Non disimpariamo a riconoscere il bello

Dobbiamo rivedere il testo della canzone di Giorgio Gaber “Destra sinistra” per aggiungere che chi a Natale ama gli alberelli luccicanti è di sinistra e chi le piantine di alloro striminzite di destra. Così avremmo chiaro anche cosa dire per non essere tacciati di antigovernativi, o filo fattoriniani. Consiglio però una terza corrente, quella di chi osserva e giudica per quello che vede. E quegli alberelli che l’amministrazione comunale ha distribuito per le vie principali del centro storico, diciamoci la verità, sono brutti. Per onestà intellettuale lo dovrebbe ammettere anche l’assessore che probabilmente quando li ha visti sistemati lungo il Corso di Siena, c’è rimasta di sasso. E allora liberiamoci della toga dell’avvocato accusatore o difensore, prendiamo atto che per incomprensione tra il Comune e il vivaista, tra il Comune ed i commercianti, tra il Comune e gli esperti di verde, o chissà per quale altro disguido, l’operazione alberelli natalizi per ora non ha funzionato. E poniamoci rimedio. C’è tempo per migliorare, non ci vuole poi molto. Però alberelli o no, per favore, non perdiamo il gusto del bello solo per difendere o attaccare un politico o un amministratore. Siena è così stupenda perchè ci hanno insegnato a distinguere tra il magnifico e il mediocre. Non perdiamo questa peculiarità.

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