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venerdì, Novembre 8, 2024

Emma Villas: Una case history di successo

L’Emma Villas Aubay Siena rappresenta una vera e propria case history a livello di marketing sportivo e territoriale che, attraverso un progetto quasi decennale, ha portato il suo brand  tra i più conosciuti ed apprezzati nel panorama nazionale sia dal punto di vista sportivo che aziendale, attraverso una programmazione attenta ed oculata, che non lascia niente al caso.

Guglielmo Ascheri è il vice presidente nonché Responsabile commerciale & marketing della società senese che dal 2013 ha avuto una crescita costante raggiungendo la Superlega in soli cinque anni. Ma aldilà del campo, la vera forza del progetto di Emma Villas Aubay Siena è stata il posizionamento del brand che ha assistito a una crescita costante e parallela all’azienda, la Emma Villas Tour Operator, leader italiano negli affitti turistici di ville e casali di pregio.

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“La nostra esperienza può sicuramente essere considerata come una case history di successo – spiega Guglielmo Ascheri. Un progetto che, accademicamente parlando, potremmo inquadrare all’interno di un ben articolato sistema di azioni che si muovono fra loro nel campo del marketing sportivo, legandosi a elementi di puro marketing territoriale, fino ad acquisire e portare valore per lo sviluppo di una strategia di brand positioning & identity del marchio Emma Villas Tour Operator in tutto il territorio nazionale e dei vari sponsor a livello locale”.

Foto Emma Villas

Un processo che ha trovato la sua chiave in una precisa strategia.

“La sua vera forza è stata la capacità di pianificare e condividere il lavoro separando la strategia di sviluppo della normale operatività del club dai meri risultati sportivi – continua Ascheri. Una situazione che ha portato all’individuazione un equilibrio gestionale dove ogni asset ha potuto rappresentare un valore aggiunto sugli altri e dove i buoni risultati di ogni area hanno portano positività all’intera organizzazione. Un processo che probabilmente oggi vede concludersi la sua prima fase di vita, ovvero quella dall’andamento rapido, deciso e di costante crescita che ha permesso di raggiungere in tempi straordinari il vertice nazionale, la Super Lega. Un processo che si sta avviando verso un nuovo percorso di maturazione e consolidamento, mantenendo solide le proprie peculiarità”.

Foto Emma Villas

Questa stabilità ha consentito al progetto Emma Villas di acquisire un’identità chiara e riconoscibile sia come azienda che come società sportiva.

“La Emma Villas Aubay Siena è oggi riconosciuta a livello nazionale come una società solida – spiega il vicepresidente bianco blu – con l’ambizione di ben figurare in ogni campo. Questo permette di avere un posizionamento molto chiaro nel panorama nazionale e fare da catalizzatori al movimento pallavolistico locale. Quanto costruito in questi anni sul piano sportivo ha evidentemente contribuito ad aumentare il valore della visibilità a livello nazionale del brand Emma Villas Tour Operator che oggi, con le oltre 450 ville di pregio gestite in esclusiva, si posiziona sempre più come leader assoluto del proprio settore per il mercato italiano. Da questo punto di vista il mondo dello sport, se ben gestito e sfruttato, rappresenta un veicolo unico per la promozione e l’apertura di nuovi canali di business per qualsiasi tipo azienda. L’elemento della ripetitività dell’evento, cadenzato con tempistiche ben precise, unito a forti sentimenti emozionali come la passione e l’attaccamento verso una disciplina o un club, sono caratteristiche esclusive sulle quali poter far leva e che difficilmente si ritrovano con altri mezzi di comunicazione”.

Foto Emma Villas

Un posizionamento raggiunto in tempi rapidi, con i risultati sportivi che l’hanno comunque portata nel panorama semiprofessionistico in tre anni, ma con la capacità di sapersi adattare alle situazioni nuove ed agli standard sempre più stringenti.

“Il raggiungimento di certi risultati sportivi non è mai casuale – racconta Ascheri. L’aver approcciato fin dall’inizio al progetto sportivo come a un vero e proprio progetto imprenditoriale, ha permesso di sviluppare il lavoro con la giusta programmazione, professionalità e visione prospettica. Tali capacità hanno permesso di farsi trovare pronti al confronto con i nuovi scenari ed i nuovi standard imposti dai rapidi salti di categoria”.

