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venerdì, Maggio 3, 2024

Come Vinicio non ce ne saranno più

Oggi nella Selva l’addio a Guastatori, l’artigiano della Piaggia della Morte, medaglia di civica riconoscenza nel 2000

Ringrazio Roberto Rosa – e la sua nota costoniana sul cordoglio di Società e Ricreatorio – per consentirmi in extremis di unirmi ai saluti a Vinicio Guastatori. Stanotte la sua salma è stata vegliata nella chiesa della Selva e oggi alle 15:30, sempre lì, si terranno le formali esequie.

Un uomo come altri non ci saranno, che viveva davvero la Siena a misura di contradaiolo. Ognitanto mia madre mi mandava in perlustrazione da lui, per la Piaggia della morte, con richieste assurde, riguardo a restauri da operare a mobili intarsiati dell’Ottocento francese. Salutava con calore, assumeva una veste seria, talvolta si rimetteva gli occhiali e iniziava la disamina scuotendo la testa. Sapevo che era affezionato alla mia famiglia, ed io alla sua, soprattutto alla figlia Fiorella che incontravo appunto al Costone.

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Medaglia di civica riconoscenza nel 2000, quando il Mangia d’Oro non venne assegnato, in questi giorni si è scritto molto e bene su di lui. Segnalo chiaramente Massimo Biliorsi su La Nazione e probabilmente la stessa Katiuscia Vaselli su Sienanews, ma ripropongo come Gemma Stecchi lo ha donato alla posterità sul portale della Fondazione Musei senesi.

Il Costone – e qui ritorno a Roberto Rosa – vuole ricordare con profondo affetto Vinicio Guastatori, “venuto a mancare nei giorni scorsi, costoniano d’altri tempi, un ragazzo di Mons. Orlandi che nell’agosto del 1945 scampò all’incidente di Simignano dove perirono 3 giovani esploratori costoniani. Lui, appena undicenne, si salvò per puro miracolo”.

“Nella sua antica bottega artigianale – scrive ancora la nota – ci ha sempre raccontato questi aneddoti che facevano parte fondante della sua vita. Nel 2006 restaurò con abile maestria il Crocifisso conservato all’interno della chiesetta del Costone, realizzato nel 1946 dal pittore senese Bruno Marzi, che in seguito fu esposto in cattedrale in occasione dell’ottavario per la Domenica in Albis. Di lui ricordiamo l’estrema pacatezza e umiltà, un uomo dal cuore grande, un artigiano senese dalle mani d’oro. Ci mancherai Vinicio!”

Saranno in molti a presenziare alle esequie dove chiaramente anche SienaPost si unisce alle condoglianze ai congiunti. Scompare un artigiano vero, di quelli che non si trovano più e che la contemporaneità non riesce a crescere ancora. Ciao Vinicio.

Nelle foto: Vinicio Guastatori all’interno della sua bottega; un piccolo gruppo di superstiti di Simignano, il più piccolo è Vinicio Guastatori ed infine l’opera di Bruno Marzi   

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