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domenica, Aprile 28, 2024

La leggenda del crocifisso di Paganico

Avete mai sentito parlare della leggenda del Crocifisso di Paganico? Facciamone una breve sintesi. Ma prima diciamo che Paganico è un centro, un tempo importante strategicamente, della Maremma senese. Il borgo fu costruito nel XIII secolo per volontà del Comune di Siena, a guardia della vallata dell’Ombrone. Nel 1278 la Repubblica di Siena decideva di cingere di mura il nuovo borgo, obbligando i nobili dei dintorni a cedere le terre limitrofe al paese, esentando nello stesso tempo Paganico da ogni tassa o balzello per dieci anni, in modo da attirare una sufficiente popolazione. Il paese è ancora oggi ricco di ricordi senesi, ed anche nella chiesa di San Michele Arcangelo esistono importanti opere di artisti senesi. Ma in questa chiesa c’è anche un famoso Crocifisso quattrocentesco, di artista ignoto, forse di origine nordica: si tratta proprio del Crocifisso che un tempo sarebbe stato oggetto di disputa fra gli abitanti dei borghi rivali di Paganico e Civitella.
Narra dunque la leggenda che, in epoca imprecisata, si svolsero contemporaneamente due battute di caccia al cinghiale, da parte delle squadre di cacciatori paganichesi e di quelli civitellini, ed entrambi i gruppi – su chi prima e chi dopo esistono varie versioni – rinvennero, nella boscaglia, nascosto fra i rovi, un misterioso Crocifisso di cui tutti, fino ad allora, ignoravano l’esistenza.
Naturalmente nacque una disputa, visto che entrambi i gruppi rivendicavano il diritto di portarlo nel loro rispettivo paese.
C’è chi afferma che il Cristo fosse stato portato a Paganico e che un bel gruppo di civitellini fosse andato a riprenderselo. La cosa suscitò fiere discussioni, e minacciava di finire in una sonora scazzottata. Alla fine, saggiamente, paganichesi e civitellini decisero di affidare alla sorte, o meglio alla volontà divina, la decisione. Caricarono dunque su un carro il Crocifisso e, dopo avervi aggiogato due nere giovenche non domate, lo portarono al limitare della macchia circostante, promettendo di rispettare la direzione che avrebbe preso il carro con la sacra immagine. Ebbene, le giovenche si diressero verso Paganico, e così il Crocifisso fu portato nella chiesa di San Michele Arcangelo.
Di questa curiosa leggenda hanno scritto vari autori, fra cui Idilio Dell’Era e Virgilio Grassi in un
volume del 1943.

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