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martedì, Aprile 16, 2024

Soldi, quando l’aspettativa precede la ragione

Gli studi di Economia, più Neurologia e più Psichiatria sono le chiavi della Neuroeconomia. Queste discipline scientifiche ci aiutano a capire come il concetto di razionalità economica sia più ampio di quanto comunemente si possa pensare.

Oggi riusciamo a studiare in laboratorio il funzionamento del cervello durante le scelte economiche: questa è la neuroeconomia comportamentale.

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Però bisogna ricordarci che la teoria economica non è una teoria del cervello anche se alla base di ogni scelta, anche economica, c’è un comportamento della persona (imprenditore, consulente, operatore a vario titolo) quindi risulta utilissimo studiare i processi decisionali e correlati neuronali delle scelte se vogliamo capire quali sono i fondamentali del comportamento umano che, alla fine, determinano anche tutte le scelte economiche.

Le ricerche in Neuroeconomia mirano sostanzialmente a comprendere i processi decisionali, cioè come si generano le scelte delle persone.

Lo studio del cervello e della psicofisica ci permette di mettere a confronto le ipotesi possibili su questi processi. L’esempio classico di quanto abbiamo sopra ricordato è il campo della finanza.

Attraverso la risonanza magnetica funzionale del nostro cervello è stata rilevata una dissociazione temporale tra il calcolo del valore atteso e del rischio connesso. Gli studi di neuroeconomia hanno mostrato come il cervello processi sempre prima il valore atteso di una scelta e solo dopo le sue rischiosità.

Questo implica che tutte le scelte delle persone se effettuate in fretta, pensiamo al trading di Borsa, rispecchiano una totale mancanza o una limitata considerazione della rischiosità rispetto a ciò che si sta scegliendo.

Le emozioni sono infatti un aspetto non razionale e fondamentale delle decisioni economiche e quindi non sempre razionali nel vero senso della parola, anche se il cervello umano è sempre più razionale di quanto comunemente si possa pensare.

Premesso che tutti sappiamo bene che le aspettative individuali in economia orientano molto di più dei fatti reali sarà d’obbligo approfondire e affrontare il tema complesso, ma sostanzialmente anche semplice fra “Economia” e “Neurologia”, una “nuova” disciplina scientifica che prende il nome di Neuroeconomia e che studia le scelte economiche comportamentali.

(Gianfranco Antognoli è anche presidente dell’associazione per la ricerca neurologica onlus “Arno”)

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