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mercoledì, Aprile 24, 2024

Tempi cambiati, più facile ritorno in Libia per le aziende

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo del prof. Mario Sabato a “Leasing Magazine – Novembre” dal titolo “Libia: opportunità di business internazionale anche attraverso i servizi dell’Associazione Imprese d’Italia (Aidi) Roma”

In un periodo di incessante quanto in rapida evoluzione dei mercati finanziari e commerciali, una delle novità più interessanti da un punto di vista commerciale per lo sbocco del “made in Italy” all’estero, è certamente la graduale riapertura del vicino mercato libico attualmente in corso.

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Il nuovo premier in carica in Libia – Sig Abdulhamid Dabaida – ha intenzione infatti di riaprire al più presto il Paese agli investitori e alle ditte italiane in particolare; ci si augura presto anche la riapertura di un volo diretto Roma-Tripoli così come già richiesto da parte libica – a livello di Ministro degli Esteri – in recenti colloqui a Roma durante una visita di Stato.

Ricordiamo infatti che l’ex volo diretto Roma-Tripoli e ritorno è stato interrotto da tempo e che per raggiungere quest’ultima capitale al momento si vola via Tunisi oppure via Istambul con successivo volo in Libia.

La storia degli investimenti italiani recenti in Libia è abbastanza ricca ed importante e se si considera il periodo antecedente alla rivoluzione (2011) in Libia operavano oltre 100 aziende italiane, guidate da quelle del settore energetico, delle infrastrutture, dell’impiantistica industriale ed in particolare del petrolio.

L’Italia quest’anno ha la presidenza del G20 ed in tale contesto si è tenuto un meeting alla Farnesina nel mese di ottobre denominato “Incontri con l’Africa” con delegati di circa 50 Paesi africani, tra cui libici, che hanno affrontato i temi: People, Planet, Prosperity.

Dopo la citata rivoluzione e principalmente per una percepita assenza di sicurezza fisica, specie per gli stranieri non ben assistiti da conoscenze locali, non molte aziende internazionali operano tutt’ora in Libia, Paese che dispone di importanti risorse economiche.

La Libia ha una forte necessità di spingere il processo di stabilizzazione già in corso, con nuove infrastrutture e logistica, che faranno da volano all’incremento dell’economia locale e alla velocizzazione della ricostruzione laddove necessario; la popolazione è ormai stanca della presenza sul territorio, di varie milizie e fazioni più o meno armate.

Il Paese è comunque molto interessante ed aperto ad investimenti internazionali in vari settori tra cui industrie produttive, telecomunicazioni, energia elettrica, università, alberghi, assicurazioni, rete stradale e ferroviaria.

Quanto precede sarà agevolato da una stabilità politica ricercata ed attualmente in fase di consolidamento, alle porte di una importante tornata elettorale che si terrà a dicembre 2021.

Nell’ambito di questo quadro generale, l’Associazione Imprese d’Italia, tramite i contatti operativi stabiliti dall’estensore dell’articolo e Presidente del Comitato Scientifico, può agevolare da subito le aziende italiane associate all’Aidi e interessate all’internazionalizzazione in Libia, attraverso la presentazione dell’azienda ad una primaria banca in Tripoli, per avviare un neo business, sia esso attraverso una filiale estera, una JVs oppure un classico ufficio di rappresentanza, fissando quindi anche un primo appuntamento per l’apertura di un rapporto di conto corrente bancario in Tripoli.

Tale attività di consulenza cosiddetta di “customers referral process”, che potrà essere pianificata nel corso di specifici colloqui BtoB in sede AIDI a Roma, agevolerà, per l’azienda interessata, anche la ricerca all’estero di nuovi clienti potenziali, diversificando il suo portafoglio d’attività, sviluppando e promuovendo quindi il suo business internazionale.

Mario Sabato

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