A contrastarla l’Oca partita prima, polemiche a non finire sull’abbassamento di Ambrosione
Vince l’Onda, viva l’Onda. Seconda vittoria di fila per Brigante, seconda vittoria da capitano per Alessandro Toscano. Proiettata fra le prime a San Martino da una mossa che la vedeva nona e quindi in svantaggio, l’Onda appaia prima il Bruco e poi si mette in scia di Oca e Leocorno in testa.
Al primo San Martino Tabacco mostra più duttilità e recupera pista ulteriormente all’Oca. In scia, una Civetta, in rimonta, scivola di quarto e cade. All’uscita del primo Casato il galoppo di Veranu ha un’incertezza e Brigante ha l’opportunità di passare in testa.
Se sembrava già un Palio chiuso quand’era in testa l’Oca, lo è ancora di più con l’Onda che lo domina senza incertezze nei due giri finali. Al secondo San Martino è Onda, Oca, Leocorno. Caduta in fotocopia di quella della Civetta per il Montone, su cavallo e fantino a terra verso i materassi inciampano e cadono anche Pantera e Nicchio.
Le successive curve sono un crescendo dell’Onda, l’Oca vorrebbe ma Veranu va sempre largo. In foto oltre Onda e Oca ci entrano Leocorno e Bruco.
Ok, fin qui il successo dell’Onda in un Palio corso con capacità e regolarità da Fonte Gaia in poi. Quello che c’è stato prima purtroppo ha contato. A caldo non sapremmo immediatamente indovinare perché la prima mossa è stata annullata, ma non abbiamo alcun dubbio nel dire perché doveva essere annullata l’ultima: la Lupa non era entrata, neanche di una porzione.
Tutte invece hanno spinto. Montone e Pantera battono nel canape, Giraffa e Nicchio ci battono. Se ne vanno quelle dai canapi alti che avevano qualche certezza più delle altre sui comportamenti che avrebbe tenuto la Lupa.
Questa mossa così condizionante – nelle precedenti era sempre partito avanti il Nicchio – probabilmente è il segno definitivo che Ambrosione è prossimo a salutarci. Ha dato un richiamo alla vincitrice perché non vedeva la posizione della rincorsa, ha mostrato delle “assenze” fin dalle batterie.
Le foto di questo servizio sono di Andrea Lensini