Il cambiamento più significativo che Emma Villas ha dovuto apportare è stato quello relativo il palasport. La stretta dei regolamenti e la crescita repentina del livello della squadra, ha costretto Emma Villas a lasciare la sede natale di Chiusi per abbracciare un contesto più adeguato ai livelli raggiunti ed alle sue ambizioni.

“Questione di numeri – spiega il dirigente Emma Villas. Con la promozione in Serie A2 era un passaggio indispensabile per dare continuità al lavoro. Il momento storico vissuto dalla città ha permesso di occupare spazi lasciati inoccupati. I valori etici e sociali trasversalmente riconosciuti e promossi dal movimento pallavolistico hanno permesso di portare in città una nuova offerta sportiva e contestualmente dare visibilità a un movimento altamente partecipato sul tutto il territorio. Un passaggio che inizialmente a molti sembrava un grande azzardo, ma che oggi possiamo sicuramente definire vincente per lo crescita del progetto e per quanto costruito a favore del territorio. Valore oggi a patrimonio della città di Siena”.

Foto Emma Villas

Un passaggio non semplice, ma che si è rivelato vincente ed ha portato l’Emma Villas ad inserirsi tra le realtà di riferimento del territorio e l’azienda a posizionarsi come uno dei brandi più conosciuti non solo all’estero, ma anche nel mercato nazionale.

“Oltre ai numeri ed al timing – prosegue Ascheri – determinante è stata la proposta di un nuovo modello di fare sport a livello professionistico, attraverso una attiva partecipazione, condivisione e coinvolgimento di tutti gli stakeholders sul territorio: in primis imprese, praticanti ed appassionati. Naturale che per Emma Villas azienda l’affiancamento ad un nome universalmente riconosciuto nel mondo come Siena ha rappresentato un plus valoriale all’interno della strategia di sponsorship”.

Un progetto di questa portata deve però essere sostenuto anche dal punto di vista strutturale. Attualmente però le strutture sportive in Italia risultano nella maggior parte dei casi inadeguate e non più in grado di soddisfare la domanda sia a livello di squadre senior, da quelle amatoriali a quelle professionistiche, che di settore giovanile.

“Problematica diffusa in maniera, più o meno, omogenea in tutto il Paese – commenta Ascheri. È necessario iniziare un nuovo percorso sul piano delle infrastrutture sportive che consenta di allinearsi ai tempi moderni; capire che gli standard richiesti sono cambiati rispetto al passato, alla pari di le abitudini e modo di vivere lo sport a qualsiasi livello. Se guardiamo al professionismo l’asticella si alza notevolmente e premia sempre più chi riesce a stare al passo con i tempi. Da parte nostra abbiamo la fortuna di avere un unicum rappresentato dal PalaEstra. Struttura che per caratteristiche si posiziona ancora oggi come una delle poche in grado di ospitare manifestazioni di un certo calibro in tutta la nostra regione. Ovvio che, dopo quasi cinquant’anni dalla sua costruzione, necessiti inderogabilmente di un adeguamento. A questo proposito, auspico fortemente che il percorso intrapreso dalla Polisportiva Mens Sana ed il Comune possa proseguire positivamente ed aprire a una nuova stagione di successo per tutto lo sport senese, oltre a dare nuovo lustro all’intera città. Lo sport può essere motore trainante e può ergersi come importante veicolo di rilancio per un intero sistema economico e sociale. Aspetti, ahimè, che si tende spesso a sottovalutare”.   

Foto Emma VIllas

Se la parte infrastrutturale costituisce un nodo strategico per la crescita dello sport ed il rilancio dell’economia ad essa collegata, la sostenibilità economica rappresenta un aspetto imprescindibile che può essere superato solo attraverso la cooperazione.

“Oggi per fare sport professionistico di vertice – conclude Ascheri – serve un approccio nuovo che proponga “modelli aperti” in contesti ben definiti con il coinvolgimento di molteplici shareholders di sistema a favore di un’offerta aggregata di sinergica collaborazione. È evidente che con l’approccio del singolo, sostenere alti livelli diventa estremamente complicato, soprattutto in contesti come il nostro. Ne consegue che la sostenibilità economica di certe attività si possa individuare solo con una proposta che abbia e porti contenuti, numeri e valore aggiunto verso ed all’interno dell’ambiente in cui si muove. Sostenibilità porta sviluppo, porta crescita, porta a prospettive di continuità. Al contrario parliamo sopravvivenza ed a livello professionistico è difficile trovi una solida continuità. Una solida continuità nel tempo crea credibilità, caratteristica indispensabile per attrarre interesse in un’ottica di lungo periodo”.  

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