consulente indipendente

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